sabato 26 novembre 2011
Undicesimo comandamento: “ONORA E PROTEGGI I DIRITTI ACQUISITI”
Rispolverando le sacri tavole delle leggi ed analizzando, scrutando bene nella pietra e servendosi delle più moderne e sofisticate tecnologie è venuto alla luce che il Patreterno aveva pensato e poi cancellato l'undicesimo comandamento. Su di esso subito si son fatte diverse ipotesi tra cui la più accreditata su spinte camorristiche e mafiose : “figlio mio se tu puoi fatti sempre i fatti tuoi” . Ma alla fine il vaticano, nei suoi uomini rappresentativi in gonnella e con ciufrullino sulla testa, in combutta con la magna politica nostrana e con il beneplacito dei colletti,una volta bianchi e candidi, ha diradato i dubbi ed ha decifrato le volontà del Supremo identificando l'undicesimo nel : onora e proteggi i diritti acquisiti.
Cavolo! Lo pensava già allora il sommo onnipotente, quindi noi miseri mortali moderni dobbiamo adeguarci e con contrarietà dobbiamo abbassare lo capo e portar rispetto.
Tu infima pulce in questo infinito universo di spazio e di tempo trascorso hai dovuto o devi lottare con le unghie e con i denti, sacrificando spesso la vita, per cercare di raggiungere quei diritti fondamentali per il lavoro, salute , democrazia e quando questi vengono raggiunti diventano inalienabili ed acquisiti per sempre . Leggi umane rafforzano quella divina e sanciscono le posizioni conquistate ed il non ritorno.
Il guaio è che in questa nostra società malata ,fertile culla di parassiti, cretini, ignoranti e pomposi ricconi, in partenza a volte nullatenti , si pensa non in grande ma in piccolo e si sfornano codicilli inutili e somme pensate al fine di elargire benefici e favori a determinate persone. Sia ben chiaro spesso quelle persone coincidono con le stesse che legiferano ed allora senza colpo ferire senza fare una beata mazza queste piccole strombate sancite da qualche oscuro articolo inserito in qualche legge casomai “sulla fertilità degli asini “ diventano la tutela del diritto , e per sempre. Anzi conferiscono alla norma il potere divino di “ acquisito” e viene difesa quale legge divina “ Dio me l'ha data e guai a chi la tocca “ anche se erroneamente alcuni attribuiscono detto motto alla corona inglese altri, nell'era passata del nano, la configurano nella somma esaltazione della donzella illibata prima di essere invitate a corte.
Allora l'equità sociale in questo nostro fottuto paese diventa solo una presa per il manico per cui l'ombrello di Altan penetra sempre di più. In nome di entità superiori allo stesso Patreterno ( crisi , globalizzazione,spread ,mercato, competitività ,tassi: i totem dell'era moderna) si rivedono i diritti del lavoratore, del malato e del cittadino e l'”acquisito” perde il valore di divino e diventa miseria mortale, e giù tagli, mazzate e perdite di posizioni.
Si parlava di lavoro quale diritto irrinunciabile quando “Berta filava “ ora siamo meno rigidi ed accomodanti e lo chiamiamo flessibile, precario, determinato. Ma forse è inutile! Il trovar lavoro resta una pretesa al vento perchè i macchinisti del vapore son impegnati a fregar e mazzettare.
Il malato aveva il diritto alla cura migliore a spese della collettività, ora, se vuol campare, paga il tikett, si mette in lista ( più è lunga più è funzionale :elimina tanti problemi per strada) , si ospedalizza nell'incuria e nel caos degli imboscati mentre la clinica privata costa e garantisce ai denarosi la sopravvivenza.
Il cittadino decideva sulla res pubblica ed eleggeva i suoi rappresentanti , ora è solo segnatore di “X” su uno straccio di carta per un giorno e poi deve silenziare, al massimo raglia alla luna. I capoccia delle varie bande dominanti scelgono e designano i propri componenti ed in tal modo si garantiscono agi e prebende per loro e per tutti i componenti delle variegate combriccole allargandoli a parenti e amici.
Un giorno al senato o alla camera dei deputati ti glorifica per la vita come “onorevole”ed alla goduria del diritto di pensionato , poi il tempo di permanenza è diventato pari a mezza legislatura ( 2,5 anni), poi ancora all'intera legislatura ( 5 anni ) ora si deve discutere, sembra che si prenderà quello che si versa( Bah!) . Ma il nuovo non cancella mai il vecchio, non si rivedono mai le posizioni precedenti : guai a toccarle. La legge divina, non quella degli uomini, sancisce l'intoccabilità ed il rispetto dei diritti acquisiti. Le decisioni per i castati si applicano sempre domani, la prossima legislatura, per gli altri subito anzi ieri.
I tacchini non si invitano mai alla festa di Natale , anzi indicano i faggiani.
Lo Stato Italiano è in bancarotta mica si rivedono le posizioni delle doppie pensioni, dei tripli incarichi e quindi dei quadrupli emolumenti : sono diritti acquisiti.
Nel nostro nuovo consiglio regionale, dove già il consigliere eletto è un vincitore di lotteria e diventa un nababbo rispetto al giovane precario e disoccupato sia perchè non fa niente sia per il denaro che prende ( verrebbe da dire che ruba alle persone che lavorano) ,si consumano esempi lampanti di “ diritti acquisiti”. Il medico della mutua resta medico e prende anche i soldini da consigliere, il ricco pensionato dirigente regionale aggiunge alla sua pensione i soldoni di consigliere e/o di assessore , il sub comandante terremotato mangia in due trocoli, il Presidente bis commissario in tre trocoli.
Tutti accumulano non per ingordigia ma per “diritti acquisiti”
Allora chiediamo ai Patreterni di cambiare queste tavole divine delle leggi e riportarle sulla terra al fine di bandire i “diritti acquisiti” in modo che si ricrei quell'equità sociale in cui non esistono personaggi con doppi , tripli, stipendi da parte dello STATO : uno sostanzioso, basta ed avanza!
Portiamoli Noi sulle tavole i tacchini e mandiamo al rogo questi empi oscuratori e blasfemi ,nascosti dietro all'undicesimo comandamento “ onora e rispetta i diritti acquisiti”.
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