mercoledì 16 novembre 2011

E' DOLCE NAVIGAR IN QUESTA MELMA

Il bel paese è ormai sulla soglia dell'inferno e nessuno teme l'inferno. Anzi si comincia a scherzare su belzeblù si cerca di conoscerlo meglio per accettarlo e lo si invita addirittura a danzare con noi. Si pensa di comprare e corrompere anche lui e quindi rendere villegggiabile anche l'inferno.
Tutti giocano al piccolo politicotto (come nel pallore siamo tutti commissari tecnici) ed ognuno pensa a disegnare, tracciare ,immaginare scenari, scrivere trame ,sognare ed arredare l'inferno per gli altri e mai per se stessi. Il nano non vuol fare il taxista per la corsa finale verso il baratro scuro come la pece e scende alla fine dal taxi. Si siede contento sul marciapiede ed aspetta contento di veder passare qualcun altro coraggioso che vada a schiantarsi ed oscurarsi nel buco nero. Gli altri, i  professionisti del non fare ma vorremmo, cominciano ad attivarsi, ed allora sono dolori.
In breve l'Italia è nella merda.
Basta con le chiacchiere , le supposizione, tatticismi e furberie.
Si faccia, come in ogni paese più serio e credibile, un governo di persone esperte, oneste e coraggiose nella speranza di cercare di raddrizzare la zattera almeno per trasportare i suoi giovani naufragi verso orizzonti più rosei e sereni.
Ed invece, niente! Si scimmiotta e si perde tempo su governo tecnico o politico muovendo pedine torri e pedoni nella palude politica ,certo nella prospettiva unica di come salvare il posto per il culo( o il culo per il posto) nel domani prossimo senza romperselo adesso. Si accennano a manovre ma non si chiamano per nome le misure necessarie, anzi le si esorcizzano per poter sempre dire che loro non le avevano mai nominate, né tantomeno pensate. Anzi si pensano di poter approvare solo a quelle della vecchia masseria dirimpettaia. Il cerebroleso con la sua ciurma pensa di fare il furbo tirandosi fuori dalla bagnarola, dopo che l'ha ridotta in questo modo. E  Udite , udite.  Si gonfiano il petto e si riempiono la bocca di democrazia affermando con enfasi che  loro tengono alto questo nome in parlamento, costituendo l'unica opposizione ad una grande ammucchiata. Valuteranno di volta in volta! Come se ne sono capaci!!! ( Diceva un regista-attore all'Infedele rivolto ad un leghista” Ma come fate ad applaudire ed osannare il vostro capo quando parla, vedi Venezia, e non si capisce un cavolo di quello che dice? Almeno amplificatelo e sottotitolatelo!"
E' nel complesso la solita tiritera con toni più pacati e scambi di sorrisi ( Lupi, Veltroni e Maroni che si autocomplimetano a Ballarò) ed è  tanto apprezzata dallo stupidotto italiano che si entusiasma e ne gode. Non è un offesa al popolo ma è la pura realtà basta vedere come vota e sceglie, anzi vota ma non sceglie ed è contento. Il Molise è l'esempio lampante della sua ...grande intelligenza. Iorio ha rovinato la sanità , ha dilapidato i soldi per la ricostruzione senza ricostruire, ha comprato il catamarano Molisejet, ha desertificato il Molise, ha una serie di processi in corso : IORIO vince. Come non è dato sapere, ma viene proclamato.
Riemerge ancora di più un paese senza ricordi dove tutti , intendendo per tutti i politicanti, dimenticano in fretta e si adeguano subito alle nuove realtà cogliendo al volo quelle opportunità che si prospettano. Nessuno, dico nessuno parla della legge elettorale ma tutti prospettano elezioni subito e ci riempiono di solite frasi sino alla noia: governo di eletti, il popolo deve scegliere , il tecnico uccide la politica, e via di seguito. Chi ha il coraggio di far presente ai mandarini del palazzo che è ora di finirla con i conflitti di interesse, di rivestire una sola carica, di mangiare in un solo trocolo, di girare con la macchina propria ,di poter non essere rieletto dai cittadini se scelgono! 
Ed allora vogliamo restare i pagliacci del mondo?
Non vogliamo avere la pretesa di scoprire grandi statitisi ma almeno uomini capaci di ridare una fievole luce ai sogni ed aspirazioni ed incarnino con coraggio la negazione di essere il governo imposto dai mercati, dalla BCE dalle banche dai nuovi capitali. Uomini con una storia che potrebbero ridisegnare il futuro.
Il nuovo governo deve essere capace di ristabilire una certa equità sociale perduta, convincendo gli italiani al sacrificio cominciando a tagliare i costi della politica, i privilegi, gli sprechi, gli evasori. Faccia rendere comprensibile agli italiani i sacrifici da fare, dimostrando che tutti, dico tutti, partecipano al grande sforzo ognuno con la quota che gli spetta in base al suo patrimonio.
Io voglio ora salvare l'Italia, lo devo ai mie figli ed ai miei nipoti.
Non mi interesse quale schieramento, movimento o forza politica ci guadagnerà dopo.

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