lunedì 31 maggio 2010

Il baluardo del nulla

Nel teatrino nazionale si celebra la farsa : province si ,province no. Nel vostro califfato,invece, si esalta la provincia del contado dei Monforte come ultimo baluardo allo strapotere di Mustafà. Una farsa nella farsa dato che non rappresentano nessuno, ma solo se stessi ed il capo clan si impunta come una asino e non vuole ragliare come ordina il padrone che spinge, incita e bestemmia. Gli ultimi difensori del popolo si stanno arrovellando in dibattiti accesi. Gli argomenti son tanti e di alto spessore e si dipanano sui  capisaldi fondamnetali: primo se dare senso ancora a questa istituzione e secondo se perseguire una linea programmatica che salvaguardi il territorio e lo proietti in un futuro prossimo verso una crescita ed uno sviluppo . Errore e pura illusione è il  nulla. Pura lotta tra bande dove le idee, i confronti si perdono in inutili giochi per aumentare i numeri ed  accapigliarsi per una seggia che non vale niente ( oddio per tanti è pur sempre una bella rendita) ma che permette di sollevarsi e quindi emergere dalla folla e farsi notare per la passerella delle prossime regionali. Agognato posto al sole di lusso, ambito per la succulenta paga dove si stravacca e si abbuffa. Alcuni personaggi ,invece, tirano per il puparo che li manipola e li fa svolazzare per un breve tempo come il battito d'ali di una farfalla. Il membro più pesante nicchia e fa intender che resterà  solo se avrà non un qualunque posto a sedere ma la poltrona più bella altrimenti si aggrega alla stalla dei cammelli di Mustafà.
Che bello spettacolo!
Ricamato come baluardo a Mustafà. Azz!!
I bimbi succhiano il pollice e pisciano a letto.
E i pecoroni, indegni eredi di guerrieri mai domi ,ostentano indifferenza.
Ultima dalle stalle del califfo: il cammello del lido sprizza gioia da tutti i pori e mostra i denti nel suo sorriso sfrenato perchè la termolesità ed il suo protettore han trionfato anche al giro d'Italia!

