sabato 24 dicembre 2011

Scorci invernali da Capracotta, cima del nostro MOLISE

L'inverno è arrivato e subito spruzza un po della  sua magica neve sulle vette più alte del nostro Molise. Capracotta , adagiata tra i suoi due amati monti, risplende e luccica al sole ammantata di bianco. Si scopre civettuola ai caldi  raggi   sotto la cupola di  un cielo terso : nemmeno una gocciola di nuvola. I nembi candidi si sono accoccolati sulle pendici di monte Campo, sentinella sul fiume sangro e sulla vallata del verrino.
Questi bellissimi squarci offre in ogni dove  la nostra  terra, il Molise,  al viandante attento che la percorre lungo i crinali delle sue valli .
Noi l'abbiamo tradita ed abbandonata e non siamo stati capaci di apprezzarla. L'abbiamo lasciata nelle mani di persone incapaci e rapaci. Il loro desiderio di potere  ha travolto tutto ed ha devastato anche queste sue bellezze. Il nostro popolo vigile e amante  del suo territorio è stato scacciato da esso. Il molisano  si è portato verso lidi lontani  e gli è stata negata anche la speranza di tornare. 
Riprendiamoci la nostra terra e lottiamo per essa.
L'inverno ci regala la neve ma non la nostra libertà e la nostra dignità.
La rinascita è nelle nostre mani, distinguiamo gli uomini onesti dai ladri. 
E tra gli onesti dobbiamo avere il coraggio di assegnare  ad ognuno la sua parte attiva in funzione della sua competenza e professionalità. Basta con gli asini che vorrebbero correre al posto di cavalli. A volte anche i parenti, gli amici e i compari sono asini e non purosangue.
Il candore di questi fiocchi raggiunga  anche gli animi di tutti gli uomini e li purifichi  ridando fiato alla giustizia ripristinando una minima equità e pace sociale.



mercoledì 21 dicembre 2011

UN LEMBO DELLA CAMPOBASSO CHE FU, SE NE VA

Un  pezzo della vecchia Campobasso scompare: la tribuna del mitico stadio Romagnoli. 
E' o meglio era nel centro di Campobasso.
Ha accompagnato e cullato tante generazioni a partire dagli anni della ricostruzione della metà del secolo scorso.
Guardava e vigilava un campo che era in carbonella e presentava il giro di pista in terra rossa. 
Ha ospitato sulle sue scalinate i tanti giovani studenti  molisani quando si disputavano i giochi scolastici di atletica sulle sue piste in terra battuta.
 Erano gli anni delle sfide tra i vari istituti del Molise: il Mario Pagano (classico), il Pilla (Ragionieri e geometri),il Marconi (Industriale) e il Minuscolo Romita  (scientifico)di Campobasso, il Fascitelli (classico)  e il Majorana (industriale)di Isernia, , il Boccardi (industriale) di Termoli . 
A primavera ,disputa di questa gare di atletica , una marea di giovani la occupava in ogni suo posto e la vestiva gioiosa di tanti colori : biancoceleste del M. Pagano, rossoblu del Pilla, bianco neri dell'ITIS ( gli squadroni) e gialloblu del Romita ( la cenerentola).
Una breve digressione per  ricordare che lo scientifico in quegli anni contava appena due sezioni ed andava ramingo per  Campobasso ( Via Elena ex palazzo di Iannetta, ala del Pilla in v. Veneto , Orfani di guerra in v. P. di Piemonte).

Sui suoi gradoni coperti ha accolto i tanti ragazzi di Campobasso che seguivano il torneo giovanile della città con le squadre della Virtus, Gifra, Giac, Gladiator.
 Erano gli anni  genuini del calcio popolare, praticato  e seguito dai giovani, del tifo convinto per la squadretta del cuore, del quartiere , della parrocchia.
Gli amici si divertivano formando una squadra.

Ha sorretto, infine,  e sopportato sui suoi spalti i festanti tifosi della squadra del  Campobasso .
Anni in cui ha visto sedute persone partecipare a cavalcate esaltanti e/o a  semplici comparsate.

I Lupi rossoblu i suoi figlioli più amati.

Ora la Tua Campobasso ti volge  le spalle ed osserva miseramnete le tue macerie mentre giovani rugbisti si allenano sul campo spelacchiato con qualche rado ciuffetto di erba e circondato da una recinzione cadente.


lunedì 19 dicembre 2011

INCONTRO ELETTI ELETTORI

Riunione del 14 dicembre presso il dopolavoro ferroviario indetta dal gruppo “ Unire il Centro sinistra" di Facebbook” con gli eletti del CS alla regione Molise.

La riunione è per le 18 , sono le 18 è in sala c'è solo la luce,le sedie vuote e qualche puntuale.
Si arriva stancamente alle 18 e 30 e la sala comincia a riempirsi ma gli eletti sembrano aver perso l'orologio e la memoria.
Tutti avevano garantita la partecipazione.
Si comincia ed in sala solo Parpiglia e Romano tra gli eletti.
Giungerà a breve Frattura.

Franco Di Biase, il padrone di casa, porge il benvenuto ed esalta questa nuova possibilità di creare finalmente un filo diretto tra eletti ed elettori. ( Se i privilegiati ci onorano della loro presenza!)

Carmelo Parpiglia ( consigliere IDV eletto per la prima volta)- Come è prassi ringrazia dell'invito e parla non in termini esaltanti della classe dirigente del CD che ci governa e si dice contento di far parte del gruppo di CS,esaltandone le professionalità che esso esprime. Fa trapelare che esiste un'unità nel gruppo, anzi una squadra, termine a lui, ex giocatore di calcio caro, spolverando i vecchi ricordi. Conferma un 'opposizione dura ma responsabile e costruttiva e rivela che nella squadra del Cs si sono assegnate delle deleghe specifiche ad ogni consigliere. (Il solito ,Doimo, l'etichettatore , vuole subito appiccicare un'etichetta a questa meravigliosa idea, proponendo la solita “governo ombra” o giù di lì , mentre qualcuno indifferente alle facciate ma badante ai contenuti propone l'incolore “Verdura” , nome strampalato gettato lì per caso.) Ribadisce che l'opposizione sarà propositiva ed alternativa con responsabilità e quindi anche condivisione di quelle scelte a favore del territorio operate dal CD. Sulla collaborazione chiesta da Iorio, dove IDV con DI PIETRO è favorevole, Parpiglia ribadisce che essa lo sarà solo in quelle rare circostanze in cui si avanzeranno proposte condivisibili. Le tematiche principali sono sanità e trasporto ed avverte un aria diversa dove traspira unione e compattezza.

Marcello VENEZIALE - Esterna le sue aspettative come cittadino ed anche iscritto al PD a questo nuovo vento e si dissocia dalla proposta di Iorio. Si aspetta una contrapposizione forte. Si interroga e interroga su cosa si vuole fare.

Franco DI BIASE - Comunica alla platea che da facebook si pone l'accento sulle aziende in crisi: Zuccherificio e Solagrital . Ribadisce che il gruppo non si fermerà.

Domenico DI LISA - Si aspetta che si facciano sempre più incontri e non ci si perda per strada perchè abbiamo sempre qualcosa altro da fare. Chiede una riflessione su dove è andato a finire questo paese e di chi sono le responsabilità e le distribuisce sia al CS che al CD. Vede un paese disastrato senza prospettive con l'assalto alla diligenza di mister Berlusconi e miste Iorio. Si domanda ” Unire il CS” che senso ha quando tra un anno o poco meno non ci sarà più?. Crede che una cosa che non ha fatto ma doveva fare il CS è l'analisi elettorale di queste ultime elezioni. Siamo ai minimi con partiti che fanno solo le liste e non ci riescono perché incapaci di fare politica.. Non esprime nulla il CS come opposizione almeno nella nostra regione ed è colpevole come il CD. La politica ha messo in mora se stessa.
Termina con una domanda : come ne usciamo e come selezioniamo la nuova classe dirigente?.

Angelo DI TORO- Inizia con il dire che Domenico in parte ha anticipato le sue riflessioni. Esprime non pessimismo ma realismo ed afferma che siamo al centro di una situazione pericolosa. Viviamo un Sistema politico Neoautoritario e denota l'assenza di dialettica democratica. Si cerca di mettere il silenziatore e mancanza di ascolto delle proteste. Lancia accuse anche al presidente Napolitano riprendendo le problematiche del 14 dicembre 2010 e continua con accuse a tutto campo.

Pasquale DI BELLO o Corrado Sala- Non si sa chi parla, ma sia Di Bello che Sala sono incazzati neri. Svolge una breve analisi sul voto da cui è emerso che il CS ne è uscito con le ossa rotte mentre Frattura ha trionfato. Si chiede quando gli eletti passeranno ad esaminare il problema della comunicazione e su come pensano di informare la gente nell'immediato. Lancia l'idea di indirizzare subito gli sforzi per realizzare una struttura fattibile di comunicazione. Prospetta un area vasta dove devono convivere sensibilità diverse.

