martedì 30 marzo 2010
IO HO PERSO
Nella celebrazione del solito bivacco televisivo, il no stop dei risultati del voto regionale sfilano su tutti gli schermi i volti dei soliti commedianti. E' un film monotono e ripetitivo già visto diverse volte che mostra i segni del tempo. E' come la pellicola del vecchio cinema parrocchiale che si svolge e rivolge ad ogni tornata ed alla fine denota segni di degrado con sfarfallii di luce dovuti alla perdita di grana. Nel nostro caso la pellicola è buona sono i personaggi che sono sgranati perchè sono invecchiati. Tutti ripetono il rito della vittoria e lanciano il fatidico grido : abbiamo vinto. Ognuno tira fuori i numeri che gli piace ed è lì pronto a sciorinare dati,confronti, riferimenti a ruota libera. I conduttori compiaciuti non disturbano il manovratore e non pongono domande pungenti, calzanti, non dico intelligenti perchè offenderei il decoro dei giornalai. Non si cerca di delineare quale sarà il nuovo sviluppo del voto, quali nuovi orizzonti si aprono ad una vittoria, quali sono le cause della sconfitta, se pur vi è stata dato che nessuno ha perso. In ogni parata non compare mai quello scemo del villaggio che ha eseguito in ordinata fila le desiderata dei padroni ed ora può benissimo mettarsi da parte per i prossimi 5 anni . Mai un imbecille di cittadino che esprima la sua gioia o la sua delusione: niente i soliti noti. Mai che noi di Roccapipirozza sentiamo le ragioni delle scelte del vicino di Roccacannuccia. No! tutto è standardizzato: destra e sinistra. Probabilmente in questo appiattimento di idee e valori non esiste una delimitazione netta tra i due opposti schieramenti e forse se fossi ben informato se conoscessi le reltà locali, le peculiarità di essa, sicuramente non simili alla mia,forse mi potrei sentire più vicino a Cota che non alla Bresso e non seguire i risultati come un normale tifoso del suo schieramento. Guardiamo una realtà a noi prossima e conosciuta, Termoli. Un osservatore del PD della padania leggendo i numeri emersi dal voto osserva che il centro destra non ha vinto alla prima tornata ma ha strapazzato il centrosinistra rappresentandolo nel PD, un misero 9%. Mentre vede sbalordito e con indifferenza che un candidato appoggiato da liste civiche va al ballottaggio. Tifoso deluso abbassa il capo ed omaggia la destra vincente. Invece non è così : la sinistra con il PD,del popolo e non degli apparati, non è ancora sconfitto va almeno al ballottaggio. Allora io ho perso: perchè sembra che nessun segnale mi faccia intravedere un minimo cambiamneto del tran tran quotidiano. O forse ho ancora qualche speranza almeno nella bella vittoria di Vendola e nel ballottaggio di Monaco. Ci restano le briciole. Meglio di niente!
domenica 28 marzo 2010
Deliri di una notte di fine marzo
Il sonno al solito abbandona e la mente vaga nel buio nebuloso dei pensieri. Vola verso abissi profondi ,strade incerte, meandri intricati : medita e fantastica. Crea itinerari, li cambia e li distrugge in un gioco divertito di sensazioni di impressioni e colori.
Domani si vota , e a rifrega dirà qualcuno sempre la solita solfa mai che si parli di altro. Si è restati indietro legati al solito filo mentre il paese si evolve. I tgì privati e pubblici parlano di tante simpatiche curiosità, di un solo uomo,( non pensate a Coppi scolpito nella memorabile frase “un solo uomo al comando”), di gente felice e sorridente. I programmi TV sono allegri e spensierati ed esondano cultura. O forse chiaccherecci! Sabato sera nel programma del sorridente perenne il concorrente non solo non conosceva Edmondo De Amicis ma non sapeva il significato della parola "omonimo" per cui ha risposto che il signore fabbricava sciacquoni. Chissà se sapeva cos'erano? Non e dato di sapere!
Si va al seggio in tredici regioni per cui, tolta la Sicilia ( circa 5,5 milioni di abitanti), si vota in Italia. Mancano all'appello le due sputazze Molise e Valle D'Aosta (450 mila abitanti in due) e Friuli, Trentino, Abruzzi e Sardegna ( circa 5,2 milioni di abitanti in 4). Si decide la sorte del paese dove, per dirla con il personaggio di A. Albanese “ abbiamo superato la crisi è siamo piombati nella miseria “. A livello nazionale l'irrequieto,capriccioso e nervoso sultanano si gioca l'apoteosi o l'inizio della sua fine. Dipende da che tempo che fa e non da percorsi progettuali condivisibili : solo stronzate. Risponderà al suo appello il popolo di “amici” “dell'isola dei Famosi, “delle telenovelas” “di domenica in” “dei fan di Pupo e dello svizzero” e di tante pizze e pizzette? Probabilmente sì!
Nel piccolo per copiare il grande anche nel nostro minuscolo maccaturo di terra il porcellino Mustafà si gioca a Termoli la sua definitiva consacrazione a capo dell'intera porcilaia o l'inizio della sua fine verso la lenta e naturale esposizione davanti ad una macelleria. Simpatico con le sue picozze rubiconde, il ciuffetto a spirale ed il nasino tondeggiante da perfetto maialino in una rappresentazione fumettistica.
