La sanità nel MOLLISE comincia a sgretolarsi, ma mai sino a tal punto.
sabato 15 settembre 2012
ASPETTANDO IL TERREMOTO: LIBERATORE DEI NOSTRI ERRORI
La sanità nel MOLLISE comincia a sgretolarsi, ma mai sino a tal punto.
Se disgraziatamente vi recate al
Cardarelli, disgraziatamente perchè non credo che sia un luogo di
piacere, alzate gli occhi al cielo. Non solo per ingraziarvi il
Signore per ivostri malanni , nè tantomeno per ammirare strutture
architettoniche di ineguale bellezza , ma semplicemente per
osservare lo sgretolamento in atto delle strutture in cemento armato
del grande ospedale.
Travi e pilastri a poco a poco scoprono
la loro anima e mostrano le bacchette di ferro esitenti sotto la
crosta. Il vento , la pioggia, la neve ed il gelo spazzano
regolarmente questo cocuzzolo di montagna scoperta e compiono più
che bene il loro dovere di logorio sugli elementi che incontrano nel
loro cammino. E L'uomo preposto? Semplice, non sa. Poverino arriva
sempre con finestrini fumè e smartphone alla” recchia”. Può mai
perdere tempo ad ossservare le stelle? Infatti pensa a isolare una
porzione di fabbricato ad allargare i parcheggi, a ristrutturare la
stanza del neo o presunto pimario e vice, a regalar denari agli amici
e parenti. Si resta in attesa del “terremoto” liberatore delle
magagne umane . Sarà il colpevole ed anche se malnutrito e quindi
poco scuotente sarà l'imputato principe e si assumerà tutte le
responsabilità del caso. L'uomo sarà salvo. Ma dico nessuno,nessuno
hai mai osservato dall'esterno il Cardarelli. E pure ogni giorno tra
addetti,pazienti e visitatori vi orbitano intorno migliaia di
persone.
Si intervenga subito, anzi si colga
l'occasione con uno studio , aggratis e dico aggratis, demandato alla
prestigiosa facoltà di Ingegneria dell'Università del Molise con
sede a Termoli, non solo di riparare ma di progettare il rinforzo di
queste strutture esterne con materiali moderni opportuni, fibre di
carbonio.
Rinforzarle significa renderle capaci
di resistere e non collassare alle spinte dell'amico “terremoto”.
Se I soldi non ci sono allora tutti gli addetti e dico tutti,
infermieri, medici, e amministrativi ,difendano il posto di lavoro e
si impegnino a donare all'Ente quello che guadagnao extra in una
settimana.
giovedì 13 settembre 2012
E INTANTO VA E CONTINUA AD ANDARE
Ognuno si sforza di dire la sua,
condannare questa società, ingiusta, crudele e fortemnete
sbilanciata. O dorme e continua a dormine e intanto.....
Si disserta sui social-network, si
parla del nulla, si portano avanti convinzioni libresche e
filosofiche, si inneggiano a vecchi ideali . Si pubblica per la
vanità di presenziare e non si nega un “ mi piace” all'amico.
Si cerca di esserci di partecipare e intanto....
Il diseredato il pezzente lotta
per la difesa del lavoro, tra la morte per fame oggi e quella per
cancro domani.
Ci si rifugia sottoterra per avvicinare
Belzeblù come le" tupanare" insieme a candelotti di dinamite o si
ascende al cielo per raggiungere quel Dio salendo su torri sempre più
alte . Si vuol dimostrare solo disperatamente che si è vivi . Si
lotta per raggiungere un gradino di sopravvivenza e..intanto.....
I pupari nazionali cincischiano sulle
preferenze, il maggioritario, il proporzionale, il primo turno, le primarie, il ritorno , le percentuali per sforzarsi di dare
da mangiare al popolo. Giammai! Si è solo alla disperata ricerca della
quadra per come sopravvivere in eterno con le loro beate abitidini
ed infiniti benefici.
Il profeta toscano,
scribano-sindaco-presenzialista e chi più ce ne ha ce le metta,
pontifica e lancia il dito contro il vecchiume per sprofondarlo
negli inferi. Sono i suoi simili, i suoi numi, i suoi padri, con cui
ha visuuto,mangiato e ben bevuto da quando portava i capelli
all'Umberto e i calzoncini corti. Lui può perchè ha solo e soltanto
un anno di nascita …..più vicino ai nostri tempi.
Iorio e tutta la sua cerchia scoprono
l'acqua calda. Propongono venti e non trenta e...basta. Hanno concesso e travagliato troppo.
Alla provincia si tecnicizza il
consiglio e si regala a tutti l'Ipad. Quell'aggeggio rettangolare
inutile che non è né telefono né computer, ma solo trendy. I
problemi del cittadino del contado di Campobasso ora saranno affidati
alle magiche dita danzanti sugli splendenti touchescreen da parte di personaggi......al passo dei tempi. Saranno colori!
A Campobasso si ristruttura un ufficio
pubblico e si fa e si disfà a piacere .Ogni scaldasedia, romano di
rango e solo di passaggio in questo buco di Regione, arriva e si fa
l'ufficio a misura allargando, abbattendo e realizzando pareti con
stucchi ed arazzi,soffitti con lampadari pendenti da sei stipendi
Alcova e l'agolo bar. Chissà come si arrederà questo posto di
piacere dove forse si lavorerà? Si chiederà consiglio
all'arredatore esperto di pubblici uffici. Ma dove sono i controllori o i controllori dei
controllori?
La moltitudine continua a vivere
modestamente in biano e in nero e l'unico lusso che gli è permesso
di concedersi sono i sogni a colori.
Sogni fuori misura, quasi dolorosi,
perchè la voglia di evasione è un tormento che non da requie
Iscriviti a:
Post (Atom)