martedì 25 maggio 2010

L'economia del qualunquista

Economia, parolona mistica, oscura e impenetrabile ma non dovrebbe essere il semplice ” utilizzo di risorse scarse per soddisfare al meglio bisogni individuali e collettivi contenendo la spesa”? ( Wikipedia)
Una disciplina amica che dovrebbe scandire i ritmi del nostro vivere invece diventa una religione indefinibile, impalpabile ed i suoi sacerdoti la usano e la manipolano per creare, inventare sempre nuove vie complesse e intricate per fregare i tanti e favorire i pochi .
Lo scopo unico e quello di abbindolare gli sciocchi e magnificare i furbi.
La cancelliera teutonica richiama i suoi bischeri “ Le spese non devono superare le entrate” ed invita l'Europa a seguirla. Azz!! Finalmente una pensata geniale di economia spicciola, “della serva” per dirla alla paesana. Vuoi vedere che anche Angela è una sporca qualunquista!
Ma l'Italia il pierino della situazione svirgola e finge di non capire.
La crisi avanza, la disoccupazione incalza e la politica si allarga la panza !
La vocetta stridula, strascichi del bullismo giovanile, si inventa manovre e geniali trovate per mantenere e perpetrare lo status quo. Il verde ex cavatore di denti scudiero del demente lancia il 5 per cento in favore degli straccioni ed il divo Giulio risponde che è un aperitivo. I fannulloni del PD tacciono, concordano  e fanno orecchie da mercante. Baffino perderebbe gli spiccioli per comprare le sue scarpe extra luxe o per fare il pieno alla sua bagnarola da 20metri! E' accolto all'umanità, pardon unanimità, e con indifferenza tutto ciò che interessa o sfiora la verità : i porci mangiano troppe ghiande ed utilizzano più trogoli. Cade nel nulla nel dimenticatoio in fretta. Allora si cercano altri percorsi per fare cassa, tracciati sempre nel solco di perseguire lo scopo ultimo e nobile che viene sempre ripetuto sino alla noia ” Noi non metteremo mai le mani nelle tasche degli Italiani” E ti credo non vi troverebbero nemmeno un cent ma solo due palle talmente grosse che orlerebbero benissimo le grandi teste che ci governano. Il debito pubblico è un abisso senza fine ed allora puniamo gli sprechi, questi maledetti statali fannulloni,assenteisti ed incapaci,quelle schiere di vecchi sanguisuga che pensano di non lavorare più e di vivere di rendita, quegli invalidi tutti falsi che fanno vita gaudente: basta devono pagare , sono loro la causa di tutti i mali. Azz.!! Il qualunquista sciocco e sempliciotto concorda con la teutonica e pensa che il nostro paese non può permettersi il lusso di avere papaveri inutili,sbiaditi e  prezzolati oltre ogni decenza e schiere di parassiti che succhiano e non quagliano, non partecipano alle spese. Il cittadino non tecnico , non politico e quindi qualunquista invoca invece :
-l'eliminazione dei doppi ,tripli incarichi ( Cosa ne dite assessori al comune di CB che sedete ancora sugli scanni dirigenziali della ASL, mungendo due vacche! O Mustafà che non sai nemmeno quante cose fai, dato che non ne fai nemmeno una buona!) ;
-il riposizionamento degli stipendi dei dirigenti e dei politici a dei livelli compatibili con quello medio della massa, come ogni paese avanzato e non come bongo bongo, massimo sei volte con punte rare del dieci ( Papaveri inutili ed incapaci, visti i risultati, di Comune,Provincia, Regione,Asl, e.... non vi vergognate di prendere remunerazioni 10-15 volte superiori a quelle del fortunato occupato! Perchè gli altri sono disoccupati) ;
-abolizione delle consulenze da favola,( Vi fsichiano le orecchie amici di merende al soldo di Mustafà : Bartollino, Colavita,....);
-soppressione degli Enti inutili , attenzione la scomparsa di capi e capetti e non dei lavoratori ( Mandiamo a casa il cammello pentro e mascellone dismesso, Presidenti di comunità montane, i commissari , non di polizia! ) ;
-diminuzione drastico del numero dei politici e della loro busta paga, tanto integrano abbastanza bene con mazzette e tangenti.
Certo sarà un aperitivo per l'economia ma un buon augurio per il solito misero pranzo degli straccioni : tozzi di pane ed ossi di porco. Almeno la numerosa compagnia al tavolo dei sacrifici rende l'ombrello senza vasellina più facile da sopportare.
Poi si vorrebbe:
-Le intercettazioni costano tanto ed allora non le paghiamo alle compagnie telefoniche, Siamo o non siamo stato sovrano?.
-La barchetta elude le tasse perchè batte bandiera enne enne , bene allora stazioni in alto mare ma quando attracca paghi ed anche con gli  interessi.
-Il divo, il campione risiede all'estero bene ma se poi dorme spesso e sempre in Italia paghi molto caro il pernottamento.
-Il mercante l'imprenditore il professionista muoiono di fame bene ma quando comprano la villa, la barchetta ed il Suv paghino salato.
-Il politico, il funzionario mangia bene ma quando poi va al cesso, perchè deve pur cagare, paghi cara la carta igienica.
-Il medico,il barone univeristario, vuol fare il grande nel privato ma munge dal pubblico, bene abbandoni il pubblico e faccia il gradasso con il solo privato: la scodella deve essere unica e non multipla!
Invece sfornate di fresco  nella crisi
--Il governo Italiano , forte delle sue finanze, si permette il lusso di regalare le frequenze alle TV, (che strana coincidenza !), mentre gli altri paesi ci guadagnano miliardi di Euro,per inciso in Italia gli esperti hanno valutato che si potevano incassare circa 2 miliardi. Sono briciole non servono direbbe la vocetta con sarcasmo e le opposizioni tacciano, anzi incassano. Forse!
--Il consiglio del califfato del Molise, viste le notevoli entrate, decide di dare ai suoi diligenti dirigenti più denari dell'intero sultananato, ma  viene smentito e sputtanato dai suoi amici e  la decisione impugnata. Mustafàu Akbar.
Quanto è semplice ma allora sono un povero qualunquista e non un grande politico,manager o professionista di questi tempi.
Se sei povero, non hai il diritto di rendere la tua sopravvivenza una questione prioritaria.

