lunedì 28 febbraio 2011

Tutti favorevoli, nessuno favorevole

Il popolo molisano fiero discendente degli indomiti sanniti ha deciso con una maggioranza schiacciante, pochi oppositori e molti assenti , di approvare finalmente il nuovo statuto regionale.
Tra le righe è inserito ,con somma gioia di tutti, che i consiglieri regionali sono elevati da 30 a 32 , gli assessori da 6 a 8 con possibilità di essere scelti non tra gli eletti e di dotare l'assemblea finalmente di un segretario generale regionale. La scelta tanta ricercata e fortemente voluta con lotte e discussioni accese si è tramutata in realtà in un contesto favorevole ed opportuno. Tutto il mondo esplode in manifestazioni di gioia per l'opulenza e la ricchezza dei popoli e si celebra questo particolare momento idillico con forti segnali di fratellanza. E' lo scoppio definitivo del partito dell'amore. E noi nel nostro piccolo potevamo restare spettatori a questa magnificenza globale? Giammai e ,pertanto, omaggiamo la nostra classe politica responsabile, onesta e professionale che ci sta guidando con polso sicuro verse mete inaspettate, premiandola. Si eleva il numero di beneficiari e quindi si rafforza la possibilità di restare perennemente nella cerchia. La nostra regione è economicamente sana con bilanci consolidati con forti segnali di crescita in ogni settore e con punte eccellenti nel campo sanitario. La migliore sanità italiana a costo ..., Bah lasciamo perdere.
Siamo pochi ed anche in una prospettiva federale siamo autosufficienti e profondamente ricchi di risorse . Richiamiamo capitali stranieri e tanti giovani cervelli per cui vi è un continuo flusso migratorio dalle regioni vicine nella nostra realtà fluente e dinamicamente costruttiva. Siamo autosufficienti e possiamo permetterci il lusso di avere quarantuno politici ad alti livelli. Saranno sempre ben pagati e pasciuti come vacche nei nostri verdi pascoli, o forse siam noi le vacche magre da mungere!.
Ma un dubbio a questo punto assale il povero molisano ma è la realtà oppure uno scenario da favola, il consueto sogno in questa buia notte.
Al solito la verità sta nel mezzo perché lo statuto è stato approvato con le variazioni indicate ma non è stato il popolo a farlo o volerlo né tantomeno viviamo giorni di pace e serenità ma siamo immersi in scenari di lotte e violenze spinte dalla fame e povertà.
 Noi a livello di pezzenteria non siamo da meno. 
Non possiamo permetterci un governo regionale di trenta figuriamoci di quaranta consiglieri più un segretario generale. E allora chi è stato? Ma la nostra esimia classe politica! Nel suo bivacco regionale con voto unanime,solo due opposizioni, ha varata la gran bella vaccata.
Attenzione con voto unanime fatta eccezione dei consiglieri PANGIA ( Nsi) e NATALINI (Sel)  ( Natalini un punto in più nella lotta dei sellini per la scalata allo scranno regionale,tanto ambito alla prossima tornata) e tanti assenti. L'assenza nella nostra conclave regionale, sia a livello di commissioni che di consiglio, è il modo usuale di ingraziarsi il presidente per ottenere prebende e quindi non può essere ora invocata come difesa.
A tal proposito i malevoli dicono che è la terza gamba di IORIO, oppositori, per modo di dire, si assentano a richiesta del capo nei momenti importanti.
Fatta la frittata tutti ora cercano di recuperare le uova, nessuna era favorevole ma tutti contrari e si invoca il popolo sovrano, cioè noi fessi, ad un referendum abrogativo.
Allora si fa appello ai difensori , a chiacchiere, del popolo ed oppositori del regime : D'ALETE, TOTARO, PIETRAROIA,LEVA, ROMANO,BONOMOLO di avere il coraggio di spiegare questa scelta . Non cercate di nascondere ora la mano perché anche voi avete lanciato la pietra e non ci propinate la mediocre sequela “ Io non c'ero e se c'ero dormivo.” Non prendeteci in giro, assumetevi le vostre responsabilità anche perchè questo statuto non è piombato all'improvviso in aula ma è stato discusso nelle commissioni e credo che era vostro dovere partecipare ed informare noi cittadini all'epoca dei fatti e non a  stilatura avvenuta.  Se si è stati favorevoli adesso vuol dire che si è condiviso in passato la scelta, forse non avete mai denunciato questo disegno perchè pensavate che passava inosservato. Mentre il popolo lotta con la disperazione e la disoccupazione e si lascia sopraffare dalla rassegnazione e dall'emigrazione, specie dei nostri giovani figli, voi rimpinguate una crassa borghesia di politici e amici. Non abbassate il costo della politica, immensamente insopportabile ma lo aumentate.
 BRAVI! Rimettete gli specchi nelle vostre case.
Giovani molisani, lavoratori abbandonati, terremotati dispersi svegliatevi osservate ed emulate il giovane fratello nord-africano che lotta per la sua libertà.
Il PD vuole raccogliere 10.000.000 di firme per chiedere le dimissioni di Silvio io ne chiedo di meno da inviare alla presidenza della regione per chiederne la dimissione di tutti e poter svolgere il referendum abrogativo.
SE NON ORA,MA QUANDO?