Che guaio invece per i poveri molisani : è pur sempre un porcello nella cruda realtà!
Il suo cammello del mare scalcia, sbuffa e scalpita temendo di deludere il padrone e di di tornare nella stalla abbandonato a pane e acqua salata. Teme la rivolta dei benpensanti, dei collettori bianchi , pardon colletti dato che i collettori in idraulica raccolgono merda mentre in politica denari e mazzette. Questa schiera selezionata appoggerebbe i suoi candidati , sparsi nelle infinite liste di appoggio, ma utilizzerebbe il voto incrociato per gratificare il loro referente, creatore, padrone e signore delle loro fortune. Ei fu. Inoltre teme i lavoratori che in una bolgia di nomi voterebbero il parente suo candidato ma gli preferirebbero il Monaco come sindaco. Ha paura che il futuro ci ascolta ed allora lo dimentica e lo abbandona. Attende solo con fiducia la discesa massiccia delle truppe cammellate promesse dal nuovo boss borioso,rampante e manipolatore, insieme a PPN l'uomo più ricco tra i politici nostrani. Da verificare quanti soldati ha il papa! A Campobasso per il suo lingienista ricciaiolo è riuscito a malapena a raggranellarne 200! Spera, infine, nei rudi e prodi uomini di mare ossequiosi al loro Patrono San Basso solo perchè s'appella Basso. Un pover'uomo tu sei!
Incognita è il “ei fu” al secolo Di Giandomenico , volto nuovo e giovane di Termoli, l'uomo che esprime una nova classe dirigente. I termolesi lo aspettavano da tempo e si rammaricano che non l'abbiano conosciuto prima. Presenterà il conto ai tanti imprenditori, professionisti e lingienisti diventati famosi non per l'isola ma per le tasche allargate a borse capaci e voraci. La sua azione di disturbo vuol contrastare ed annientare quei cari amici di merende che l'hanno dimenticato. La politica è potere ma anche strapotere sadico di bere nel calice amaro della vendetta pur di riaffermare se stesso.
Lezione seguita prontamente dai boys del puparo che nel delirio della loro onnipotenza per acchiappare topolini non scelgono il gatto maschio del loro accampamento ma se lo son fatti prestare dal vicino. Sono talmente ciechi che gli mollano una miciona. Non importa, odora di rinnovamento e fa trend. Poverina fa le fusa ai topolini e se li sogna di portarli ai padroni perchè gli amici forse ricercheranno nel monaco la salvezza delle loro anime. Tranne i più irriducibili bravi e scagnozzi del geometra, del riesumato e del piccolo pendolo che voteranno basso, in tutti i sensi. Meglio un nemico dall'altra sponda che un amico forte che ti oscura nella tua.
Il monaco in questo guazzabuglio, "in cerriglium gaudeat" ,cercherà di arraffare quanta più immondizia possibile per arrivare al ballottaggio. Spera tanto negli incroci anche se ora vanno di moda le rotonde.Teme qualche rattuso che quando vende un lembo di coscia s'imbriaca.
Ultimo i fedeli del cane sciolto senza lacci e laccioli , forse il più vero, ma deriso ed abbandonato in questa palude dove conta il giochino e la possibilità di garantire piaceri.
Questo labirinto di interessi dovrà esprimere il governo di una città. Azz!
Il futuro nelle mani del nulla!
Ci sentiamo lunedì sera.
domenica 21 marzo 2010
C'ero anchio
Il nostro stanco ma felice della bella gita alla capitale nella paura di non essere intercettato ( ha la stessa mania del suo capo supremo che ama tanto che gli altri lo ascoltano e guai se non lo scrivono) manda direttamnete alla redazione del giornale "Il servo" la sua telefonata a Romolo della sera.
-Pronto Romolo ci sei! mi senti!
--Carmelo certo che ci sono e ti sento. Ma, dimmi, sei venuto a Roma? Mi sono affacciato sia a piazza della Repubblica che a piazza Navona ma non ti ho visto. Che bello! C'era tanta gente spontanea, del popolo, con cartelli seri, le bandiere tricolori portate con eleganza a fascia e poi tante bandiere rosse. Ma avete cambiato colori?
-Romolo sei il solito coatto e non hai mai capito niente sei andato alla manifestazione sbagliata. La nostra era a piazza S. Giovanni e le nostre bandiere erano tante ma bianche. Dovevi vedere che spettacolo!
--Scusami Carmelo ma tu lo sai che come te non mi sono mai interessato di politica e di colori, ma raccontami c'erano gli uomini importanti? C'era il Capo?
-Cavolo c'era tutti li ministri, gli autisti, i portaborse e pure le nostre miss. Poi ti mando le foto.
Mancava quella piu bona, tra di noi lo possiamo dire, però si mormorava che stava nascosta sotto al palco quando parlava il Capo. Chissà cosa faceva? Forse si vergognava? I comandanti portavano uno striscione molto bello e grosso ma non era tanto alto forse perchè il nostro simpaticone de Venezia non si sarebbe visto! Boh.
--Raccontami che cosa vi ha raccontato il capo.
