Sembra tutto uguale, il ramo sinistro-centro della casta ha onorato i suoi impegni d'onore, si è accontentato il popolo e si sono presentati i candidati per le elezioni nazionali e regionali alle segreterie del nuovo partito. Si fregano le mani perchè tutto cambia ma niente cambia. L'italia è stata divisa , anzi spartita, tra i margheritini ed i diessini. Dieci Regioni assegnate ai DS e otto alla Margherita. Come le figurine “panini” i soliti noti si sono fatti gli scambi : io ti do la Puglia tu mi dai la Lombardia ed il Molise ,te lo regalo, no te lo regalo prima Io. Non esiste.
Arriva per questa nana regione l'ordine dalle segreterie nazionali dei due partiti da dismettere: una donna della Margherita deve guidare il nuovo PD. Per l'alto senso del dovere ed educazione non hanno detto il nome per non offendere i fessacchiotti molisani con la sveglia al collo e l'anello al naso; anche se, forse, non se ne sarebbero accorti e se malaguratamente avessero capito non avrebbero osato alzare il dito per contraddire i capi.
Sarebbe lesa Maiestà:IPSE DIXIT.
Presentati i nomi resta la pura formalità delle primarie, le truppe cammellate, i bravi ,i servi dei vari signorotti saranno mobiliati ed il gioco è fatto. Unico dubbio e perplessità è sulla capacità dei votanti di scrivere il nome è troppo lungo e difficile potevano sceglierne uno più facile di quattro lettere.
Tanto lo sanno tutti scrivi M...... leggi R.....
Si faranno le schede con i nomi dei candidati già stampati per ovviare alla piccola incombenza, basterà una croce segno universale per tutti gli uomini di tanta cultura .
Eppure hanno lasciato un piccolo spiraglio, una minuscola crepa in tanta sicurezza: la possibilità che il popolo, anche di destra , si mobiliti in massa per non lasciarsi perdere l'occasione di andare a votare alle primarie ed esprimere finalmente la sua volontà. Intrufolarsi nel minuscolo pertuso che si presenta per entrare nelle stanze segrete del potere e cacciare finalmente i Proci che gozzovigliano perchè sanno che il popolo è fuori e lontano.
Bisogna ANDARE ALLE PRIMARIE DEL 14 OTTOBRE E VOTARE PER IL CANDIDATO NON ESPRESSIONE DELLE SEGRETERIE.
A livello nazionale abbandoniamo VELTRONI rappresenta la continuità dell'attualità. (anche lui con il suo viso occhialuto da zio delle caramelle si è comprata la casa miliardaria con quattro soldi a ROMA. E' il sindaco!!)
Votiamo per LETTA, almeno non è circondato da tanti amici di merende.
Nel MOLISE VOTIAMO DE SANTIS.
Certo non è che sia facile ma seguiamo l'esempio del grande Indro Montanelli, turamoci il naso ancora una volta. Chissà forse cominceremo a respirare un po meglio. Sconvolgere i piani dei Fassino, Rutelli, Marini, D'alema, Veltroni,..Fioroni, Franceschetti.........che non vogliono mai lasciare l'osso sarebbe un vittoria sconvolgente: li distruggerebbe perchè non si aspettano una reazione del genere dal popolo.
Vedeteli come sono contenti nella loro tracotanza, facciamogli ingoiare questo rospo.
Il 14 ottobre si voterà non solo per il candidato segretario ma anche per liste bloccate a lui collegate. Dicono che il Porcellm è una vergogna ma poi si seguono i sani principi : le segreterie decidono , il popolo convalida , ma non invalida. Altrimenti taccia per sempre.
Pressiamo, invitiamo il candidato alternativo e i suoi sostenitori a presentare liste con Volti nuovi che non provengono dalla Politica, uomini e donne che hanno operato nella società dove si lavora e si produce con professionalità, serietà e onestà: così raccoglieranno le preferenze e daranno speranza alle aspettative di tante persone stanche di non partecipare.
Pensiamo noi Molisani di vedere le facce meravigliate e sconvolte da questa insubordinazione dei vari RUTA, CAVALIERE, LEVA, PPN, MASSA, DI FALCO, D'ASCANIO, ( sta costruendo al sua candidatura al parlamento per coronare la sua carriera di inutile), D'AMBROSIO... .( Avete notato la faccia schifata del Bertinotti alla trasmisione W l'Italia di fronte alle accuse del V DAY ed anche la sua solitudine: inascoltato con parole al vento).
Se perdono la segreteria perderanno anche la possibilità di continuare impudentemente la loro carriera. Lo sanno e venderanno l'anima, anzi pagheranno per portare la gente al voto. Dovremmo vigilare e credere, finalmente possiamo sperare in una nuova alba.
Non certo radiosa ma meno nebulosa dell'attuale.
Il randagio che ulula alla luna.