mercoledì 16 febbraio 2011

La sindrome "HUBRIS"

Da non confondere con "RUBIS" , ma della serie : "LEI NON SA CHI SONO IO". 
In merito si riporta l'articolo del Dott. MICHELE TANSELLA professore di Psichiatria,direttore del Centro Oms di Ricerca sulla salute mentale,Università di Verona) pubblicato sull'espresso nella rubrica "SALUTE " MALATTIE MENTALI. 

 Hubris è un termine greco non facilmente traducibile, che significa arroganza, orgoglio, tracotanza, presunzione. Nelle tragedie greche indica il peccato commesso dall'uomo che non sa riconoscere i suoi limiti e si sente uguale o superiore agli Dei, ignora temerariamente le loro leggi e alla fine vede punito il suo orgoglio. Lo stesso termine è stato poi utilizzato in contesti diversi, a indicare sovrastima delle proprie capacità, sentimenti di onnipotenza, atteggiamenti narcisistici, specie da parte delle persone che sono in posizioni di potere.
Lord David Owen, medico e politico inglese, ha pubblicato un volume e alcuni lavori scientifici, uno dei quali uscito recentemente sulla rivista scientifica "Brain", nei quali descrive la "sindrome hubris" . Questa sindrome, caratterizzata da comportamenti arroganti e ispirati a presunzione, che si accompagnano a una preoccupazione maniacale per la propria immagine, sarebbe affine a tre disturbi di personalità : quello narcisistico, quello antisociale e quello istrionico, inclusi nella classificazione americana dei disturbi mentali (it DSM IV). E si svilupperebbe gestendo il potere, specie se ciò succede a lungo. 
Essa rappresenta dunque una specie di "intossicazione da potere" e può affievolirsi e persino scomparire quando la persona lo perde. Per poter parlare di "sindrome hubris" , secondo lord Owen, devono essere presenti almeno tre o quattro sintomi di una serie di 14, come ad esempio: " Predisposizione a compiere azioni che mettano se stessi in buona luce; esagerata preoccupazione per la propria immagine ed il proprio aspetto; modo messianico di parlare di ció che si sta facendo e tendenza all'esaltazione, nei discorsi e nel modo di fare; tendenza a parlare di se in terza persona, fiducia eccessiva nei propri giudizi, con scarsa considerazione per i consigli e le critiche degli altri; una fiducia eccessiva in se stessi e nelle proprie opinioni". 
Se il principale fattore di rischio è il potere, fattori protettivi sono l'umiltà, il senso dell'humour, l'autocritica e l'autocontrollo, la disponibilità ad ascoltare i suggerimenti di persone vicine che non hanno paura di manifestare le loro critiche. La patogenesi di questa sindrome, secondo lord Owen, comprende un set di fattori predisponenti geneticamente determinati, che interagiscono con fattori ambientali. La sua neurobiologia sarebbe legata ai sistemi dopaminergici, noradrenergici e serotoninergici nel cervello. Non esistono cure mediche per questa sindrome, ma è possibile una riabilitazione che rinforzi l'effetto dei fattori protettivi.
Ogni riferimento e puramente voluto, pardon casuale.
Il solito messaggio di un dottore comunista ,che riprende il pensiero , fritto e rifritto, dai consueti e vecchi tomi polverosi della sinistra saputona e bacchettona, per attaccare il nostro amato e grande presidente BERLUSCONI. E' un complotto continuo contro l'uomo eletto da popolo, che ha la fiducia del parlamento, che ci governa con prospettive ed ottimi risultati e che toghe rosse lo perseguitano e la sinistra non sconfiggerà mai.
Che balle cambiamo disco!!!
Qualunque scritto o  leggero soffice di vento è subito interpretato come crocefissione del Santo.