-Raccontare! E che siamo cretini a cui si raccontano le favole? Sei sempre il solito spiritoso. In verità ti dico io ed il mio gruppo ci siamo stancati e ci siamo fermati a riposare. Meno male che avevo la bandiera. Allora non ci siampo preoccupati di sentire Lui tanto sono le solite parole : rossi, magistrati rossi, sinistra ladrone, e bla bla bla. Poi dei bei giovanotti eleganti ci hanno consegnato un CD con il discorso di oggi e di tutti quelli importani che ha pronunciato . E la cosa bella sul Cd sono incise tutte le sue canzoni e riportate tante barzellette. Che organizzazione Romolo mio! Stasera quando torniamo sul pulmann ce lo gusteremo.
-- Carmelo allora sei tu quello che si vede nella foto dormiente appoggiato alla bandiera? Ha Ha Ha.
Certo che potevate portarvi qualche giovanotto con voi. Che avete svuotato tutte le case di riposo? Vedo che avete utilizzato il kit dei promontori, dalla foto si vede lo zainetto, i cappellini, le bandiere i fazzoletti. I fischietti li avete mangiati così fischiate sempre?.
-Romolo promotori e non promontori! , non ti voglio rispondere più se no mi arrabbio e faccio peccato, perchè noi siamo il partito dell'amore. Ciao e buonanotte.
--Buonanotte e buon ritorno.
sabato 20 marzo 2010
Eia, Eia, Eia, Ma va là
Nel rispetto della consuetudine del momento dalla sperduta pretura di Roccapipirozza è trapelata l'inedita intercettazione tra Carmelo e Romolo che è stata tempestivamnete pubblicata sul giornale locale “il servo” .
-Pronto Romolo, mi senti, sono Carmelo da Barcellona ci vediamo sabato a Roma.
--C'è qualche problema di salute!
-No vengo a Roma con il pullmann.
--Con il pulmann? A fare che?
-Non lo so mi ha chiamato il sindaco e mi ha detto che tutti i paesani, siamo rimasti una trentina come ben sai, dobbiamo andare a Roma. Dice che è arrivato l'ordine dall'alto in ogni Comune amico. Il viaggio è spesato.
--Ho capito! Vieni in pellegrinaggio a trovare il Papa ! Ma tu che centri? Hai sempre bestemmiato.
-No! Il papa non c'entra ma qualcuno ha detto che veniamo ad omaggiare il Papi che ci aspetta in una grande piazza . Non lo vuoi capire che vengo per ricambiare il piacere che il Sindaco mi ha fatto non so una minghia di dove si va e che si fa. Anzi don Calogero ci ha riuniti per parlarci e ci ha detto,tra l'altro, che prima di partire ad ognuno di noi sarà distribuito il kit dei promotori della libertà.
--E che è sto kit? Come parli difficile Carmelo sembra che stamattina hai mangiato lo “zingarelli”
-Romolo non fare lo spiritoso io non ho capito una beata mazza e ti riferisco solo le parole del nostro Sindaco. Allora ti dicevo che il kit è semplicemente un elegante zainetto che comprenderà una bandierina piccola ed una grande , le due aste ,un cappellino azzurro, un fazzoletto, una cravatta, un fischietto, tric trac ,raganelle ,uno spartito da imparare per cantare insieme, due panini con la milanese, mezzo litro rosato o bianco, rigorosamente non rosso, una minerale, una mela ed una tartarughina in argento per le donne . Don Calogero ci ha raccomandato di metterci il vestito nuovo con la cravatta azzurra, farci una bella ripulita (barba, capelli e doccia) se no puzziamo ed il capo si incazza.
--Ha, ha, ma non ci vuole uno zainetto ma una sacchetta, ma sono curioso dimmi perchè venite?
-Sei sempre il solito malinformato della famiglia! Siamo cittadini incazzati e dobbiamo manifestare per reagire contro la corruzione ed il mal governo di questo paese.
--Guarda che hai capito male, papi è il capo del governo!
-Allora combattiamo contro l'ingiusto decreto legge del Presidente della Repubblica che impedisce al popolo di votare.
--Al solito! Il Presiedente della Repubblica ha semplicemnete emanato un decreto che il capopartito del tuo sindaco ha emesso e poi questo decreto non impedisce al popolo di votare ma semplicemente cerca di far ammettere la lista del partito del Papi che per colpa di un panino e di qualche fesso, non è stata presentata a Roma agli organi preposti.
- Sei sempre il solito polemico! Aspetta ora ricordo bene dobbiamo sconfiggere l’attacco concentrico di sinistra e parte della magistratura politicizzata e dar vita a una festa di popolo, opposta ai sit-in dell’odio dei violacei e dei dipietristi. E' pronta la marcia su Roma e sarà un vero e proprio bagno di folla. Partecipiamo tutti affinchè il mega raduno sarà un successo.
--Sembri un giornalista del "giornale" che ha imparato la filastrocca a memoria e la ripete sino alla noia e poi non è la marcia su Roma e raduno, vedo che hai qualche nostalgia, ma l'invasione di Roma ed una manifestazione. Osservo che vi preparate a puntino e quindi sarete in tanti se no il sultanano avrà i nervi a fior di plastica e se si gonfia corre il rischio, poverino, che qualche punto si strappa. Si dice che è talmente tirato che se fa l'occhiolino scoreggia.
-Ha ha ha , non mi fai ridere affatto, lo sai che a me la politica non interessa ma ricambio semplicemente i piaceri e poi , in fin dei conti, facciamo una bella scampagnata tutta pagata ed accontentiamo i capricci del Capo che vuole sempre vedere tanta ma tanta gente. Poverino si sta rincoglionendo con la vecchiaia. Dimenticavo abbiamo anche provato il nuovo grido coniato dai membri del partito.