Antonio RUGGERI - E' sulla falsariga di Di Bello. E sprona tutti a cercare di capire la gravità della situazione . Si domanda qual'è il progetto politico economico e sociale del CS ? . Non condivide di utilizzare la spesa pubblica , strumento usuale del CD, per acquisire consenso. Si augura la nascita di un blocco sociale progressista che nei partiti non c'è più che si indirizzi a ricercare, scoprire ed utilizzare le tante intelligenze diffuse, sociali esistenti nel mondo. Si affermi la Democrazia partecipata. La protesi della democrazia è la comunicazione, ma l'informazione non è comunicazione.

Giovanni PRINCIPE- Esalta l'incontro come esperimento di cercare un rapporto vivo tra eletti ed elettori, tra un gruppo che supera gli steccati di partito .Pone tre domande secche agli eletti.
  1. C'è un programma di opposizione impostato su 8 mesi o su 5 anni ?
  2. Esiste l'impegno di far rispettare la legge dello Stato entro questi 8 mesi?
  3. Si lavorerà sui costi della politica e lavoro . In particolare sul lavoro e sul Comune di Isernia ( prossimo appuntamneto regionale) si chiede quali saranno le posizioni sullo stabilimento di Macchia di Isernia della DR motors e sullo scandalo dell'Auditorium di Isernia.
Luigi DI NUCCI- Cerca di allacciarsi agli interventi precedenti e ritiene che sono slegati tra di loro e poco costruttivi tranne quello di di Bello e Principe che pongono delle domande per realizzare idee. Accetta la posizione di Parpiglia sull'opposizione costruttiva. Si dissocia dal puro idealismo di Di Lisa e Di TORO impregnato di vaghezza e genericità ma privo di indicazioni per prospettive future. Ritiene disuso parlare di CS e CD ma cercare solo partiti di onesti e di ladri e lui è in quello degli onesti. Chiede agli eletti di impegnarsi a far rispettare la legge dello Stato esistente sulla riduzione dei costi della politica regionale ( la 148 del 14-9-2011 conversione in legge del DL 308 del 14-8-2011) rammaricandosi che non si è combattuto per essa prima delle elezioni . Rammenta che la conversione di Iorio al risparmio sulla politica non è fulminazione sulla via di Damasco ma semplice attuazione della medesima. Chiede l'abolizione dei doppi incarichi dei consiglieri, ritenendo ingiusto in questo momento difficile che gli eletti conservino il loro posto di lavoro e svolgano quello di consigliere ( Il consigliere Scasserra manager nel settore produttivo ed assessore regionale del settore produttivo! Il Consigliere DI DONATO, dottore di base e consigliere regionale!)

Paolo FRATTURA- (Il secondo degli eletti presenti) Ringrazia per la fantastica esperienza che abbiamo e stiamo vivendo. Siamo opposizione e conferma l'esistenza di un programma condiviso sul costo della politica.
 Il ricorso in atto pone i seguenti interrogativi:
1) Come hanno votato i molisani?
2)Come sono state ammesse le liste?
3)Come sono stati ammessi i candidati?
Informa che il presidente del Tar ha dato mandato al prefetto di verificare i risultati elettorali nei seggi  entro il 17 maggio, data di discussione nel merito del ricorso. ( Speriamo che non si chieda una proroga per rispondere al quesito del presidente!)
Sul lavoro non nasconde che il tema è drammatico vedi zuccherificio. Default dello zuccherificio, esposizione per circa 70 milioni di euro dove nel consiglio ci sono 2 privati ( 35% di capitale) e nessuno pubblico ( 65%) ( Successivamente Iorio ha proposto il giovane Monti di turno per la presidenza: DI ROCCO. Un uomo una certezza).
Lancia una proposta terza sul modello di autofinanziamento per l'informazione, considerato che è impossibile l'esistenza di una struttura sul nostro territorio autofinanziabile.
Conferma nel consiglio la condivisione di proposte per il bene comune e non per il proponente, ritiene che bisogna essere d'accordo su temi anticipati dal CD ma rientranti nel programma del CS.
Non reputa possibile un programma di governo a 7 mesi .
Si auspica un partito aperto che accetta la posizione di tutti:proposizione e costruzione.
Deve prevalere lo spirito della condivisione che ci ha portato a questo risultato.
Si pone il problema immediato su Isernia: cosa si vuol fare per il sindaco? Per che cosa di vuole lottare?
Richiede un forte impegno delle professionalità e competenze.
Pierpaolo GIANNUBILO- Tre domande veloci agli eletti
  1. Esiste la volontà di ritornare alle urne?
  2. Sono tutti d'accordo sui tagli alla politica, no vitalizio, no premio di reiserimento?.
  3. Sono disponibili ad andare nelle scuole? Perchè esse stanno scadendo sempre più in basso ed è necessario trovare un incontro con gli studenti.
La riunione si conclude e si spera nelle prossime di avere più rappresentati del popolo, ( gli eletti) a confrontarsi con gli elettori più numerosi e partecipativi.

domenica 4 dicembre 2011

I COLLEZIONISTI DI BENI PUBBLICI

Il collezionismo è un arte che prende ed appassiona l'individuo e spesso risveglia in lui desideri nascosti ed ansie represse. Ognuno si ricava il suo cantuccio personale ed in esso si rifugia e nasconde e raccoglie le cose più disparate: gira ,osserva , cataloga e raggruppa.  In Italia da molti anni invece corre l'obbligo di collezionare non solo cose e beni pubblici, ma anche poltrone e posti di comando. Il collezionare implica il possesso del bene agognato e pertanto si cerca di soddisfare in tutti i modi questo desiderio e di venirne in possesso. Questo impadronirsi del bene non implica necessariamente un reato perchè lo si fa solo per arricchire e soddisfare il proprio Io e non a scopo di lucro al fine di accrescere il patrimonio personale con evidenti vantaggi per sè. 
Si inizia la corsa, anzi è partita dalla notte dei tempi e non si è mai fermata, ad accaparrarsi con ogni mezzo il bene pubblico: la fontana, la panchina,la macchina, la casa ,il denaro, la carica, la consulenza, il posto e qualunque cosa capiti a tiro, basta che appartiene a tutti e quindi  non ha proprietario.  E' una sensazione di potere e di libertà assoluta acquisire qualcosa comprata con i contributi della collettività ma che sembra non appartenere a nessuno e quindi libera sul mercato. 
Inoltre nessuno mai ne richiede la restituzione, perchè spesso chi dovrebbe e lo stesso collezionista. Ogni cittadino che si rispetti  si sente autorizzato a collezionare e sottrarre beni alla  collettività in ogni ambito e nel suo entourage. Ogni nuova legge apre spazi immensi di manovra per collezionare carta moneta e le persone intelligenti ( viste nelle loro ottica, ma delinquenti per la società civili)  sanno subito occuparli per soddisfare questa loro passione di raccattare. 
E' diventata una mania per cui si cercano tante banconote con la scusa di individuare il numero di serie particolare, la piccola macchia, la frase scritta, si accumulano cariche ed incarichi per sentirsi superiori nei circoli che contano.
 E si cerca si cerca si cerca, poverini diventa quasi faticoso collezionare. 
Un intervento pubblico qualsiasi: A sinistra maggio 2010 a destra agosto 2010 dopo il passaggio del collezionista di panchine.
Il povero cristo si impossessa della panchina, del lampione, della caditoia stradale, del piccolo oggetto materiale. Un gradino più sù il colletto bianco si porta a casa, con piacere , il computer, la scrivania, la benzina per la macchina e cerca di fare incetta di banconote da 10 e 20 € scambiandole con la licenza, l'autorizzazione, il permesso, la fila mancata, il modulo riempito, il verbale non pagato. Il gradino successivo è più aristocratico e chic cominciamo ad essere nella politica che conta e nelle  sfere dirigenziali e si comincia a parlare non di banconota ma di mazzette e nelle pezzature da 50 e 100, di case, di motoscafi , barchette, di auto, di vacanze a Rimini. L'ultimo livello , assessori, sindaci, governatori, ministri e alti manager, si interessa di auto sportive,( Ferrari, masersati, porche) ville, appartamenti vista Colosseo o in resort caraibici, di escort di alto bordo, di valige di banconote da 500€, di bonifici su conti esteri.
Siamo tutti collezionisti e nessuno ladro.
Fermiamo questa corsa alla rovina per tutti ed arricchimento per pochi. E' l'imbarbarimento della nazione. Chiediamo pene severissime per chi colleziona “res pubblica”. Non galera perchè non dobbiamo offrire anche vitto e alloggio gratis a questi Signori. Una volta colto con le dita nella marmellata, deve essere processato per direttissima e già al I° grado di giudizio deve restituire subito tutto il collezionato sino all'ultimo penny in ragione del doppio del valore. Se risulta nullatenente, nessun problema lo prendiamo dai parenti stretti e lo mandiamo ad accattonare in mutande sotto i ponti ed appena elemosina un cent glie lo strappiamo e lo scaliamo dal debito. Interessa recuperare che dare anni di galera condizionati, arresti domicilairi: attualmente gli anni passano ma il malloppo resta.
E' un'indecenza solo italica dimettere un ladro o presunto tale, un farabutto, un corrotto dalla sua carica pubblica e poi dargli la buonuscita miliardaria. Poco manca che gli chiediamo scusa. Che senso ha indagare sul manager depravato e poi liquidarlo con milioni di euro e forse poi scoprire che ne deve restituire altrettanti. Scacciamolo fuori a pedate, lo interdiciamo perennemente dai pubblici uffici ( comprese le cariche politiche istituzionali ) e chiediamo immediatamente il rimborso del doppio del valore sottratto o regalato ad amici e compari. Deve essere versato sull'unghia. Chi ruba il pubblico deve sapere che sarà ridotto sul lastrico lui e la sua famiglia. Vediamo poi chi colleziona i beni della collettività.