lunedì 14 febbraio 2011

A volte è meglio tacere

Ha detto la Gelmini , nostro donna ministro per meriti che ci dovrà sempre raccontare, il giorno del " Se non ora, quando?"
"Non capisco come si possa chiamare moralista questa piazza"
"Le donne che scendono oggi in piazza sono solo poche radical chic che manifestano per fini politici e per strumentalizzare le donne"
 "Non vengano a raccontarci di voler difendere la loro dignità quando sono le prime a bollare automaticamente come prostituta qualsiasi donna metta piede in casa del premier"
"Si tratta delle solite eroine snob della sinistra che sono uscite dai loro salotti per tentare di strumentalizzare la questione femminile e per attaccare un governo che continua ad avere la fiducia della maggioranza degli italiani". 

L'Italia , madre di tanti grandi figli orgoglio nel mondo, non credo che  meriti di avere nel governo un cotanto genio. Un ministro non deve solo e sempre rappresentare il capo che l'ha designato ma tutti gli Italiani e come minimo rispettare ed accettare  tutte le opinioni, anche di dissenso. Non si vive di soli amici che esaltano il verme in mutande al teatro, esistono anche gli incazzati ed i bastian contrari,che son forse, guarda caso,  persone che pensano con la loro testa. 
 Comprendo che una rapa da quel che ha e principalmente un subalterno  difende sempre il boss perché altrimenti come l'ha portato alle stelle, pardon maristella, cosi lo riporto nelle stalle. Sono nauseabondi,  monotoni e patetici se  il popolo si  lamenta del vento pensano che osa  manifestare contro le sacre scoregge del loro sultanano. La litania è diventata asfissiante : è stato eletto dal popolo. In coro scandiscono e ribadiscono "dio glie l'ha data e  guai a chi la tocca", era ed è il glorioso motto della corona inglese ed il vostro l'ha fatto suo adattandolo alle sue esigenze.
In questa fase acquista maggiore dignità il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna: «Chi ha responsabilità di governo ha sempre il dovere di ascoltare la piazza»
Spazzare Belusconi significa essenzialmente non vedere più dalla scena pubblica questi personaggi.
Si riportano foto dal Web sulla grande manifestazione odierna svoltasi in tutte le città d'Italia. Speriamo sia il preludio a grandi movimenti e porti gli Italiani finalmente ad emulare i tunisini e  gli egiziani. 
Come siam caduti in basso, ma non è mai troppo tardi per rialzarsi.
(Torino)
(Milano)
(Venezia)

(Torino)
(Pescara)

domenica 13 febbraio 2011

La controcultura

Al teatro dal verme in mutande ma vivi o forse il verme al teatro delle mutande o , pardon, vivi nel teatro con il verme nelle mutande . 
Che confusione! 
Che coincidenza!
(manifestazione delle mutande)
(manifestazione dell'Amore)
(manifestazione davanti Procura di Milano)

Nella fretta di proteggere il porcaro i porcellini hanno fatta la cacca nelle mutande ma son contenti che sono vivi e non sono ancora diventati salsicce. 

Solo in Italia abbiamo l'onore di avere ministri e vici senza mutande: ormai il portafoglio se lo sono fregato da tempo. Questa figura, di prima fila, risulta difficile anche identificarla, non sappiamo più risalire alle sue origini perchè stravolta da continue trasformazioni ed operazioni elementari: addizioni, sottrazioni divisioni . Chissà se nella vita ha aumentato le conoscenze matematiche o forse è rimasta l'apripista della moda al femminile attuale tanto cara al suo sultanano. Tutti i peccatori, uomini veri e non puritani e bigotti, tifano : apri, apri,apri facci vedere se hai le palle, pardon le mutande. 
Nelle funi stese al vento non si sono denotate mutande verdi o forse questi uomini duri sono come gli scozzesi: sotto il kilt, niente. 
Di contro sul palco i soliti slip maschili ( Nel gergo popolare, Slip:  indumento maschile che sta sempre davanti al …..) che sono rappresentativi della grande cultura della corte del Sultanano. 
Mancava zeppolone, qualche altro cameriere, i portarotoli  e le solite dame di compagnia.   