EIA EIA MA VA LA'.
Va da solo o conclude la seguente strofa che canteremo:
O Promotori dell'amore,
avanti, avanti,che già venne la riscossa,
or non più la turba dell'odio rossa questo suol calpesterà!
avanti, avanti,che già venne la riscossa,
or non più la turba dell'odio rossa questo suol calpesterà!
Per Silvio BERLUSCONI
eia, eia, eia, ma va là!
Non è originale ma efficace.
--A sabato Carmelo, buon viaggio e non ti portare la lupara
-Ciao Romolo, lo so!
giovedì 18 marzo 2010
Brutti segni di tronfisti
L'intolleranza e la tronfaggine del potere travasa e si espande nel paese. Si sente nell'aria e si diffonde con il suo lezzo tanto caro alla vecchia destra dei picchiatori che finalmente si sentono legittimati . Possono sparare, per adesso ,solo parole in libertà che offendono e zittiscono l'avversario. Anzi, mitragliano gli interlocutori in modo da coprirne la voce spezzandone la voglia di controbattere e dialogare.
Speriamo che non sguinzaglino le squadracce!
Anche se a Roma sono già all'opera e si stanno esercitando con i più deboli ed inermi : gli immigrati. Non ci si meraviglia se il branco è forte del suo numero e mostra i denti con gli agnelli, perchè con i pari diventa coniglio.
La riprova di ciò si è avuta questa sera ,17 marzo 2010, sia nella trasmissione Tetris su la sette, dove sono ripresi i dibattiti politici, che in linea notte su rai 3.
Nella puntata di tetris era presente la solita faccia di doppia scoreggia.( Non mancava ,come di consueto, anche un cane della muta del padrone ) Si presentava che con il petto gonfio, aria spavaldeggiante e il rituale sorriso stampato sulle labbra ferme che lasciavano il passo, in movimento, ad una boccuccia da culo di gallina: Allora sputava parole e spruzzava goccioline. Ripeteva sino alla noia le solite filastrocche che gli hanno insegnato e con tanta fatica ha imparato a memoria. Parlava sempre Lui ed aggrediva gli avversari. A sentirlo , o forse ad interpretarlo, sembrava un oppositore del governo che cercava di abbattere lo strapotere della sinistra e del governo Prodi. La solita campagna del suo idolo del tempo che fu e tanto cara a al suo padrone attuale. Ha reso il dibattito incomprensibile, insignificante e noioso nel puro stile di chi non vuole dialogare, confrontarsi e teme il diverso.
Il culmine col botto si è avuto poi in linea notte dove era presente , per la par condicio, il nostro corregionale e il Ministro della difesa della repubblica Italiana. Più lo vedo e più l'osservo e più penso e più mi convinco che potrebbe interpretare benissimo il diavolo che tenta la donzella nella rappresentazione del mistero di S .Michele a Corpus Domini a Campobasso. Con la sua voce rauca darebbe un tocco misterioso ed un tono spettrale al classico grido”Dunzella dunzella vietenne vietenne”. Nel breve scontro, perchè tale è stato, è passato dal potente intoccabile al lagnoso petulante ma , essenzialmnte, al dirompente, deridente ed incessante prevaricatore. E' arrivato al punto tale il suo comportamneto che l'altro constatando che non aveva spazio per esprimersi ha ritenuto , come unica alternativa valida, alzarsi ed andarsene. Con stupore della povera Bianca Berlinguer, conduttrice del programma, ha abbandonato gli studi. L'imbarazzo della conduttrice era molto evidente e forse si è notato anche un pizzico di sdegno. A mio avviso doveva essere più evidente e marcato nei riguardi del personaggio che dovrebbe mostrare in un dibattito un tono, una dignità ed un rispetto in virtù dell' alta carica dello Stato ricoperta.
Tutto va a puttane!
Per la par condicio del periodo è stato interrotto il discorso politico ed anche Mefisto è stato invitato ad andarsene.
Che figura!
Che brutta pagina!
Che brutta pagina!
Il partito dell'amore prevale sull'odio.
lunedì 15 marzo 2010
L'Italia è un paese normale e voi che siete tedeschi.