sabato 3 dicembre 2011

CAMBIARE POCO PER NON CAMBIARE NULLA

Il sonno, un lungo sonno è questo quello che il Molisani vogliono, ed essi odieranno sempre chiunque vorrà svegliarli sia pure per portare loro i più meravigliosi doni “
In questa frase celebre di Don Fabrizio,  Principe di Salina nel Gattopardo di G. Tomasi di LAMPEDUSA ( era riferita ai siciliani),   è racchiusa tutta la verità e va oltre ogni possibile e credibile analisi politica sulle nostre ultime elezioni regionali. Ma , per onore di precisione, si deve intendere Molise e non molisani, perché quei Molisani , figli di questa regione sdraricati dalle loro radici e costretti ad essere fuori dalla sua aria e dal suo torpore sin dalla giovane età dei loro 18 anni , si sono svegliati altrove . Essi si sono scrollati di dosso quella crosta pesante, ammaliante ed opprimente i loro padri e conterranei. I molisani nel Molise sono prigionieri di se stessi. Di contro i figli sfuggiti non torneranno e creeranno un vuoto incolmabile nei cuori dei padri . Si  impoverirà  ancora  di più questa terra. Prima i molisani emigravano ed erano prigionieri di un sogno, quello di tornare nel proprio paese ed anche di un incubo , quello che vedevano ,vedono e vedranno ogni mattina quando aprono gli occhi e per loro incomincia un altro giorno uguale agli altri, di attesa e senza speranza.
Il sultano Mustafà Michellud Al Iorine, sul trono in questa sputazza di terra dalla notte dei tempi, è il sommo artefice di queste dipartite dolorose. Questi abbandoni  incrementano la desertificazione culturale e bloccano il naturale cammino del progresso e dello sviluppo e di contro la scrematura e crescita di servi legati al potere. I servi seguiteranno a comportarsi come asini , pronti a farsi legare dove si decide per loro e non trotteranno mai come cavalli.
In questo scenario desolante Mister Clap-Clap Forbci DORIO,( Titolo acquisito, a pieno diritto, nel suo ultimo periodo del quinquennio passato) è stato riconfermato sullo scranno di comando dai suoi sudditi dormienti ed ha nominato subito la nuova giunta. Sul trono si era depositato un po' di polvere per risolvere alcune quisquille di democrazia sulla validità del voto. ( Si spera in un percorso breve e la giustizia renda onore ai cittadini di questa regione annullando le elezioni).  Oggi, poi, i compari della massaria dominante si sono riuniti e si sono spartite le mangiatoie e i trocoli restanti occupando tutte le posizioni possibili ed hanno anche capato i membri della massaria dirimpettaia. ( 1 presidente del consiglio: Pietracupa , 2 vicepresidenti : Marinelli, 1 segretario De Bernardo e 4 presidenti di commissioni ,Niro,Tamburro,Cavaliere ,Romagnuolo, che aggiunti ai 6 della giunta fanno 14 con doppia indennità). Le votazioni del 5 Dicembre, 1° riunione del nuovo consiglio, saranno una farsa democratica perchè non si voterà ma si ratificherà. Ormai il porcellum domina.
Per la formazione della giunta, il governo del Molise ,( che parolona grossa per i nostri) niente di nuovo sotto il solo si pesca e ripesca sempre nel solito recinto ristretto.
Si invertono i ruoli si cambiano le seggie, ma le figurine son sempre le stesse del vecchio album, ormai ingiallito dal tempo : Forbice Dorio, Velardi, Fusco P., Vitagliano, Chieffo, Di Sandro e la new entry Scasserra. Tutti hanno girato negli ultimi 10 anni sulle varie seggie acquisendo clienti e paggetti e formandosi il di dietro adattandolo ad ogni seduta.
La media della giunta è di 60 anni con punte di anzianità in Velardi di 72 anni e di giovinezza in Scasserra ( 42 anni abbassa notevolmente la media)
Se analizziamo i grandi uomini politici che hanno guidato questo Molise negli ultimi 10 anni si notano sempre le stesse facce solo appesantite dagli anni dal dare e cercare voti. I risultati conseguiti sono il segnale evidente e palpabile del loro operato ed in essi si rispecchiano, brillano e si riconfermano le loro competenze e grandezze. La nostra è una Regione gioiello, di disoccupazione, malasanità, tasso di emigrazione, fuga dei cervelli e decadenza, con sviluppo e progresso sempre al passo indietro a rincorrere il resto dell'Italia e forse in avanti rispetto ai popoli dei balcani e del continente africano. In questa terra l'apatia è talmente elevata che non si crea nemmeno il dubbio non di stravolgere ma di dare la sensazione di voler cambiare. Lo stato di povertà materiale e di cieca miseria morale in cui giace il Molise è  tale per cui il molisano è stanco, svuotato, sfinito. Gli uomini onesti si ritirano e la strada rimane libera per gli uomini senza scrupoli e senza prospettive.
Quali prospettive ?
Nel Molise siamo capaci anche di stravolgere i detti: "CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA”.

sabato 26 novembre 2011

Undicesimo comandamento: “ONORA E PROTEGGI I DIRITTI ACQUISITI”