E' la contrapposizione di peso alla manifestazione di “libertà e giustizia” dove oltre a 10.000 persone normali si notavano Gustavo Zagrebelsky,(giurista italiano,Giudice ed ex presidente della Corte costituzionale), Umberto Eco (critico, saggista, scrittore e semiologo di fama internazionale) ,Roberto Saviano (scrittore e giornalista italiano ), Susanna Camusso (Segretario CGIL), Paul Ginsborg (Storico inglese, naturalizzato italiano, tra i più noti studiosi contemporanei della storia d'Italia), Oscar Luigi Scalfaro (ex presidente della Repubblica), Sandra Bonsanti, (giornalista,scrittrice e politica italiana, presidente di 'L&G') ed ancora Moni Ovadia (attore teatrale,musicista e scrittore italiano) e tante personalità rappresentative di quel mondo libero ( attenzione non definibile ristrettamente di sinistra!) ma che “ generale ha un difetto: può pensare”.
Lo squallore di tante mutande stese e lavandaie e lavandai stanchi di lavare solo panni sporchi o forse contenti di esistere anche nel lavare mutande è deprimente .
E devono dirlo che si definiscono vivi perchè altrimenti non ce ne accorgeremmo.
“Questa è la vita, importante che ci sia . La vuoi anche bella e dignitosa!” (Giorgio Bocca)  

venerdì 11 febbraio 2011

Tutti i parenti del presidente

Sconosciuti reporter del Washington Post contro tutti gli uomini del Presidente. Davide contro Golia, la tenacia e la fatica della cronaca quotidiana contro la massima autorità del paese più sviluppato del mondo. Magari!! Non è la recensione del film di  Alan J. PAKULA del 1976 con Dustin Hoffmann e Robert REDFORD,  ma semplicemente la nota del solito e scaduto settimanale "Espresso " contro i "parenti " del Presidente della regione più sviluppata d'Italia, anche se la più piccola.
Come uno scadenzario prestabilito ritorna sul marciapiede, pardon nelle cronache, il nostro amato e grande Presidente. Viene citata la sua nobile stirpe e sembra si vuol far rilevare l' abuso di potere nel favorirla:  parenti stretti e larghi insediati in posti di comando prestigiosi. Non solo ma si sottolinea che siedono contemporaneamente su diverse poltrone. Trapela sarcasmo ed invidia dalle righe e non il giusto riconoscimento di grandi capacità ed operosità a personaggi che sono le colonne portanti di questa grande Regione. Noi Molisani dobbiamo ringraziare il Signore che ha benedetto questo terra  portandoci in dono questo grande uomo dotato di grandi virtù, umiltà e spiccato senso del bene comune. La natura ha fatto il suo corso ed ha infuso in tutta la  sua famiglia questo nettare di conoscenze e sapienze. Questo ha permesso in una Regione priva di uomini validi ed idee di poggiare tutto il suo sviluppo su queste menti benedette ed illuminate dal Signore, anche se per esse c'è un eccessivo aggravio di lavoro  col ricoprire  diverse cariche. Essi, uomini e donne, devono meritare tutto il nostro rispetto per questo fardello oneroso che si son posti sulle loro nobili spalle. I risultanti esaltanti sono sotto gli occhi di tutti e ci permettono di vivere felici in una delle oasi più rigogliose della nostra Italia e di costruire un futuro roseo con prospettive aperte su  orizzonti sconfinati. Il lavoro è garantito a tutti ed i nostri giovani, al contrario del resto dell'Italia, non emigrano ma restano per migliorare questa terra guidata sapientemente; la sanità sobria e funzionale offre i servizi a tutti in tempi brevi e  non abbandona  nemmeno i cani , stop al randagismo; la mobilità sul territorio è garantita per qualunque cittadino dal Campobassano al caccavonese al santacrociano con strade sicure, larghe tutte a quattro corsie e ben manutentate e con una  linea ferrata elettrificata all'avanguardia; l'acqua pubblica arriva fresca e chiara dalla nostre montagne  in ogni rubinetto di valli e pianure; il territorio è un gioiello con le sue colline verdi punteggiate di aziende, punti di soggiorno e parchi, con le sue spiagge pulite e rinomate e con le sue montagne ricche di fascino e di accoglienza. 
Tutto a meraviglia signor Presidente. 
Lunga vita a Lei ed ai suoi cari nella certezza che questa linfa vitale si trasferirà alle sue future discendenze, nella speranza che siano numerose ed utili e fondamentali per questo piccolo ma grande MOLISE: