Il D'Ascanio sommo convinto Alfiere del centro sinistra o forse della sinistra o solo sinistro, sembra però che sia destro rifiuta di sedere accanto a Di Laura Frattura perchè frattura le primarie di centrosinistra. ( Poi successivamente si siede ed altri contestano) Laura non c'è,è andata via anzi è venuta dagli amici del PD o forse è un alternativa che gioca per la destra nello schieramento di centro sinistra. Il nostro segretario vincente ed ossequioso, ma fondamentalmente educato, fa gli onori di casa agli estranei e dice che l'appoggia per dovere di ospitalità. Noi che nell'Italietta dei soliti Papa e Milanese, ci dobbiamo sempre distinguere e caso unico e raro due iscritti del partito,nonchè dirigenti, sono trascurati dalla cupola del comando per appoggiare un emerito estraneo per giunta proveniente ed ancora operante nel centro destra. Scusate ma il Di Laura non è stato eletto come Presidente della camera di commercio come compensazione, secondo la politica delle clientele e dei favori, per la debacle ottenuta nei due tentativi vani di essere eletto nella squadra di Iorio con Forza Italia ed anche perchè figlio di un ben noto alle cronache politico locale della DC ? E allora se vuol correre con il centrosinistra dica perchè ha fatto il salto del fosso ed abbandoni ,come segno tangibile, quella poltrona che gli è stata donata da Iorio, non perchè è bravo e competente: la casta che si ripete e si tramanda nei rampolli. Ogni casato sopravvive nella politica nostrana, come nella nazionale, attraverso un discendente diretto o del ramo germano o illegittimo della serva . Si tramandano i Ruta, i Di Laura frattura, i Totaro, i Romano, gli Ottaviano, i Sedati, i Di Pietro ( prossimo avvento del giovan figliolo nelle regionali).
E si parla e straparlano di meriti!
O forse, ripensandoci ed analizzando la strategia del giovane segretario del PD , egli brucia un candidato indigesto giocando sulla scaramanzia , infatti mettendoci la faccia spiattella ai quattro venti di appoggiare il Di Laura Frattura ben sapendo che il candidato ufficiale del PD ( cioè di quelli che vengono definiti apparati) è sempre trombato alle primarie.
Noi glie ne saremo grati per queste sue geniali pensate ma ci crediamo poco, come un tacchino che diventa un aquila. Allora egli deve avere il coraggio di andarsene subito a casa insieme a Lui e confluire apertamente nel tre ruote APE, o forse API!, del suo grande stratega che cerca di sopravvivere ma si scava sempre di più la fossa nella melma.
Ne azzeccasse una! o forse tutte viste dal padre putativo?
E poi si dice largo ai giovani, han fatto più danni il "bamboccione" Leva ed i suo protettore in questo lasso di tempo nel PD che lo tsunami nel Giappone.
Non dobbiamo per le primarie considerare il Di Laura di Frattura perchè non è affatto dei nostri e non credo che sostituirlo a Iorio sia una vittoria del Molise progressista e motivo di soddisfazione per la sinistra. I grandi strateghi e politici di fama, o forse di fame, con i loro codazzi si sono allineati o apertamente o silenziosamente tanto a loro interessa solo la propria elezione e vaffa il Molise e tutte le sue problematiche.
Abbandoniamo il D'Ascanio, sono trent'anni che è in politica e forse è stanco poverino, anche perchè gli riconosciamo più una grande capacità di dividere che di unire e,pertanto, se vince ogni giorno ne inventerà una nuova, a suo arbitrio, come ci ha insegnato nella sua ultima felice, solo per Lui, avventura politica. Non dimentichiamo la girandola di assessori rimossi ( Perugini, Di Falco, Nagni, Lopriore, ….) per il solo gusto di affermare il potere divino del presidente senza tenere in debito conto i partiti e la base e ,poi, la perla di nominare presidente del consiglio il Grande Remo ( ex Sindaco di Guardialfiera e di destra) per tenere a galla la sua bagnarola di profughi.
Restano Pietraroia e D'Ambrosio.
Il Povero D'Ambrosio non riesce mai a coglier e i tempi è sempre sfasato: quando doveva lottare con i denti ed era un ottimo cavallo per la provincia si fece soffiare il posto in modo rocambolesco da colui che sappiamo che con i DS non aveva niente da spartire ma , grazie a Cesare passò per i nostri come il prescelto da Termoli ( non era affatto vero aveva fatto votare a fine riunione la chiusura della finestra, o una strombolata giù di lì; perchè faceva corrente ed i suoi fedeli misero a verbale che si era scelto Lui come candidato per la provincia .I misteri della politica con la P maiuscola) Da presidente del PD si schierò super partes con la Macchiarola alle primarie del sindaco di Campobasso, per aggraziarsi il gruppo dominante, è lo prese sui denti, pensava di fare il sindaco a Termoli ed il cognato lo tradisce e la banda lo trascura. Ora vuole riemergere ma sarà dura per il giornalista scrittore ,come viene sottotitolato nei dibattiti post elezioni come rappresentate del PD alla tv locale del padrone, riacquistare la fiducia del popolo di sinistra.
Resta come unico candidato dei partiti PIETRAROIA. Il Michele almeno in questi 5 anni noiosi , piatti ed uguali dell'arraffa poltrone e dispensatore di parole colorate IORIO ha almeno cercato di opporsi e di illuminarci sulle delibere e gli sprechi della banda comandante. Certo ha sprecato, a volte, il cannone per sparare alle mosche ed è accorso sempre dove si alzava un “NO”NO”. Infatti io maligno dico che in occasione dei referendum se ne defilato in Inghilterra perché aveva sentiva aleggiare nell'aria e nell'etere solo e solo i“SI”.
Per i partiti è l'unico candidato lo saprà essere anche per il popolo?
PS Il mio cavallo precedente ha rifiutata la bicicletta per pedalare e si è accontentato del sellino.
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