martedì 18 maggio 2010

L'altra faccia

La nostra italietta viene rappresentata sempre con due facce. Una bella pulita che convince ammalia affascina l'altra insozzata che disgusta da fastidio, l'una vera che abbaglia l'altra falsa che delude, l'una popolana genuina che piace l'altra aristocratica pacchiana che deride. Le due facce servono all'occorrenza l'una per mostrare una realtà virtuale che cela e fa sfumare l'altra, quella vissuta. E' partita alla grande la pubblicità dell'otto per mille da donare alla chiesa cattolica ed allora si mostra la cristianità nella sua essenza pura e missionaria, vicino all'uomo e per l'uomo. Una facciata ideale e carismatica che serve a coprire quella falsa e bigotta , a finanziare una chiesa di burocrati prelati con alte cariche e ricche vesti , vicina al potere e lontana dai bisogni elementari dell'individuo. Domenica si è svolta la marcia della pace da Perugia ad Assisi, simbolo dell'esigenza primaria di ogni uomo e ogni uomo libero partecipa di contro a piazza S. Pietro,nel cuore della chiesa temporale, si celebra la figura del Papa e di tutta la gerarchia per illudere e convincere di essere la guida della spiritualità cristiana. L'intero apparato si mostra tronfio e trionfante portando schiere di persone da riempimento. Son tanti poveracci portati dalle parrocchie abbindolati da parroci convinti dai vescovi ubbidienti ai cardinali comandati da Benedetto. La ragnatela del potere è propinata come religione dell'anima, da far rivoltare le povere ossa di Francesco, Antonio, Benedetto,Madre Teresa e tante anime nobili e sublimi. Il nostro Mignottin non ha dubbi nella scelta e celebra dal suo schermo i padroni mostrandoli gaudenti in piazza S. Pietro e non affaticati ed ansimanti nella marcia della pace. Fa la paserella alle solite sottane nere col cifrullino rosso e ai chierichetti impomatati e falsi che illudono e pensano di comparsi l'eternità dell'anima e non di conquistarsela. Dell'altra faccia una notizia scarna e veloce senza immagini. Nei nostri lidi il faccione di Mustafà sorridente e pacioso viene sparato sempre in primo piano a rassicurare noi scemi del villaggio della sua bontà di governo ed ad ammaliarci per prendere la solita supposta senza vasellina. Insieme partecipa la moccioseria che si scambia le figurine e gioca "a mazza e piuz". Di contro il popolo arranca la, disoccupazione avanza le fabbriche chiudono. Chiediamo tutti la residenza al leghista Zaia o Cota , regioni virtuose ed accoglienti, così le nostre tasse se le paga solo Mustafà con la sua corte dei miracoli.