Rispolverando le sacri tavole delle leggi ed analizzando, scrutando bene nella pietra e servendosi delle più moderne e sofisticate tecnologie è venuto alla luce che il Patreterno aveva pensato e poi cancellato l'undicesimo comandamento. Su di esso subito si son fatte diverse ipotesi tra cui la più accreditata su spinte camorristiche e mafiose : “figlio mio se tu puoi fatti sempre i fatti tuoi” . Ma alla fine il vaticano, nei suoi uomini rappresentativi in gonnella e con ciufrullino sulla testa, in combutta con la magna politica nostrana e con il beneplacito dei colletti,una volta bianchi e candidi, ha diradato i dubbi ed ha decifrato le volontà del Supremo identificando l'undicesimo nel : onora e proteggi i diritti acquisiti.
Cavolo! Lo pensava già allora il sommo onnipotente, quindi noi miseri mortali moderni dobbiamo adeguarci e con contrarietà dobbiamo abbassare lo capo e portar rispetto.
Tu infima pulce in questo infinito universo di spazio e di tempo trascorso hai dovuto o devi lottare con le unghie e con i denti, sacrificando spesso la vita, per cercare di raggiungere quei diritti fondamentali per il lavoro, salute , democrazia e quando questi vengono raggiunti diventano inalienabili ed acquisiti per sempre . Leggi umane rafforzano quella divina e sanciscono le posizioni conquistate ed il non ritorno.
Il guaio è che in questa nostra società malata ,fertile culla di parassiti, cretini, ignoranti e pomposi ricconi, in partenza a volte nullatenti , si pensa non in grande ma in piccolo e si sfornano codicilli inutili e somme pensate al fine di elargire benefici e favori a determinate persone. Sia ben chiaro spesso quelle persone coincidono con le stesse che legiferano ed allora senza colpo ferire senza fare una beata mazza queste piccole strombate sancite da qualche oscuro articolo inserito in qualche legge casomai “sulla fertilità degli asini “ diventano la tutela del diritto , e per sempre. Anzi conferiscono alla norma il potere divino di “ acquisito” e viene difesa quale legge divina “ Dio me l'ha data e guai a chi la tocca “ anche se erroneamente alcuni attribuiscono detto motto alla corona inglese altri, nell'era passata del nano, la configurano nella somma esaltazione della donzella illibata prima di essere invitate a corte.
Allora l'equità sociale in questo nostro fottuto paese diventa solo una presa per il manico per cui l'ombrello di Altan penetra sempre di più. In nome di entità superiori allo stesso Patreterno ( crisi , globalizzazione,spread ,mercato, competitività ,tassi: i totem dell'era moderna) si rivedono i diritti del lavoratore, del malato e del cittadino e l'”acquisito” perde il valore di divino e diventa miseria mortale, e giù tagli, mazzate e perdite di posizioni.
Si parlava di lavoro quale diritto irrinunciabile quando “Berta filava “ ora siamo meno rigidi ed accomodanti e lo chiamiamo flessibile, precario, determinato. Ma forse è inutile! Il trovar lavoro resta una pretesa al vento perchè i macchinisti del vapore son impegnati a fregar e mazzettare.
Il malato aveva il diritto alla cura migliore a spese della collettività, ora, se vuol campare, paga il tikett, si mette in lista ( più è lunga più è funzionale :elimina tanti problemi per strada) , si ospedalizza nell'incuria e nel caos degli imboscati mentre la clinica privata costa e garantisce ai denarosi la sopravvivenza.
Il cittadino decideva sulla res pubblica ed eleggeva i suoi rappresentanti , ora è solo segnatore di “X” su uno straccio di carta per un giorno e poi deve silenziare, al massimo raglia alla luna. I capoccia delle varie bande dominanti scelgono e designano i propri componenti ed in tal modo si garantiscono agi e prebende per loro e per tutti i componenti delle variegate combriccole allargandoli a parenti e amici.
Un giorno al senato o alla camera dei deputati ti glorifica per la vita come “onorevole”ed alla goduria del diritto di pensionato , poi il tempo di permanenza è diventato pari a mezza legislatura ( 2,5 anni), poi ancora all'intera legislatura ( 5 anni ) ora si deve discutere, sembra che si prenderà quello che si versa( Bah!) . Ma il nuovo non cancella mai il vecchio, non si rivedono mai le posizioni precedenti : guai a toccarle. La legge divina, non quella degli uomini, sancisce l'intoccabilità ed il rispetto dei diritti acquisiti. Le decisioni per i castati si applicano sempre domani, la prossima legislatura, per gli altri subito anzi ieri.
I tacchini non si invitano mai alla festa di Natale , anzi indicano i faggiani.
Lo Stato Italiano è in bancarotta mica si rivedono le posizioni delle doppie pensioni, dei tripli incarichi e quindi dei quadrupli emolumenti : sono diritti acquisiti.
Nel nostro nuovo consiglio regionale, dove già il consigliere eletto è un vincitore di lotteria e diventa un nababbo rispetto al giovane precario e disoccupato sia perchè non fa niente sia per il denaro che prende ( verrebbe da dire che ruba alle persone che lavorano) ,si consumano esempi lampanti di “ diritti acquisiti”. Il medico della mutua resta medico e prende anche i soldini da consigliere, il ricco pensionato dirigente regionale aggiunge alla sua pensione i soldoni di consigliere e/o di assessore , il sub comandante terremotato mangia in due trocoli, il Presidente bis commissario in tre trocoli.
Tutti accumulano non per ingordigia ma per “diritti acquisiti”
Allora chiediamo ai Patreterni di cambiare queste tavole divine delle leggi e riportarle sulla terra al fine di bandire i “diritti acquisiti” in modo che si ricrei quell'equità sociale in cui non esistono personaggi con doppi , tripli, stipendi da parte dello STATO : uno sostanzioso, basta ed avanza!
Portiamoli Noi sulle tavole i tacchini e mandiamo al rogo questi empi oscuratori e blasfemi ,nascosti dietro all'undicesimo comandamento “ onora e rispetta i diritti acquisiti”.

lunedì 21 novembre 2011

IL TIRO AL PICCIONE

L'arte più semplice del cacciatore è quello di tirare a questi poveri pennuti. Non si richiede esperienza o bravura nelle armi e nei tiri . Basta una “frezza” (fionda) e via alla caccia.  E allora ! Tutti sono cacciatori e cecchini, ognuno vuole provare e tutti si divertono. Una volta diventati ed assaporato questo gusto è difficile perdere questa abitudine anzi la si espande e si trovano sempre nuovi “ piccioni” da impallinare. Nell'esercizio delle chiacchiere, “arte legia” , è ancora più bello sparare , contestare e disdire. Si aspettano le occasioni per ripristinare il tiro e qualunque avvenimento eccita ed invoglia.
Quale momento migliore di questo? Si registrano le dimissioni del nano, eletto dal popolo ed unto dal Signore, e si insediano nel governo i famigerati tecnici. Personaggi rari in questo mondo di prescelti ,castati e privilegiati perchè questi si presentano con  una storia personale di competenze e professionalità . Sono Italiani e manager di successo ed ognuno è legato ad un percorso individuale con servigi a variegati committenti in settori specifici .
Occasione ghiotta e via, la caccia è aperta : ognuno non perde l'occasione di fare almeno un tiro al piccione. Perchè poi potrà sempre dire: Io c'ero, cioè l'avevo detto.

Il politico incapace, di qualunque condomino di appartenenza , accusa i tecnici di usurpare posizioni che dovrebbero appartenere agli eletti del popolo. Si dimentica che noi nel parlamento non abbiamo eletto nessuno né quantomeno il presidente perchè siamo una repubblica parlamentare e non presidenziale.
“Munnizza” si aggira per Montecitorio con il braccio al lutto e distribuisce manifesti sulla morte della democrazia. Lui è la democrazia.

Altri “Soloni” spernacchiano il tecnico perchè incapace di capire i problemi dell'uomo di strada, del cittadino: massacrerà il popolo. Loro capiscono il popolo e sono vicini a lui nell'alleviare i drammi e le problematiche di vita. L'Italia è un paese felice, dove il popolo gode e i privilegiati soffrono!

Il professionista nominato è legato alle banche, alla chiesa, alla burocrazia statale e difenderà gli interessi delle banche, della chiesa e dei burocrati. E' la visione del servo perchè ogni sua azione è guidata dal padrone e lui ha sempre un padrone. Ogni uomo libero, di contro, assolve l'incarico avuto con serietà e professionalità perchè è prescelto per queste sue caratteristiche e non diventa automaticamente il servo della committenza. Egli mette le sue capacità prima di tutto a servizio di se stesso , guadagno e gloria, e poi del gruppo e delle lobby. Non è lobbista per sempre e se ora ha avuto l'incarico dallo Stato Italiano, e ben certo che metterà al servizio dell'Italia la sua abilità operativa alla ricerca del miglior risultato per onorare l'incarico avuto. Certo sarà libero nel suo pensiero ed individualità. Non dovrà distribuire clientele, favori e saldi di debiti ad amici e compari.

Si cerca nell'immensità della rete qualunque errore o inciampo nel loro curriculum e lo si espande ed amplifica con enfasi, per poter dimostrare la bravura certosina di ricerca e la soddisfazione meschina   di sputtanare i nostri dipingendoli come sono stati e soliti saranno. Si scredita adesso per dimostrare domani di essere stati presagisti ed indovini. Il classico : te l'avevo detto IO!

Ed ancora e tanti tiri. Poveri piccioni! Aspettiamo e poi ognuno sparerà, facciamoli volare liberi in questi cieli scuri pieni di tutti i nostri lezzi. Almeno di quelli lasciati dai seduti su quegli  stessi scanni!

Dedichiamo la nostra attenzione ai piccioni locali. Mister Clap.clap forbici Dorio si accinge a fare il suo ennesimo governo regionale scegliendo i migliori per competenze e capacità nel mondo lavorativo e manageriale del nostro Molise, continuando quella linea di sviluppo e benessere intrapresa almeno 20 anni fa.
Sogni ad occhi chiusi. Dovrà scegliere nel solito recinto, non i migliori ma quelli legati a compromessi appartenenza e comparizia, indipendentemente se hanno competenze nel settore o esperienze emergenti dal loro curriculum di lavoro.( Se hanno mai lavorato fuori dalla politica!) Si continuerà nel solito immobilismo bruciando risorse e capitali sottraendo al popolo molisano , ormai distrutto, e dando alla casta ed agli amici degli amici.
Si sceglierà non il numero minimo , che dovrebbe essere 4 per le regioni con meno di 1 milione di abitanti ( figurioamoci siamo in trecentomila!!) secondo la nuova legge, ma quello massimo di 8, per accontentare più amici. Si dice che gli assessori non si dimetteranno! E i trombati Picciano, Molinaro, Pallante, Sabatino, Muccillo staranno zitti a guardare. Dovranno trovare un escamotage . Chi vivrà vedrà.

venerdì 18 novembre 2011

DOPO IL TAGLIO DEL NASTRO LO SMANTELLAMENTO DELLE LAMIERE

Finalmente Campobasso si riappropria di Via Milano, via Trieste e via Gorizia.


Mister Clap-Clap , forbice Dorio, da ordine di smantellare il cantiere dopo tre mesi all'inaugurazione frettolosa ed elettorale del 30 agosto. Lo può perchè finalmente , dopo un mese di patema d'animo,  è proclamato  Presidente della Regione Molise.
Dopo 10 anni di regno incontrastato si avvia verso i 15.

Si smantellano le lamiere che hanno ristretto via Milano, via Trieste e via Gorizia, zona centralissima di Campobasso.

Resistevano dal 2006 , come si evince dal cartello di cantiere.

Via Milano - via Trieste
Precedentemente l'area era chiusa da palizzate e tavole  e la era struttura semidiroccata, dopo la demolizione iniziata e poi sospesa dalla ditta Molinaro.
Situazione protrattasi per diversi anni.