Il nostro bel paese di santi, poeti e navigatori è diventato ora patria di mariouli, birbantelli e faccendieri. Queste sono le figure cardini della società italiana e rappresentano le caratteristiche salienti della nostra classe politica e dirigente. Manca completamente il senso civico del cittadino, dell'appartenenza, della programmazione , del bene comune e tutto si vive al “carpe die “ o per dirla alla napoletana “ Accome veh! Piense a campà!”. Non esiste confronto critico e tantomeno autocritica: sono sempre gli altri che sbagliano e sono i peggiori. Un ombra nera sta avvolgendo questo periodo che stiamo vivendo ed oscura tutte le conquiste e le vette che questo popolo aveva con sacrificio e abnegazione raggiunto. Osservare da una posizione privilegiata, dove il cittadino si sente protetto sicuro tranquillo, può essere superficiale e deviante. E voi lo siete. Noi, invece, lo viviamo nel profondo questo dramma inimmaginabile in un paese civile della vecchia Europa, ma normale in uno da terzo mondo, da paese delle banane. L' inquietudine cresce e di giorno in giorno diventa tragedia. Ci avvolge ci trascina verso il baratro. Aspettiamo solo di arrivare inermi al fondo. Si sta perdendo di vista quella speranza di diventare di essere di poter fare di dimostrare di esistere. Vien meno la normale competizione che è la spinta di un popolo in crescita. Tutti i cretini raccomandati e proposti sono nei punti chiave : non faranno ombra ai loro protettori leggermente meno cretini ma pur sempre cretini. I politici sono diventati i peggiori individui di questa società. Personaggi che nella loro vita non hanno mai svolto un lavoro e non sanno cosa vuol dire sacrificio, rispetto. Tutti provengono dal branco che si espande ed occupa: si spartiscono con tronfia senza pudore cariche, poltrone, consulenze, progetti. Portano nelle loro tasche i piccioli per dirla breve. Si arricchiscono in una sarabanda caotica con scambi, accaparramenti e cumuli di posizioni di privilegi. Nascono posti inutili per uomini inutili : tutti amici di merenda. Non scompaiono mai, si deve solo sperare nel creatore. Unico paese al mondo dove il cittadino non vota il singolo individuo ma conferma le scelte dei partiti. Partiti per modo di dire o bande che nascono, si fondono, scompaiono rinascono dove i soliti noti decidono e quindi la tarantella è sempre la stessa: a destra o a sinistra si balla. E' un continuo travaso e saltare da un punto all'altro basta restare a galla. Le idee, i programmi : parole vuote, favole per gli ingenui. Il giovane di talento,bravo, preparato è deriso e non ha futuro da noi. Forse da voi sarà un genio ed una pedina valida per lo sviluppo. In questo paese si va sempre di più delineando la netta differenziazione tra ricchi e poveri. I primi bivaccano, sfruttano, spartiscono e foraggiano la loro folta schiera di bravi, leccapiedi e nullafacenti e vivono gaudenti e strafottenti I secondi devono lavorare, se sono fortunati, e si spaccano le ossa solo per sopravvivere senza nemmeno più alzare la testa per vedere il cielo. L'informazione è diventata basilare e tutti i posti sono stati occupati, sia nel pubblico che nel privato. La satira, il confronto, il dibattito civile, la non condivisione, la divergenza sono state annientate dalle tv e dagli schermi si blandisce e si stordisce il popolo con proclami trionfalistici, disinformazione, soap strappalacrime,programmi per dementi, reality e calcio dove tette, culi e cosce abbondano ed abbagliano. Gli sbarramenti democratici a salvaguardia del cittadino cercano di resistere ma vengono destabilizzati. La giustizia è un optional per gli onesti, i controlli sono demandati agli stessi controllati e le istituzioni infarcite di schiere di raccomandati e quindi imbecilli sono di ostacolo al cittadino e non di supporto. Le tasse le pagano sono quelli a reddito fisso ed il sociale va a rotoli: la sanità cattura soldi ed abbandona il malato, la scuola pubblica abbandonata degrada verso il suo annientamento, i trasporti sono in balia del caso ed arrivare è un mistero, la giustizia è lenta onerosa e quindi inutile, ma garantisce i forti. Solo il denaro garantisce assistenza sanitaria, istruzione e giustizia.
Cari amici tedeschi non preoccupatevi solo dei popoli sottosviluppati e del terzo mondo, tra poco ritorneranno gli Italiani in massa.
Riprenderanno la strada dell'emigrazione, almeno quelli che credono e guardanoal futuro e sono liberi.
venerdì 12 marzo 2010
La protervia in basso del potere
Seguendo le linee dettate dal cammello barelliere di Mustafà ( marciamo in basso) il campano di Maddaloni stanziato nel mare saltella come una quaglia , pardon gabbiano, felice dove c'è da beccare. In questi giorni il divino mustafà lo ha nominato nel CdA di Autostrade del Molise spa. Azz aspettavamo lui! E' la licenza premio per aver abbassato la testa ( di ca..ne che dondola dicendo sempre e solo sì) di fronte alla decisione autonoma del padrone che ha scelto quale cammello della sua stalla doveva correre per sindaco.
E' accusato , udite udite , dai rappresentanti baby dell'altra sponda ( cosi si dice!) della sua incompetenza. I nostri due giovanotti rappresentano in detto modo l'atteggiamneto perfetto di tutti gli italiani: tutti si lamentano e vedono le negatività sempre e solo negli altri.
Ma scusate, giovin signori, quali sono i titoli che vi hanno permesso di ricoprire i vostri ruoli attuali? E quelli di tutti i politici e manager da essi e voi nominati?
Beh! Lasciamo perdere.