venerdì 14 maggio 2010

Mustafàu Akbar

Non pensiate infedeli che Mustafà stia lanciando una nuova linea di bar “u AK bar” in sostituzione dell'ormai conformista “snak bar”, dove non più tavolini all'aperto ma tavolate al chiuso e dove oltre ai classici servizi di un bar (caffe, americanino, cappuccino, te, camomilla, etc.) é impossibile gustare anche ottimi panini, bruschette, insalate fresche, ma solo ingozzarsi di pasti lenti ed abbondanti fino a mangiarsi anche gli ossi contornati da generose libagioni e canti antichi. Primo fedele seguace è il cammello Panzarotto con il suo gruppo di musicanti del borgo antico che riporta alla luce storiche cantine. Al motto di piazza pulita si lancia la linea degli spuntoni succulenti e costosi invece degli spuntini genuini ed economici.
No spergiuri non è solo questo perchè “Mustafàu Akbar” (Mustafà è grande) è il grido di gioia che i beduini del Molise fanno riecheggiare nelle loro valli e colline. Lanciano il grido e lodano il loro idolo perchè li sta guidando verso la loro terra promessa. Il deserto non è più un sogno. Sperpera ed accumula debiti come una vecchia bagascia che perde clienti ma non il tenore di vita. Molti lo criticano ma gli spiriti puri riconoscono la sua sapiente guida tra ostacoli ed impedimenti. La sua cricca si accresce ogni giorno ed i migliori seguono le sue orme (la quaglia, il porcaro, giudotto, mascellone, ruttino, ) per perseguire insieme lo scopo finale: la desertificazione del MOLISE. Gli oppositori ufficiali giocano con le playstation ed a “coccitelli”, mentre la massa dorme e sta a guardare. Un altra pietra miliare si è aggiunta alle sue perle. Il sultanano riconosce al fedele Mustafà i meriti nel campo sanitario. Accoglie la sua richiesta ed accetta la sua rinuncia ai fondi FAS che diventano FARS ( Fondi Aree Restanti Sottosviluppate) e gli concede l'agognata possibilità di mettere nuovi balzelli per i suoi sudditi. Alla notizia si mostra sapientemente contrariato ma finge come meglio lui nessuno sa fare. Grande gioia !  Il cammino si illumina : i giovani sono nuovamente invitati ad abbandonare questa terra e rispolverare la vecchia baligia di cartone. Altrimenti disoccupazione e tasse li aspettano. Che senso ha restare in questa terra? Essa è il regno dei cammelli delle stalle del califfo e tre di ottima fattura sono stati insediati, a breve anche il quarto nel contado che parte dai Monforte e degrada verso il mare. I vecchi cafoni dovranno spaccarsi ancora di più la schiena per pagare i vizi e non le virtù del loro Mustafà. Altro che legge Bossi-Fini per respingere a mare e buttare fuori gli infedeli basta accumulare debiti, governare male in modo da rendere invivibile il territorio.
Tutti i topi abbandoneranno spontaneamente il relitto ed il deserto avanzerà.
Per Mustafa Michellud Al Iorine Bin Abbuffaten HIP HIP HIP URRA'

