Mi rifiuto di pensare, commentare che si debba fare una manifestazione per la famiglia: giocare, filosofeggiare, analizzare ,sezionare questo termine. Fiumi di parole.
Mi rifiuto di pensare che qualcuno si arroghi il diritto di affibbiargli un unico significato rispondente al ruolo personale o del gruppo perché è illuminato ed è l’unico portatore sano di verità e si appropria della facoltà esclusiva di poter meditare e decidere per altri.
Mi rifiuto di pensare che la destra , cattolica, sia per la famiglia e la sinistra, laica, ….. bho: la nostra società sta diventando un campionato di calcio con solo due squadroni e tante squadrette; attenzione ricordate che fine ha fatto,il campionato, noi ci stiamo incanalando verso questa direzione a grandi passi.
Non credo che possa esistere qualcuno che tarpa le ali al mio pensiero libero e mi voglia imporre che devo pensare esclusivamente come la pensa lui e ,quindi, mi devo allineare al suo pensiero.
Preferisco parlare e rappresentare altro, tanto a risultato acquisito, pardon a manifestazione e contromanifestazione svolta, ognuno conterà i partecipanti con la propria matematica e canterà vittoria e parleranno ancora per altri giorni.
sabato 12 maggio 2007
Family day
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