Ricompare la vecchia GIL," Gioventu Italiana del Littorio" , Opera risalente all'era del regime fascista.
 A dire il vero , se non erro, si chiamava "GI" ed era scomparsa la" L" e negli anni sessanta sulla  sommità della facciata di via Trieste campeggiava ancora la scritta " Libretto e moschetto" con tanto di libro e fucile rappresentati.
 Erano anche gli anni del famoso cinema "odeon" con i suoi primi e secondi posti.
Era il cinema del popolo con i film di Ercole, Maciste e di indiani e  sceriffi.

Io da cittadino molisano vorrei sapere il costo effettivo dell'opera e perchè due anni di ritardo nella consegna.

Vorrei sapere come verrà utilizzata l'intera struttura e  i suoi costi di gestione.

Via Trieste-via Gorizia
Spero che i nuovi rappresentanti del Centro sinistra sappiano dare risposte, oppure vivranno beati nel silenzio come prima.

mercoledì 16 novembre 2011

E' DOLCE NAVIGAR IN QUESTA MELMA

Il bel paese è ormai sulla soglia dell'inferno e nessuno teme l'inferno. Anzi si comincia a scherzare su belzeblù si cerca di conoscerlo meglio per accettarlo e lo si invita addirittura a danzare con noi. Si pensa di comprare e corrompere anche lui e quindi rendere villegggiabile anche l'inferno.
Tutti giocano al piccolo politicotto (come nel pallore siamo tutti commissari tecnici) ed ognuno pensa a disegnare, tracciare ,immaginare scenari, scrivere trame ,sognare ed arredare l'inferno per gli altri e mai per se stessi. Il nano non vuol fare il taxista per la corsa finale verso il baratro scuro come la pece e scende alla fine dal taxi. Si siede contento sul marciapiede ed aspetta contento di veder passare qualcun altro coraggioso che vada a schiantarsi ed oscurarsi nel buco nero. Gli altri, i  professionisti del non fare ma vorremmo, cominciano ad attivarsi, ed allora sono dolori.
In breve l'Italia è nella merda.
Basta con le chiacchiere , le supposizione, tatticismi e furberie.
Si faccia, come in ogni paese più serio e credibile, un governo di persone esperte, oneste e coraggiose nella speranza di cercare di raddrizzare la zattera almeno per trasportare i suoi giovani naufragi verso orizzonti più rosei e sereni.
Ed invece, niente! Si scimmiotta e si perde tempo su governo tecnico o politico muovendo pedine torri e pedoni nella palude politica ,certo nella prospettiva unica di come salvare il posto per il culo( o il culo per il posto) nel domani prossimo senza romperselo adesso. Si accennano a manovre ma non si chiamano per nome le misure necessarie, anzi le si esorcizzano per poter sempre dire che loro non le avevano mai nominate, né tantomeno pensate. Anzi si pensano di poter approvare solo a quelle della vecchia masseria dirimpettaia. Il cerebroleso con la sua ciurma pensa di fare il furbo tirandosi fuori dalla bagnarola, dopo che l'ha ridotta in questo modo. E  Udite , udite.  Si gonfiano il petto e si riempiono la bocca di democrazia affermando con enfasi che  loro tengono alto questo nome in parlamento, costituendo l'unica opposizione ad una grande ammucchiata. Valuteranno di volta in volta! Come se ne sono capaci!!! ( Diceva un regista-attore all'Infedele rivolto ad un leghista” Ma come fate ad applaudire ed osannare il vostro capo quando parla, vedi Venezia, e non si capisce un cavolo di quello che dice? Almeno amplificatelo e sottotitolatelo!"
E' nel complesso la solita tiritera con toni più pacati e scambi di sorrisi ( Lupi, Veltroni e Maroni che si autocomplimetano a Ballarò) ed è  tanto apprezzata dallo stupidotto italiano che si entusiasma e ne gode. Non è un offesa al popolo ma è la pura realtà basta vedere come vota e sceglie, anzi vota ma non sceglie ed è contento. Il Molise è l'esempio lampante della sua ...grande intelligenza. Iorio ha rovinato la sanità , ha dilapidato i soldi per la ricostruzione senza ricostruire, ha comprato il catamarano Molisejet, ha desertificato il Molise, ha una serie di processi in corso : IORIO vince. Come non è dato sapere, ma viene proclamato.
Riemerge ancora di più un paese senza ricordi dove tutti , intendendo per tutti i politicanti, dimenticano in fretta e si adeguano subito alle nuove realtà cogliendo al volo quelle opportunità che si prospettano. Nessuno, dico nessuno parla della legge elettorale ma tutti prospettano elezioni subito e ci riempiono di solite frasi sino alla noia: governo di eletti, il popolo deve scegliere , il tecnico uccide la politica, e via di seguito. Chi ha il coraggio di far presente ai mandarini del palazzo che è ora di finirla con i conflitti di interesse, di rivestire una sola carica, di mangiare in un solo trocolo, di girare con la macchina propria ,di poter non essere rieletto dai cittadini se scelgono! 
Ed allora vogliamo restare i pagliacci del mondo?
Non vogliamo avere la pretesa di scoprire grandi statitisi ma almeno uomini capaci di ridare una fievole luce ai sogni ed aspirazioni ed incarnino con coraggio la negazione di essere il governo imposto dai mercati, dalla BCE dalle banche dai nuovi capitali. Uomini con una storia che potrebbero ridisegnare il futuro.
Il nuovo governo deve essere capace di ristabilire una certa equità sociale perduta, convincendo gli italiani al sacrificio cominciando a tagliare i costi della politica, i privilegi, gli sprechi, gli evasori. Faccia rendere comprensibile agli italiani i sacrifici da fare, dimostrando che tutti, dico tutti, partecipano al grande sforzo ognuno con la quota che gli spetta in base al suo patrimonio.
Io voglio ora salvare l'Italia, lo devo ai mie figli ed ai miei nipoti.
Non mi interesse quale schieramento, movimento o forza politica ci guadagnerà dopo.

sabato 5 novembre 2011

O DIO DEL CIELO SALVACI DALLE BOMBE D'ACQUA

Perché noi sulla terra siamo distratti.
Mappa con lo sbocco a mare dei canali
 Abbiamo abbandonato e devastato tutte le cose buone e la natura è stata la prima.
Canale "b" al I° ponte e II° ponte- Canale "c"
Amiamo la gramigna ed essa si è diffusa  tra le genti  ed è la regina dei nostri suoli. Non la disturbiamo nel suo percorso ed arruola  canne ed erbacce. Insieme occupano ed invadono  ogni dove  e dominano incontrastate. Riempiono terreni e canali e noi osserviamo contenti i bei colori che offrono al nostro sguardo. E' una bestemmia deturpare questa bellezza della natura con le sue sfumature di verde ed i ciuffetti marroni al vento con placide acque tra gli steli  che scorrono verso il mare.
Garantiamo con  quei soldi risparmiati l'ingrasso dei maiali del XX secolo : i politici ( E' meglio pagare bene  un cda del consorzio della zona industriale che pulire i canali )
 I Canali di scolo dell'area industriale, Pantano basso, (Pantano, pantano chissà poi perchè si allaga !! ) sono completamente intasati nel loro sbocco verso il mare.(foto del 2-11-2011)
Vive l'incuria e l'abbandono, si fida ciecamente  nelle promesse del Patreterno di graziarci con le bombe d'acqua.
 Se poi accade?
Una bomba d'acqua  dove si espanderà visto che le sue  strade naturali sono occupate?
 E poi piangeremo i danni!
Canale "a"  pulito , canale "b"  e "c" verso il mare
Lo sbocco a mare

domenica 30 ottobre 2011

LA CERA SI SQUAGLIA E LA PROCLAMAZIONE NON CAMMINA

Siamo prossimi all' occorrenza della festa in onore dei cari estinti . Tradizione vuole che i vivi rivisitano i luoghi dei ricordi dove riposano i nostri avi. Si portano i fiori e principalmente si accendono i lumini di cera. Quest'anno la vendita delle piccole fiammelle va avanti alla grande ed , a dire il vero, si trova difficoltà nella reperibilità della merce. Esiste una richiesta enorme rispetto agli anni procedenti. 
Ma perchè mica siamo di fronte ad una strage, una catastrofe con un numero spropositato di morti ? 
( Oddio , in questo paese approssimato e facilone morti per caso ce ne sono tanti, ma non da ecatombe!)
 E allora! Semplice!
 E' finito da poco il concorso per nababbi alla regione Molise e si aspetta con trepidazione la proclamazione degli eletti. Son sospesi una quarantina di partecipanti  in modo diretto e tanti sottoposti dell'indotto. Molti posti per la truppa sono ancora indecisi e sono traballanti. I concorsari di riempimento sperano di occuparli, chi fidando nella scoperta di qualche errore tale da anteporli agli amici che li precedono, chi pregando affinchè non emergano segnali correttivi tali da spingerli indietro nella graduatoria. Di contro, le primizie della classe, pardon i primi della politica sono in intrepida attesa con sentimenti opposti nei due schieramenti , chi nella certezza chi nell'illusione di risultare la banda vincente . Questo trionfo permette di ricoprire le alte sfere del comando, con conseguenze ed onori immaginabili . 
Nell'attesa per scaramanzia non si parla né ci si mostra in giro. Tutto tace e nessuno si vede. 
Una sola cosa tutti fanno: accendono la candela alla Madonna. 
Una per modo di dire, tante ma tante ma proprie tante. Nessuno si tira indietro nel rispetto della consuetudine che vuole San Gennaro accondiscendente ma a patto che si chiede. Si prendono d'assalto i rivenditori e si riempiono chiese, santuari e conventi di ceri, lumini, cerogeni e candele. Ogni elemento che brucia in onore del santo va bene, anzi dei santi per non creare mancanze pericolose. Sono pure fortunati, si avvicina il 1 novembre, festa di tutti i santi, e quindi i tanti lumicini accesi vanno in onore ed in gloria di Tutti, proprio Tutti. Più luci risplendono e maggiore è la possibilità creduta di mettersi in mostra in prima fila dinanzi ai Santi e di essere ascoltati . I giorni passano, il fuoco rimane perennemente accesso e la cera si squaglia. Espande nell'aria il suo lezzo e comincia a nauseare gli estranei a questo rito. 
Il nervosismo sale, le poltrone son vuote e gli affari sfumano.
 L'orso con gli energumeni e con gli azzecagarburgli vigila e minaccia. La posta in gioco è troppo alta.
I problemi reali non interessano a nessuno, le promesse fatte , poi si vedrà. La riduzione dell'indennità ad un valore equo per un servizio reso e non per un privilegio, una bestemmia:
 Intanto, non va trascurato, che i primi della classe di entrambe le masserie ( alcuni le chiamano destra e sinistra ) hanno già proceduto agli adempimenti di rito in onore della loro certezza di esserci sicuri per i prossimi cinque anni. Hanno conquistato o riconquistato l'agognato posto al sole. Non si lavora, si mangia, si abbuffa e si accumulano anche i soldi per la vecchiaia. Altro che formiche, super cicale!
 Educazione vuole, conforme alla pessima tradizione di queste terre, di sdebitarsi una volta per tutte per il voto ricevuto ringraziando per iscritto ed offrendo la “cerimonia” a parenti ed amici. Ed allora si regalano al popolo, è troppo oneroso al singolo di cui si conosce nome cognome e residenza ( alla faccia della segretezza del voto!!) carte colorate colme di grazie grazie e grazie e belle strombate di rito. E si organizzano feste di gran gala in noti ritrovi del territorio. Tanto i soldi non solo loro ma di noi poveri fessi che lavoriamo e li manteniamo . Adda finì a nuttata!   

lunedì 24 ottobre 2011

LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI

Nel trapasso del lunedì 17 al martedì 18 si è consumato il capolavoro molisano di mister Clap-Clap.
Giocando sull'ingenuità dei suoi corregionali, creduloni e fessacchiotti ( basti pensare che ancora in 80.000 credono di nuovo alle sue strombate, vendute per genialità) , è stato un gioco da ragazzi consumare la pianificazione dello scippo. Alle ore 20 aveva capito di essere finito insieme a tutto il suo staff ed alle sue volpi più strette. Pochi si fregiano del titolo di volpe , gli altri sono semplici faggiani ,polli di rango con le piume colorate. Qualcuno aveva perso pure il piumaggio ma restava gallo di monta e di vanto.
E' calato il terrore. Madonna! Aveva lasciato in disordine la mangiatoia! Chissà cosa penserà il nuovo inquilino!. Tutti quei pizzini in giro!
Era scorretto e disdicevole, bisognava tornare anche momentaneamente alla stalla per mettere in ordine e levare il letame. Rientrato, avrebbe avuto tutto il tempo di sistemare ed  anche di arginare la poesia scatenante  per cacciarlo.
E allora! Che fare!. Semplice si organizzano le bande e si cercano di individuare i picciotti adatti a creare scompiglio e casino. In un batter d'occhio si comincia a rallentare la trasmissione dei dati e si bucano gli zoccoli degli asini usati nel trasporto dei messi comunali ,in sella per portare le notizie al Prefetto. Il tragitto è lungo e tortuoso la notte è buia e tempestosa e si perde la strada e per strada qualche pacchetto. La distanza ed il tempo spazientiscono gli animi ma liquefano gli inchiostri: I segni scompaiono e si deve riscrivere il numero.
Cavolo! Qual'era? Ma semplice era favorevole ed allora per magia compare sotto le stelle il numero propiziatore ed ammiccante. Tanti sono gli attori della sceneggiata e  tutti si prestano al gioco.
 Qualche pennivendolo di turno simula spazientamento e fastidio.
 Il vice si incazza e va a dormire.
Il banditore dall'aria furbastra per zittire gli ingenuotti all'ascolto anticipa la venuta dell'asino e tira fuori , come un mago dal cappello, il pezzetto di carta con i risultati attesi . Sono stati ricevuti via segnali di fumo nella notte, fumatore il capovillaggio del posto lontano e sconosciuto. Le ore passano lentamente ed i numeri si adeguano e si piegano alla volontà del capo e si inchinano al suo volere.
Ultimo atto. Bisogna dare al popolo la notizia della vittoria ed allora si svegliano le città con spari e champagne di contro silenzi e gazzose. Le scatole magiche , a servizio del capo massaro, sprizzano felicità da ogni bit e diramano, urbi et orbi, la lieta novella ai mollisani con l'osso al naso e la sveglia al collo. All'alba tutte le carte a rotoli colorate del regime riportano la notizia e le antenne diffondono nell'etere la vittoria. I soliti amici si inchinano e riconoscono e confermano la volontà del popolo. Sono i soliti  rosssi disastranti , non si rassegnano e si  appellano a poteri occulti per ribaltare le espressioni democratiche del popolo.  Azzz!
Tutti sono stati convinti.
Trombe , trombette, trombini e mezzi clarini ripetono la solita litania sino all'ossessione, sino a convincere se stessi.
Ora tutto è compiuto si aspetta solo la proclamazione ufficiale da parte del tribunale, anche se tarderà a venire. Giusto, non per creare suspense ma semplicemente a dimostrazione della scrupolosa verifica , senza lasciare dubbi e sospetti.
Importante è installarsi nelle scuderie!
Poi venga il ricorso, la richiesta del conteggio, l'annullamento del voto, l'adeguamento del numero degli eletti alla legge esistente.
Campa cavallo!
Il tutto lascia il tempo che trova. In soldoni , lungaggini burocratiche ed amministrative e scesa in campo di  centurie di   principi del foro , bastano anche stallieri. Missione possibile : si dilazioneranno ancora ad arte a dismisura le attese e le speranze. Le certezze si scioglieranno.
 E intanto! Semplice si governa e si razzia nel pollaio, mettendo in ordine le piume e lasciando ai posteri il nulla quando la giustizia trionferà.
E' la politica del fare e del continuare.

sabato 22 ottobre 2011

SO FAR TUTTO O FORSE NIENTE, MA DOMANI...

Che PACCHIA!!!!!!!

SEMBRA UNA PRESA PER I FONDELLI, Considerato il momento felice.

















 E, poi,  mica poteva mancare!!!

GRAZIE PAPA'
SIAMO DIVENTATI COME LA LOMBARDIA!!!
Noi regione di pezzenteria siamo come loro : abbiamo finalmente sugli scanni della regione  il pesce ed il padre su quelli di Roma .
IL lombardo TROTA  e PAPA'
IL Molisano CARPA ATTACCHINO e PAPA'







E POI  dicono che è colpa dei 5S se stiamo ancora tribolando ( non abbiamo perso e terremo duro!!!)


giovedì 20 ottobre 2011

Il GIORNO DOPO

L'attesa è stata lunga e snervante. La notte non aveva mai fine e l'alba tardava a venire. In una sede si notava partecipazione intensa, si strabordava sulla strada sul marciapiede, si cincischiava contenti e si parlottava di percentuali di paesi di nomi , di contro, nell'altra si respirava  abbandono e solitudine, si erano attenuate le luci ed era calata l'oscurità sui risultati.  Le notizie giungevano da ogni lido, dai monti e dalle pianure ingrossavano le speranze ed aumentavano le certezze. Incessanti si susseguivano i numeri, si accavallavano , incalzavano i candidati , ingrossavano la marea travolgente e spingevano verso la vittoria. Si assaporava la gioia in ogni dove ed  in ognuno si manifestava una soddisfazione appagante che traspariva  nei volti, nei gesti,  nei sorrisi, nelle pacche forti sulle spalle.La stanchezza non si avvertiva  era sommersa dalla felicità di esserci e di condividere con tanti quel lumicino di luce che si affacciava finalmente all'orizzonte. Tutti sembravamo fargli quadrato intorno,  tutti cercavamo di proteggerlo dal vento malefico che sinora aveva spazzato queste terre. Un esercito di volontari aveva comunicato i risultati emessi alla fine di ogni scrutinio nei seggi sparsi in ogni dove in questa minuscola , insignificante per molti , terra abbandonata. Somme, verifiche, risultati contati, ricontati , riscontrati: erano sempre maledettamente uguali . Nel deserto di Mustafà sembrava svegliarsi la speranza e cominciava a muoversi al vento  l'esile filo d'erba della rinascita.Ma all'improvviso verso le due del mattino si diffonde tra sussurri e sospiri una notizia infelice che invita alla cautela e raggela gli animi. Traspare dai dai dati ufficiali che qualcosa non torna e tutto quel vantaggio sospirato ed agognato, ma contato e verificato, sembra scemare ed asosttogliarsi sempre di più, anzi volge a favore del nemico. Si avverte all'improvviso nell'aria una leggera cappa di incertezza ed avvolge le persone ed affonda le speranze.La paura e lo spettro della sconfitta comincia a volteggiare silenziosa nell'aria e si insinua nelle menti la sensazione di essere stati scippati del sorriso per il solito pugno di dollari. Il duro risveglio è annunciato dall'apparizione dei zombi alle 4,30 del mattino con in testa il loro capo ridens.
La resurrezione dei cadaveri annuncia la vittoria di IORIO all'alba malefica del 18 ottobre 2011.

lunedì 17 ottobre 2011

AL VOTO, AL VOTO, AL VOTO

Molisani ancora uno sforzo e sgombriamo il campo da tanta munnezza.
L'arancione deve trionfare anche nel Nostro Molise.
L'alba di un nuovo giorno illumini la vittoria di FRATTURA.

venerdì 14 ottobre 2011

I CANDIDATI PRESIDENTI INCONTRANO GLI INGEGNERI

Oggi 13 ottobre presso la sede dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Campobasso i candidati Presidenti per le elezioni regionali del 16 e 17 ottobre hanno incontrato gli iscritti.
I temi proposti sono :
1)Ascolto e confronto tra politica e tecnici,
2)Leggi urbanistiche, assetto del territorio e lavori pubblici,
3)Prospettive di lavoro

Non è stato organizzato un dibattito alla presenza di tutti i candidati ma semplicemente una passerella, in successione, di ognuno di loro con esposizione e dibattito. Hanno partecipato solo Iorio e Frattura succedutesi in questa sequenza. Mancini l'aveva dimenticato ( ha tanti impegni per incrementare lo 0,0001 %) e Federico impossibilitato a venire perchè preso da altri impegni  sopraggiunti: comizio con Grillo ad Isernia. Si scusa  almeno con una lettera e si rammarica di non poter partecipare.

Iorio accompagnato da Pallante con in platea il paggetto  Ing. Tamburro (“ Un idea diversa” lo stesso slogan e foto di 5 anni fa. La crisi è dura per tutti!) sciorina le solite litanie : farà una legge urbanistica e sui lavori pubblici, non ha favorito ordini professionali specifici ( leggasi intervento sul terremoto imbottito di Isernini, pura coincidenza!), ha fatto la migliore legge d'Italia sul piano casa ( se lo dice Lui, ci crediamo!),ha reso le scuole sicure spendendo 100 milioni di euro ( si dice che anche quella di Montelongo con 200 anime abbia usufruito di  un finanziamento di circa 1 milione di euro.Razionalizzazione con poli scolastici non ne parliamo, è una bestemmia ), con la sua esperienza ha portata a casa un finanziamento il più grande tra le regioni italiane ed ha avuto con il piano per il Sud 340 milioni per la ricostruzione totale dell'area.
Assicura con tutti questi soldi  lavoro garantito per Tutti, oddio per i soliti amici che gironzolano sempre nelle vicinanze. I giovani professionisti, si dovranno arrangiare se non apparterranno all'entourage.
Finito il comizio il Presidente dell'ordine si rammarica con il Governatore uscente ( e speriamo non rientrante) per il mancato coinvolgimento dell'ordine degli Ingegneri come partner tecnico e sociale nelle decisioni pubbliche prese. Iorio risponde : “SONO STATO DISATTENTO NEI RIGUARDI DELL'ORDINE, SARÒ PIÙ VIGILE NEL FUTURO”.
 Auguriamogli di tutto cuore di fare il “vigile” nel suo futuro prossimo.
Conclude la passerella lo sviolinamento di Pallante e nessuno dei presenti osa intervenire anche perchè il vostro deve andare. L'ingegnere diverso ha seguito il capo.

Dopo si presenta Frattura: è solo, senza paggi. Saluta i presenti, pochi per la verità, dato che tra professionisti ci si conosce.
Parla apertamente senza creare illusioni non promettendo lune nel pozzo constatando palesemente che l'acqua si è seccata e le nude pietre riflettono la difficoltà del momento con scarse risorse economiche. Ritiene fondamentale interconnettersi con le parti sociali e gli ordini professionali per potere avere un confronto in un magazzino di idee. Per dare futuro ai giovani professionisti ritiene di dover inserire nei bandi di incarichi l'inserzione obbligatoria di una percentuale di giovani. Bando e percentuale da concordare in un tavolo programmatico. Ritiene di dover eliminare strutture e sovrastrutture tecniche giudicate superflue, di operare una semplificazione e riorganizzazione della macchina pubblica, di ricorrere alle consulenze solo nell'eccezionalità e di azzerare l'attuale consiglio di amministrazione della Termoli San Vittore, perchè inutile e costoso, e ricostituirlo , a tempo debito, quando il contenitore sarà funzionale con finanziamenti in cassa. Per la sede regionale reputa prioritaria la scelta dell'area concordata con i cittadini e fare un bando di idee , non precludendo, in tal modo, la partecipazione del giovane senza curriculum. Terminata la sua esposizione risponde anche alle domande , con un pizzico di polemica rivoltegli, con franchezza, determinazione e realismo. All'obiezione se la sua coalizione accetterà questo modo di operare ribadisce, senza mezzi termini, che l'impegno è stato sottoscritto da tutti i partiti della coalizione nel tracciare le linee guida del programma e quindi non devono esistere dubbi in merito all'attuazione. In conclusione sottolinea che la situazione economica è molto difficile e non crede , invitando chiunque a spulciare in tal senso per documentarsi i siti governativi preposti, che vi siano concrete possibilità che quei fiumi di  finanziamenti promessi e sbandierati dal Iorio possano effettivamente atterrare nel nostro Molise.
Un parlare lontano dal politichese ambiguo e infarcito di promesse ed esaltazioni dell'IO.  

Sono emerse due realtà completamente opposte.
L'una  incapace di confrontarsi, accettare la possibilità della partecipazione e la collegialità delle scelte. Il classico ponte di comando dove pochi possono salire, forse nessuno, e tutti devono passare sotto le arcate. La tuttologia diventa arte e le favole realtà per i soliti creduloni.
L'altra concreta e dinamica in un mondo in continua evoluzione dove ognuno deve contare ed avere il suo ruolo. Ma il tutto condito da determinazione e fermezza nel perseguire le linee indicate, accompagnate da  grande responsabilità nei riguardi dei cittadini di questa minuscola Regione che può decollare portando benessere a tutti.
 Votiamo FRATTURA, lo dobbiamo al futuro dei nostri figli.
Se non ora, QUANDO.
 Altrimenti andiamo dove siamo andati e dove andremo sarà il baratro. 

giovedì 6 ottobre 2011

Quando il Ministero mente e sa di mentire

Mentre le agenzie battono che Moody's declassa il rating della Regione Molise da “A2” a “Baa1”, più basso di quello nazionale “A2” nella nostra Regione echeggia solo il clap,clap delle forbici che tagliano nastri ed il bla, bla di castini e castati  festanti  appoggiati da titoloni sul Web e sulla carta stampata . Il ministero finalmente chiarisce " Alle prossime elezioni si eleggono 30 consiglieri" poi, Dio pensa . Tutti soddisfatti della sicurezza del posto di lavoro brindano con Champagne offerto dai soliti servi che non alzano mai lo sguardo verso il sole, vedono solo scarpe e ciabatte. Ognuno tace perchè nel suo piccolo pensa: ma se tagliamo i posti  il mio parente deficiente o figliolo che sa fare solo l'attacchino o compare nulla facente o caporale  YesMen (uomo sì)  perfetto imbecille  rischia poverino di rimanere disoccupato. E  poi  come farà per vivere? Haimè dovrà lavorare, morirà prima,  perchè il lavoro lo uccide, non lo conosce affatto: poche gocce di sudore sul suo volto saranno il preludio della sua fine.  I titoli emessi a garanzia dei nostri debiti li faremo pagare  ai 14 impiegati regionali in esubero per i prossimi 5 anni ( 10 consiglieri e  4 assessori superflui) . Magari!.
  In merito Luigi DI NUCCI  ha inviato il seguente comunicato .
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IL MINISTERO HA PRESO UN GRANCHIO
"Perchè la rinuncia a 60 milioni passa attraverso l'abbaglio delle istituzioni centrali"

