Il Nostro ormai lo è diventato dell'Italia e non passa giorno che un giornale o nota trasmissione televisiva non lo citi , lo sbeffeggi e lo accusi. L'argomento è sempre il terremoto e la ricostruzione.
Ciò non dispiace al Nostro: non lo tange. Di contro gli offre lo spunto per far lavorare il suo addetto stampa che prepara note di protesta idilliache che trovano subito ampia eco su tutti i fogli della sua informazione locale.
Le "pennette addolcite" mica sono arrabbiate.
L'ultima nota inviata alla Stampa è del 23 aprile 2009.
Possibile che non venga sfiorato minimamente dal dubbio che i suoi Molisani, gente onesta e laboriosa, ormai conoscono bene questa verità perchè la toccano con mano ogni giorno nella loro quotidianità. Oddio tanti lacchè e parassiti li trova ancora favorevoli e sempre silenziosi dato che sono semplicemente a sua busta paga.
L' renar' fann rev'nir la vista a l' cecat'
Il terrremoto risale al lontano 30 ottobre 2002 e dopo sette anni la ricostruzione dei paesi del cratere è un fallimento totale. A tal proposito va ricordato che il 19 gennaio del 2009 i sindaci del cratere minacciarono di dimettersi in blocco perchè chiedevano soluzioni per : tributi, contributi e ricostruzione.
La tanta sbandierata e publicizzata affermazione "Scuole sicure per i nostri figli" è ormai una colossale cazzata che gli avvenimenti tristi dell'Abruzzo stanno facendo riemergere in ogni angolo del suo Molise. Anche la sua Isernia e la vicina Venafro sono nella merda. Solo Castellino nel Biferno ringrazia del milione di euro (o forse di più) avuto come finanziamento per sistemare una scuola inutile: mancano i bambini ! Azzz.
Il modello Molise per la ricostruzione post-sisma è una barzelletta, un esempio da evitare. Nella trasmissione " anno zero" del 16 aprile 2009 ha trovato perfettamente critici e d'accordo anche l’on. Niccolò Ghedini del Popolo della libertà e il Capo della Sala Italia della Protezione Civile Titti Postiglione.
Che Onore!
Lunga vita ad Angelo Michele IORIO . E per A. M. IORIO Hip, Hip, Hip .....Hurrà!
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