Torniamo al nostro che invece di stare in doveroso silenzio e godersi alla faccia dei soliti fessi che lo votano la comodità del nuovo sofà, risponde , a mezzo stampa, non con la modestia del saggio ma con la protervia dell'arrogante. E' una malattia che ha ormai contagiato tutti i membri delle bande : Dio me l'ha dato e guai a chi lo tocca. ( il sofà !) Non cerca di dimostrare le sue capacità professionali e manageriali per giustificare la scelta ma si esalta, scusate la modestia, nel delirio dell'onnipotenza. Il sultnano ha fatto scuola!. Dapprima si porge come paladino del territorio ( la solita manfrina) “ finalmente un rappresentante politico di Termoli e del Basso Molise grazie alla sua esperienza amministrativa stia a rappresentare la Regione in una posizione significativa per il futuro del nostro territorio....” poi si sbrodola nell'elencazione di incarichi pubblici ricoperti. Come un vecchio trombone militare gonfia il petto per evidenziare i suoi nastrini: “ l'esperienza di amministratore è cominciata nel 1997 quando ho avuto l’onore e l’onere di essere Sindaco di Termoli …..da allora sempre nella pubblica amministrazione.... come la Presidenza del Consorzio per lo Sviluppo e l’Innovazione Tecnologica della Pesca, del Turismo e delle Attività Marittime e la Vice-Presidenza di “INNOVA s.c.a.r.l.”, società di gestione del Patto Territoriale del Basso Molise". Il tutto non per appartenenza ma per competenza e bravura aggiungiamo noi ed inoltre tutto gratis per i suoi sudditi. Che bel parassita ha fatto una vita gaudente alle spalle dei soliti fessi, alcuni accontentati con il solito qualche piacerino ed ,ora, ha la faccia tosta del vero politico di spiattellarci in faccia , senza pudore ma con onore, le sue cariche pubbliche. Ma mi faccia il piacere si vergogni e non si vanti e giustifichi ai suoi figli questa sua posizione!
Infine, dulcis in fundo, “mi onoro di essere anche e soprattutto un Medico che svolge ancora oggi con passione la propria professione.” Scusi dottore ma lei è Mandrake? Dica a noi mortali, semplici e indefessi lavoratori dove e come si trova il tempo per fare tutte queste cose a questi sommi livelli? Chi dice che la pubblica amministrazione è uno scatafascio è un millantatore perchè cotanti uomini come il nostro sono i punti nevralgici.
Infatti, per inciso, un suo silenzioso primodottore , tanto silenzioso che nessuno lo vede e lo nota, svolge contemporanemante il suo incarico e quello di assessore mangiando in entrambi i trogoli.
Grazie signore, grazie per aver mandato sulla terra questi uomini grandi, o grandi uomini . Boh!
giovedì 11 marzo 2010
Sig. Presidente del Consiglio ti scrivo
Pubblico con vero piacere un invito giuntomi da un nostro connazionale residente in Germania. Da esso traspare ancora la serenità di persone di vivere in una società dove esiste ancora l'orgoglio di essere cittadini e la voglia di lottare per difendere la dignità di essi.
Voglio andare in Germania !!!!!
Lettera aperta di italiani in Germania al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla “elezione” di Nicola Di Girolamo
Voglio andare in Germania !!!!!
Cari tutti,
sicuramente avete seguito in questi giorni le notizie relative ai sospetti di broglio elettorale nella zona di Stoccarda e di contatti mafiosi che riguardano Nicola Di Girolamo, che si è ora dimesso dalla carica di senatore (del Partito della Libertà). Penso, che come italiani residenti in Germania sia giusto e necessario far sentire pubblicamente la nostra voce su questo ennesimo scandalo, che – in questo caso – ci tocca in particolare. Tanto più che, in conseguenza di esso, ora si moltiplicano le voci che richiedono un' abolizione generale della possibilità di esercitare il diritto di voto per corrispondenza per gli italiani all' estero.
Per questo, accolgo con piacere l’invito di Antonio Riccò e Marcella Heine di sottoscrivere la seguente lettera aperta al Presidente del Consiglio da loro formulata da inviare alla stampa.
Con la presente vi prego di fare altrettanto.
Il testo della lettera è anche sul sito www.aussorgeumitalien.de unitamente a un formulario per la raccolta delle adesioni.
Tantissimi saluti
Giovanni Pollice
Leiter der Abt. Migration/Integration
Königsworther Platz 6
30167 Hannover
Lettera aperta di italiani in Germania al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla “elezione” di Nicola Di Girolamo
Signor Presidente del Consiglio,
con costernazione abbiamo appreso che sussistono pesanti indizi
· che Nicola Di Girolamo, candidato nella lista del “Popolo della Libertà” nella circoscrizione degli italiani all' estero e ora dimessosi dalla carica di senatore, sia un emissario della 'ndragheta calabrese,
· che personaggi appartenenti alla 'ndragheta siano venuto in possesso di schede bianche di italiani residenti in Germania per inserirvi il nome di Di Girolamo e assicurarsi così la sua “elezione”.
Noi, cittadini italiani residenti in Germania, riteniamo che sia un nostro fondamentale diritto poter partecipare alle elezioni politiche nel nostro Paese. Abbiamo perciò accolto con soddisfazione la possibilità di poter finalmente realizzare questo diritto tramite le rappresentanze consolari. Un broglio elettorale come quello che pare sia stato effettuato nel caso di Di Girolamo costituisce non solo un atto criminale, ma anche un massiccio affronto ai cittadini italiani che risiedono all' estero e si sentono legati all' Italia, e una lesione dei nostri diritti. Finora infatti eravamo partiti dal presupposto che le elezioni a cui partecipiamo all' estero si svolgessero correttamente e democraticamente. Siamo perciò sconvolti e indignati, che si vada concretizzando il sospetto che il voto di italiani all' estero sia stato usato per aprire alla mafia calabrese le porte del Senato, uno degli organi legislativi del nostro Paese.