In merito al punto tanto discusso sul numero di consiglieri da eleggere nelle elezioni del prossimo 16-17 ottobre si intendono chiarire alcuni elementi chiave per dare al cittadino una corretta informazione.
Le nuove norme indicate nell'art. 14 del DL del 13/08/2011 (NB 13 agosto 2011) si propongono, fermo restante il rispetto costituzionale della salvaguardia delle minoranze, la riduzione dei costi della politica in un momento economico molto delicato. Esse impongono la riduzione degli organici amministrativi proporzionando il numero di consiglieri e assessori alla popolazione della singola regione e sottolineando, senza mezzi termini, che l'adeguamento deve essere operativo a partire dalla prossima legislatura.
La regione Molise, conclusa la presente legislatura, va a nuove elezioni. Il Prefetto della provincia di Campobasso, rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie, emana il decreto di convocazione dei comizi elettorali ed il decreto con il quale è stato determinato il numero dei seggi del Consiglio e la relativa ripartizione tra le circoscrizioni elettorali provinciali di Campobasso e Isernia. I decreti sono trasmessi ai Sindaci della Regione Molise che hanno l'obbligo di affiggere manifesti al fine di informare gli elettori della data delle elezioni, del numero dei seggi e la ripartizione nei collegi provinciali . Il prefetto non risponde a tempi tecnici stabiliti per legge e solo i Sindaci devono preoccuparsi di affiggere i manifesti elettorali al massimo entro 45 giorni della data delle elezioni.
Nel nostro caso i 45 giorni antecedenti al voto cadono il 1 settembre. Il decreto prefettizio è emanato in data 4 agosto , 26 giorni prima della data ultima del 1 settembre. L'articolo 14 del decreto governativo del 13/08/2011 è pubblicato su Gazzetta ufficiale proprio il 13 agosto 2011 ossia 9 gg dopo la delibera del Prefetto. Nel 2006, anno delle precedenti tornate regionali, il decreto prefettizio è promulgato 9 giorni prima del termine ultimo. Oggi, quegli stessi 9 giorni, avrebbero significato una diffusione in data 23 agosto ossia 10 giorni DOPO l'entrata in vigore del Decreto Legge sulla manovra finanziaria.
E' solo a comizi elettorali convocati (ripetiamo 4 agosto 2011) che pertanto entra in vigore il DL dello Stato nel di cui art. 14 è citata la norma che dispone la riduzione del numero di consiglieri (da 30 a 20). Tale numero entra irrimediabilmente in contrasto con il medesimo conteggio già indicato, ai sensi della passata regolamentazione, dal Prefetto nel suo provvedimento. A beneficio di chiarezza il Funzionario chiede lumi al Ministero il quale, tuttavia, non risponde entro il 1 settembre ma solo intorno alla metà di settembre ed in risposta ad una interrogazione da parte di alcuni esponenti politici locali, il senatore Astore e il consigliere Pietraroia. La nota ministeriale sostiene, in sintesi, che l'art. 14 del DL del 13/08/2011 non gode della diretta applicabilità ma richiede altresì l'approvazione del Consiglio Regionale che dichiara la sua disponibilità a modificare il proprio Statuto regionale, approvato ai sensi della legge costituzionale n°1 del 1999. Cosicchè il Ministero, stando così i fatti, conclude che non esiste il 'tempo materiale' per adeguare lo statuto fermo restando che il termine utile riservato a questa operazione scade il 13 febbraio 2012 (nella giurisdizione tedesca, a titolo informativo, “entro sei mesi” da un termine massimo non vuol dire categoricamente ALLA data di scadenza dei sei mesi ma, ça va sans dire, nel tempo strettamente necessario ENTRO I 6 MESI da suddetto termine).
Qui entra in scena l'abbaglio.
Il Ministero sa che il MOLISE NON HA LO STATUTO APPROVATO nè si rende necessaria la sua approvazione. Pertanto, non applicandosi al Molise la dilazione (i famosi sei mesi) riservata alle Regioni munite di Statuto approvato dopo la Riforma del Titolo V della Costituzione, il Prefetto (o meglio il Ministro dell’Interno da lui interpellato) dispone ampiamente del margine giuridico e operativo necessario ad applicare la norma. O meglio, ne disponeva, perchè tale potere decade per l'appunto il 1° settembre 2011, giorno di pubblicazione da parte dei Sindaci dei manifesti di convocazione dei Comizi elettorali. La nuova norma statale obbliga i Consigli regionali ad adeguare i propri organici già a partire dalla prima legislatura successiva al 13 agosto 2011. Tale legislatura prenderà le mosse in Molise in data 18 ottobre 2011 (o quantomeno con la proclamazione degli eletti).
Questi i fatti oggettivi, ciò nondimeno è impossibile esimersi dal formulare alcune considerazioni di carattere socio-economico relative alle attuali condizioni del sistema Italia. Il difficile momento economico, madre del DL, chiede sacrifici enormi a tutto il paese, non esclusa, anzi, IN SPECIAL MODO, alla classe politica nostrana la quale, nel pieno rispetto delle istituzioni e della comunità, ha il dovere di rispondere al dettato legislativo. L'imperativo è di fare economia limitandosi allo stretto necessario per cui non esistono lungaggini, imprevisti o tempi tecnici tali da giustificare la rinuncia alla possibilità di risparmiare ben 60 milioni di euro per i prossimi cinque anni (a tanto ammonta la somma delle mancate retribuzioni, al lordo di imposte, bonus e benefits vari, dei 10 consiglieri e 4 assessori da rimuovere ai sensi del Decreto).
In definitiva, le elezioni che ci apprestiamo a vivere SONO ILLEGITTIME non tanto nelle modalità di convocazione quanto nel numero di candidati da eleggere (20 in luogo di 32). Eppure non tutto è perduto. L'ordinamento vigente stabilisce che un’eventuale contestazione non può essere mossa PRIMA ma soltanto DOPO CHE IL POPOLO SOVRANO HA ESESRCITATO IL SUO DIRITTO DI VOTO ED ESPRESSO LA SUA VOLONTA'. Ciò significa che un obbligo morale impone a noi cittadini di presentare RICORSO AL TAR, nei tempi tecnici previsti dalla legge, per consentire agli aventi diritto di eleggere, oltre al Presidente, unicamente i 20 candidati che hanno conseguito più voti, distribuiti nel numero di 12 a Campobasso, 4 a Isernia e 4 nel maggioritario. Così come stabilito per legge.
Lasciamo passare queste votazioni (che vinca il migliore) e dopo riappropriamoci dei nostri diritti e della nostra Costituzione. Facciamolo attraverso un sacrosanto ricorso, rispettoso dei bisogni del popolo, allineato alle norme vigenti e sostenuto con forza da tutti noi MOLISANI.
Il Cittadino molisano Luigi DI NUCCI

mercoledì 28 settembre 2011

FACCIAMO SCENDERE L'AUTISTA

Si pubblicano il manifestino e la scheda per la raccolta firme della petizione popolare " Facciamo scendere l'autista"
I volontari che vogliono collaborare  possono scaricare direttamente dal sito la scheda e riempirla in modo leggibile e contattare Luigi DI NUCCI per la consegna al 338 8167293. Il Di NUCCI Comunicherà eventuali punti di sottoscrizione.

martedì 27 settembre 2011

SCALFIRE LA TRACOTANZA DEL POTERE

Riceviamo e pubblichiamo
" Il 5 ottobre diviene operativo il DL n°149 (meccanismi sanzionatori e premiali) del 6 settembre.
Raccogliamo tante firme per quella data e inviamole al Presidente del Consiglio ( per conoscenza al Capo dello Stato a tutti i segretari dei partiti, ai sindacati, alle associazioni ed agli organi di stampa nazionali) affinchè adotti quanto di competenza nel rispetto dell'art. 2 di detto decreto per la rimozione del Presidente della giunta Michele IORIO, ancora in carica.
Chiedere ed ottenere  la rimozione per grave dissesto finanziario significa incandidabilità alle elezioni e allontanamento per 10 anni da ogni carica pubblica.
Smuovere le acque in questo momento delicatissimo per la nostra economia significa svegliare le coscienze e creare una grossa onda emotiva che può finalmente travolgere IORIO e tutta la sua barca.
Raccogliere firme non costa niente e non diffidiamo sempre delle azioni.
E' sempre meglio dell'apatia totale.
Dimostriamo al nostro ben amato capo che non abbiamo tutti l'anello al naso.
Sono disponibile presso il mio studio e cerco volontari per organizzare banchetti di raccolta per strada almeno nei centri più importanti. 
Attenzione spero che a breve sia anche presentato il ricorso al TAR per l'annullamento delle elezioni regionali prossime.
Doppia battaglia, speriamo una vittoria.
Contattemi al 338.8167293
Luigi DI NUCCI , vecchio combattente nostalgico  del 68."