giovedì 13 maggio 2010

Il Molise zampillo nazionale

La regione Molise ormai è sempre più spesso menzionata come esempio negli articoli dei giornali nazionali e fa capolino anche nei nei dibattiti o servizi  televisivi. Gli italiani cominciano a conoscere questo sputo di terra ed ad apprezzarla.
I giornali e le TV esaltano il suo limpido mare e le sue coste vergini,  le sue verdi colline pettinate che degradano dolcemente verso le valli dei fiumi Biferno, Trigno, Fortore e Volturno, le sue montagne selvagge incontaminate dove faggete maestose si stagliano verso il cielo, i suoi siti archeologici Pietrabbondante ,Altilia e San Vincenzo al Volturno vestigia dei nostri avi sanniti e romani, le sue splendide tradizioni cariche di originalità, fantasia e dinamismo quali le carresi, la Ndocciata, la festa del grano i Misteri,  le sue care e dolci acque ed i suoi nuovi specchi d'acqua splendenti al sole come gli occhi del signore.
Il Molise risponde e si prepara all'accoglienza con nuovi punti di ristoro punteggianti le dune verdi e oro, con tante camere divise tra piccoli alberghi nelle vette e nei borghi caratteristici, con infrastrutture nuove ed organiche. Schiere di giovani preparati e competenti occupano il loro tempo per se e per la loro terra.
Pia illusione siamo sotto il dominio di Mustafà e della sua banda e veniamo sempre ricordati agli altri per le sue belle gesta.
A Ballarò il politologo Edward Luttwak dice che " Huston ,Texas, un sindaco tredici consiglieri tre milioni di abitanti Molise 300 mila abitanti una regione e due province...." dove la tavolata non ha mai fine e  si aggiunge sempre un posto a tavola per gli amici.
A Report veniamo portati come esempio per le spese di ricostruzione, ricordate sempre la pietra turchese, pardon la patata turchese.
Infine sull'espresso nell'articolo “scippo al sud” si legge …......” si realizzano fondamentali infrastrutture come il museo del cervo a Casteluovo Volturno e quello dei misteri a Campobasso,il visitor center a Scapoli,.... si valorizza la palazzina liberty di Venafro,si implementa il sito web della Regione Molise, si restaurano conventi, chiese e cappelle a decine come a Montelongo, Castropignano e Gambatesa, si acquistano teatri come a Guglionesi, si consolida il santuario di Montenero di Bisaacce ….fiume di regalie per la valorizzazione della collezione Brunetti, delle valenze naturalistiche di Oratino, del museo ornitologico di Montorio dei Frentani e della realizzazione dell'enoteca molisana. Insomma un insaziabile vocazione a spendere
E' talmente frenetico lo sviluppo ed il progresso del nostro territorio che ci sfuggono queste inezie e ce le devono sempre ricordare gli altri. L'informazione locale ha sempre la testa bassa e non può guardare in alto e vedere.
La fotografia del nostro panorama è completa con tutte le sue sfumature di grigi e zone d'ombra.
Allora Molise zimbello nazionale!
Intanto quelli che si autodefiniscono l'opposizione giocano a palline con i bambini, o dormono o interrogano.
La tv del califfato annuncia con squille di tromba che a Campobasso panzer-geometra ha deciso di applicare la raccolta differenziata, pardon ,mi correggono, l'isernino Mustafà ,con i suoi sceriffi il termolese vit-bul-acido e barbetta collese volture, dichiara dai monitor con volto sprizzante felicità da tutti i pori  di aver stanziato 2 milioni di euro per la città di Campobasso.( Perchè tanto denaro? tanto costa lo sviluppo ecologico? Che cosa ci devono fare con tanti soldi? ).  Biada per il suo cammello ed il dromedario alla munnezza. Ma chi è?
Giudotto rottama le vacche, idea sublime solo lui la poteva pensare e si prepara per la campagna del 2011. Che emozione sarebbe vederlo con le vacche in campagna. Finalmente coronerebbe il suo sogno! Pascere le vacche.
Grazie Mustafà sei una grande testa ( o testa grande! ) , le future generazioni, se vivranno ancora in questo deserto, ti ricorderanno per sempre e ti venereranno come un dio. Santo subito ed uniamoci al coro di lodi della cazzetta del molise di nuovo molise di sempre molise di telemolise e di tutto il molise.
“Molise, puozz'esse accise”, cantava un tuo figlio.

martedì 11 maggio 2010

Nun c'è bisogno 'a zingara

......p'andiviná, amici .
 Gli eventi sono così scontati e fluidi per cui anche uno spettatore distante dalle beghe di palazzo e dai giochetti dei bimbi e dei bassi immagina il logico, il loffio. Tutto è accaduto come si pensava, ed era una fugace intuizione, non una meditazione politica e giusta considerazione. Il centrodestra, ovvero il potere, costruisce le armate con veterani e mercenari d'urto e dall'altra sponda si contrasta con mocciosetti che puzzano ancora di latte. Ma il motto è " largo ai giovani" e avanti i giovani a combattere nelle trincee dell'opposizione perenne. Ma quando la finiamo con le mode e le cazzate e non ci rimbocchiamo le maniche e ricominciamo a dare senso e peso alle parole che son seguite da azioni concrete e valide? Il giovane di per sè è un bene un investimento ma non deve essere necessariamnete l'unica panacea ai mali della cattiva e pessima politica. Invece il giovane è strumentalizzato da chi pensa di essere l'illuminato capobanda ed in questa fase lo offre come agnello sacrificatore da immolare per sedare i mugugni ed i malcontenti che si elevano silenziosi dai vicoli e dai meandri del nostro borgo. I capi, che si illudono di essere tali, amano circondarsi di giovani per dimostrare prima a se stessi e poi agli altri la loro lungimiranza e darsi quel tocco di classe in accordo con la moda dei tempi. Inoltre, non sottovalutiamo che la gioventù è spesso sintomo di libertà, di pulsioni e passioni che spesso si infrangono davanti alle difficoltà che impongono scelte  sistematiche e organiche , derivanti da esperienze di vita ,da lotte e sacrifici di lavoro. E Allora! Semplice interviene papà che indica la strada al figliolo che mogio mogio obbedisce e ringrazia ed allora emerge la figura da mazzo di scopa del giovan signore. La tela è tessuta sempre dallo stesso o dagli stessi o tutti insieme appassionatamnete! La politica del villaggio sta diventando l'asilo nido e l'ente di collocamento per i pochi fortunati giovanotti. Rieccheggiano voci che rallegrano ed illudono lo spirito : il tenebrone è finito ed il solito  e gli amici si rifugiano nella masseria di Mustafà. Evviva ! E si risponde con il coro delle voci bianche che non spaventano nemmeno i passeri ,dato che la passera e i passerotti sono impegnati!