Signor Presidente del Consiglio, ci aspettiamo che Lei chiarisca con urgenza:
· come sia stato possibile che un personaggio come Nicola Di Girolamo venisse a far parte delle liste del “Popolo della Libertà” nella circoscrizione degli italiani all' estero,
· e quali misure Lei intende prendere per evitare il ripetersi di simili fatti in futuro.
Inoltre ci aspettiamo che Lei dia il Suo pieno appoggio alle autorità giudiziarie nello svolgimento delle indagini, per appurare se e in qual modo Di Girolamo e i suoi mandanti si siano appropriati di schede bianche di emigrati italiani per realizzare un massiccio broglio elettorale.
Se il sospetto di broglio elettorale dovesse confermarsi chiediamo
· che il PdL rinunci ad avvantaggiarsi di voti ottenuti in modo illecito e lasci vacante il seggio già di Di Girolamo, e
· che Lei esprima pubblicamente alle autorità giudiziarie il Suo riconoscimento per aver messo luce sul fatto.
Come cittadini italiani residenti in Germania crediamo sia nostro diritto ricevere al più presto una risposta alla nostra lettera e alle richieste da noi poste.
lunedì 8 marzo 2010
Il voto in....borsa
E' nell'aulica definizione della solita minestra fritta,rifritta, riscaldata, propinata e cucinata in ogni salsa “l'espressione sovrana della volontà del popolo in democrazia.”. E' il momento culminante per la rappresentazione del nostro sistema democratico. Come ci racconta il senatore doppia scoreggia è l'arma potente nelle mani dei cittadini che eleggono i loro rappresentanti: “Noi abbiamo governato bene è il popolo ci ha votato, ora dobbiamo governare”. Ogni azione del potente è conseguenza del voto perchè con esso vengono legittimati i gran culì attaccati alle poltrone e delegittimati quelli attaccati agli sgabelli, ma sempre con una sedia sotto le dorate chiappe. Gli altri , i possessori del bene, si attaccano ….. al tram con il culo per terra. E' un possesso provvisorio, effimero che acquista valore solo per una croce e poi sfuma diventa insignificante. Gli viene attribuito un valore enorme: è il paravento ed il sigillo per la nuova classe cafona e padrona. E' l'arma spuntata nelle mani dei fessi che si credono grandi. E' diventato unico, di preferenza , ma anche di scambio, per corrispondenza, comprato. E' diventato noioso e perdita di tempo. Per i nostri impegnati nel continuo gioco delle parti, dove si scambiano i ruoli nella commedia dei palazzi, Madama e Montecitorio, perchè sanno bene della sua inutilità dato che esso sancisce e sigilla una linea di potere già definita, al massimo definisce alcuni particolari e dettagli. Per il popolino, cassaforte del bene, (ripetiamo per noia le solite cazzate!) invece è solo rinunciare al mare o alla campagna per adempiere questo suo ruolo importante ed irrinunciabile: ci risiamo con le lusinghe e prese per i fondelli. Tu amico di merende non sei eletto , non ti preoccupare farai il sub-acqueo pardon sub-commissario, il presidente di un nulla, l'assessore esterno: è garantita sempre la continuità nella mangiatoia esclusiva. Il voto non spezza niente, ma legittima. La sua celebrazione e manifestazione comporta una sequenza noiosa e burocratica: riempire carte con la raccolta di firme, predisporre liste zeppe di rincalzi ed illusi, rispettare la tempistica per la presentazione, accettazione ,estrazione ,campagna ed infine aspettare la canonizzazione. Qualche volta anche i capocomici sbagliano sul set e diventa tragedia mentre per i nostri siamo alle comiche. Non preoccupiamoci ci pensa Papì ad aggiustare tutto e i bimbi capricciosi ed irrequieti possono tornare a giocare dopo aver incassato ramanzine, tirate di orecchi e qualche volta sculaccioni. Il PDL, Panino Della Libertà , nutre e rinforza il popolo. E ridaie! E' tutto preordinato nella nostra Italia, nulla è lasciato al caso.
Alora ci dobbiamo rassegnare, certo che no!
Diamo un valore a questo gesto e facciamolo diventare proficuo e produttivo come la nostra società richiede nell'adorazione del suo dio: il denaro.
Quotiamolo in borsa.
Poniamolo sul mercato come le pere e le fragole esposte e facciamolo vendere a chi offre di più.
Si formeranno, a tal fine, gruppi di amici, di compari, di illusi ,di furbi , come meglio si crederà. Si faranno listini locali di voti, variabili nel numero di adepti, riempendoli ed abbellendoli di parole e segni altisonanti. L'ipocrisia è e sarà la madre suprema del nostro vivere. Ogni cittadino sceglierà in libertà ( che bello!) la sigla colorata ed appariscente a cui aggregarsi e consegnare il suo unico bene. Questi listini saranno affidati a brokers spregiudicati ed affaristi che li cercheranno di vendere con una quotazione minima nelle fiere delle vacche, pardon a piazza Affari. I potenti o i loro prestanonome pieni di denaro e risorse cercheranno di acquistare i voti minimi per il raggiungimento dei loro desideri: presidente, assessore, consigliere. Nessun numero garantirà la vittoria del singolo ed allora si cercherà l'acquisto del maggior numero possibile. Resterà inteso che più la competizione sarà forte più salirà la quotazione : il voto sarà in balia del mercato.
Basta con le solite centomila ,ora cento euro, strappate o con il paio di scarpe che si ricongiungono dopo . Basta con i ricatti, le promesse inutili, gli ammiccamenti e le prestazioni!