venerdì 7 maggio 2010

Il circo di Campobasso si anima

Domenica la macchia scura ed incerta vuol tornare al sole come una talpa cecata. Apparirà al solito brutta nella sua pelliccia nera e si brucerà gli occhi. Ci ha messo del tempo ma finalmente lo spettacolo ricomincia. Rivedremo i vecchi giocolieri, i nuovi trapezisti, i consumati domatori e i tanti pagliacci.
Cavolo ! Non è il circo ma il circolo di Campobasso del PD, ma fa lo stesso lo spettacolo non cambia.
 Dal giorno del tesseramento, una qualsiasi domenica di luglio nella stanca e deserta Campobasso non sono mai stati convocati i tesserati ed ora si vota. Ognuno sperava di conoscere il vicino di banco: il vecchio genitore e tutto il casato del sig. Antonio di campagna (fervente aspirante al seggio regionale), gli amici del nostro piccolo borgo, i tanti agricoli delle contrade ed i soliti servi della gleba. Il qualunquista ( il fesso che sconfessa la manfrina, chiamata politica) si illudeva di incontrare qualche testa sparsa e scapigliata che almeno trotta da sola con convinzione ed autonomia. Niente! La democrazia del potere nega anche questa piccola soddisfazione. Il dialogo è chiuso in perfetta sintonia con i vicini promotori della libertà: sono gli stessi . Cambia il nome ma la banda è la stessa.
Non è dato scambiarsi idee.
 Idee, idee idee non le conosco !
Non le ho mai mangiate o cucinate!
Cretino! è il tuo Io che si esteriorizza e cerca di dare un fine ai tuoi pensieri alle tue aspettative al tuo mondo. Invece niente è pericoloso! Meglio se il percorso è stato individuato ed ora bisogna propinarlo. Una volta era olio di ricino.
Domenica si vota. Cosa ? Chi? Nel nome del rinnovamento e della moda del momento un nuovo bimbo sarà prescelto dai bambocci del potere e sarà presentato come scelta degli iscritti.
 Azz che bella pensata.! Sarà il giovanotto allineato che pompato e gasato si crede e si illude di essere l'illuminato e non lo scemo del villaggio. Ma un pover uomo tu sei gli risponderanno i cipressi che in duplice filare vanno sino a S. Giovanni, forse vicino alla sua casa!
I soliti han già aperto la campagna non per spaccarsi le spalle a lavorare ma per ricavarsi l'agognato posto al sole nelle regionali del 2011. Occorre occupare e presenziare sempre e rigorosamente da soli ( o con quattro cagnolini) per bucare le TV di Mustafà e mai in compagnia. Non dicono niente a nessuno perché è meglio soli che male accompagnati, con le cattive compagnie si corre il rischio di essere oscurati.
 Se questa è l'alternativa, lunga vita a Mustafà.