Basta con candidati più numerosi degli elettori!
Tutto dovrà svolgersi alla luce del sole ed i padroni del vapore sapranno la quotazione del voto sulla piazza che salirà o scenderà in quest'asta della dignità dove i poveracci la venderanno .( niente di nuovo sotto il sole, solo che ora si fa nelle tenebre!). Niente burocrazia, niente sospetti e denunce tutto sarà legittimo nel rispetto ossequioso del Dio del nostro tempo. Si elimineranno frastuoni e rifiuti nelle strade. Cesseranno le preoccupazioni del candidato a farsi bello nel santino,a ricercare frasi comiche e melanconiche, ad elemosinare, rompere e ossessionare i cittadini. Finalmente non sentiremo le solite barzellette a chi la spara più grossa. Altro che l'elemosina dell''otto per mille la chiesa farebbe listini molto sostanziosi su tutto il territorio con possibilità di quotazioni elevate. Risparmieremo tempo e denaro anzi ci guadagneremo tutti il popolo subito con questa manciata di noccioline gli altri il potere, anticipando ciò che onestamente han rubato ma che riprenderanno con i dovuti interessi con le cariche e le mazzette. Non la meneranno più con la legittimazione ed i comunisti, pezzenti morti di fame o taccagni, saranno finalmente fuori dal gioco. Se la burocrazia e la politica costerà almeno sapremo perchè: han dovuto sborsare tanti soldini per essere eletti.
I giudici finalmente potranno farsi un'ora in più di sonno al mattino e riprenderanno la famosa toga nera sostituendo quella rossa esistente nel parlatoio della carta stampata.
Il vuoto sostituirà il voto.
lunedì 1 marzo 2010
Due gatti, il monaco ed il cammello barelliere
Il PD ha tanto cercato ma alla fine ha raggiunto quella agognata unità a sinistra :solo due gatti.
Sono stati salvati i giochetti di potere dei piccoli insetti ( senza “s” è meglio) bamboccioni attaccati ancora ai pantaloni dei babbi ; politici di vecchio stampo ma pur sempre core de papà che , poverini, difendono il posto di prestigio a figli che al massimo potrebbero rispettivamente pulire le stalle ai "giuvane o giuvanuotte"e fare il bibliotecario in qualche scuola. Il terzo è solo una marionetta.
Tutti si chiedono dal mare alle montagne passando per le valli per quale motivo nel convento dei falsi il Monaco non deve dire la messa. Forse un Monaco che sale sull'altare , per acclamazione popolare, può diventare vescovo e fare ombra ai piccoli preti di campagna del basso Molise e potrebbe innescare il pericoloso principio di scelta della base. Quindi bisogna stroncare sul nascere queste velleità perchè scalfiscono il potere decisionale del conclave ,fresco eletto dal popolo ( che palle con questa litania politichese italiana!)
Puro fanciullismo bisbetico ! "Le cice mocche a chi n' tè dient' "
Sono rimasti malinconicamente soli e sarebbe come minimo auspicabile che scomparissero definitivamente per il bene del gruppo. Si propina al popolo la Hilary molisana o forse semplicemnete la gnocca di turno che si è appena affacciata alla ribalta politica con soli insuccessi ed ha già cambiata tre partiti : Idv, costruire democrazia e Boh. E' appoggiata da una grande armata: una miserrima lista con il simbolo del partito che credo non sia solo il loro . E poi ci meravigliamo che il nano presenta nelle sue liste le scollate e le scosciate, almeno prima le assaggia, loro anche questa delizia si negano.
I voti di quattro topini non eleggeranno mai i gatti ed il simbolo ufficiale del PD scomparirà a Termoli . Se va bene si eleggeranno 3 consiglieri di cui uno la candidata sindaco che non appartiene al partito.
Che bella strategia politica AZZ!
Gli amichetti dei bambini che sognavano tanto potere, primo fra tutti le ambite poltrone del nucleo industriale ritorneranno a girar bulloni.
Io,di contro, auguro ai termolesi di tirar fuori finalmente il coraggio di votare in libertà ed essere artefici del proprio futuro. Difficile per un popolo che vive di potere ,poltrone e piaceri ( Vitagliano, Bartollino, Montano, Del Torto, Malerba, quattro ingegneri ed un dottore) . In tal modo Monaco andrà al ballattoggio con la speranza di ricompattare e sperare nella vittoria.
Che futuro per Termoli se vincerà il cammello barelliere che non aspira a grandi sogni ed invita a votare basso : li accompagnerà a scendere per mangiare merda. Fior di professionisti, anche primari del S Timoteo diventeranno secondi al loro portatore di pale.!
Non credo che Monaco va difeso a ragion veduta né si sogna di indicarlo presuntuosamente come il migliore politico ma semplicemente perchè può rappresentare finalmente la libera scelta di cittadini che decidono chi lo deve comandare. Non sarà il servitore di nessun padrone al contrario del cammello barelliere scelto da Mustafà nelle sue stalle ed imposto come cavallo di razza mascherandone l'impossibilità di corsa ma esaltandone la facilità da montare per andare dove il padrone vuole. Con Monaco il pd vero potrebbe riappropriarsi del suo futuro dandogli dignità e scacciando questi quattro gatti che siedono ai vertici .
Finalmente alimentare la piccola speranza della possibilità di esserci .
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