mercoledì 23 luglio 2008
LE BANDE
Lo stesso concetto può essere calato pari pari alla nostra politica in genere ed in particolare nella piccola ed insignificante bagarre nel contado del Molise che degrada sul mare. Sparuti gruppi si organizzano in bande e cercano di fare politica, in pratica un capo gestisce potere personale e si procura facile arricchimento.
Nessun titolo di studi o sacirifici potrà mai dare.
Si formano bande, per spartire il bottino, e si va alla conquista della cima sperando di arrivare primi calpestando principi, ideali e persone.
Il povero cafone zappaterra, il popolo, assiste sconsolato ed aspetta solo il vincitore per gridare nei cieli il suo nome sperando di raccogliere le briciole che i briganti lasciano sul loro cammino.
UN agguerrito gruppo fiancheggia il capo dei capi è la BANDA PP.
Alle armi , alle astuzie, ai tradimenti, agli intrighi. ai giochini di palazzo l'ardua sentanza.
mercoledì 9 luglio 2008
L' ALIBI
venerdì 4 luglio 2008
LA VENDETTA DI PANCHO
Il nuovo regnante si era ingraziato i signorotti del contado anche se non aveva dato nemmeno un sesterzio alla confraternita del capo a cui apparteneva né tantomeno si era fatto vedere spesso nella parrocchia dello stesso: tutt'altro faceva il cane sciolto. Lo sconfitto ,tornato a ridere ed anche all'ovile , crollò definitivamente con il castello ed i due castellani in una disgrazia avvenuta successivamente.
Il nuovo piccolo feudatario cercò subito di adeguarsi all'altezza del ruolo e cominciò a girare spesso fuori dal regno, organizzò feste,danze e tornei e pur di apparire diventò anche mecenate. Il tempo sembrava scorrere felice ma all'improvviso accadde la disgrazia: due signorotti , Pancho e Morgan furono cacciati fuori dal palazzo. Questi avevano vissuto fin allora nell'agio e nell'ignavia alle spalle della plebe. Non sapevano procurarsi il cibo a sufficienza per cui rischiavano di ridurre l'abbuffamento . Riunione del gran consiglio per trovare una soluzione e tra i due fu scelto Morgan, il meno peggio , ad entrare con titoli nel feudo mentr l'altro lo si mandò in giro per i contadi vicini a raccontare le sue poche favolette che aveva imparato. Non era contento e mugugnava e cominciava a covare un sottile risentimento che aumentò quando perse anche questa sua nuova carica.
I fatti precipitarono velocemente ed in seguito ad una guerra crollò anche il castello con i principi che salvarono la vita ma non la faccia. Pancho rialzò la cresta , aveva più spazio e nessun ostacolo; cominciò a tessere una sottile tela per rientrare a palazzo e si fece aiutare da una piccola banda di sodati di ventura dello stesso palazzo, che lui a suo tempo aveva formato o raccattato per strada. Si avvicinò a poco aq poco al piccolo re ed insieme tramarono ed alla fine raggiunsero lo scopo. Il primo compagno di sventura ,Morgan, dapprima preferito o imposto, fu cacciato dal palazzo mentre il secondo,Pancho , fu accolto in pompa magno. Gli vennero subito date le stanze per l'alloggio e , per il momento, la gestione di una piccola area del territorio. Davanti al fossato del vecchio maniero la stessa sera si aggiravano felici il nuovo signorotto e i suoi accoliti.
Il frutto della vendetta era stato raccolto.
Come spesso accade in tutte le corti nessun altro vassallo ,vassallotto o possidente di campagna intervenne nella tenzone anzi tacquero per convenienza e forse per codardia. Non avevano quei famosi attributi per far rispettare le regole violate. Questo successe nella corte mentre nel contado la schiera di villani e cafoni continuò imperterrita a lavorare ed ossequiare.
Gli avvenimenti sono stati tramandati dai nostri avi ed accaddero in un tempo lontano , ma come sempre avviene nella vita sicuramente si ripeteranno : sono i corsi e i ricorsi della storia.
mercoledì 2 luglio 2008
L'ASSESSORE
Nel nostro piccolo regno della vanità dove il nulla domina ma lo spreco basta e avanza si sta vivendo un piccolo grande dramma, o farsa . E' stato ingegnato il nuovo gioco dei quattro cantoni dove il centrale non occupa il posto lasciato libero ma è lui che ordina di lasciare libera la posizione a suo insindacabile giudizio e caccia fuori il giocatore e lo rimpiazza. E' stato già testato sul campo dove un rapace aveva occupato il posto di un signor X ,ora si riprova di nuovo ed anche quest'uccello è stato sbattuto fuori dal nido. Forse non cacciava abbastanza prede! E qui casca l'asino, perchè il padrone del gioco si e arenato e non riesce a trovare il sostituto e si dilania tra indecisioni, dubbi atroci e ripensamenti. Noi che comprendiamo questa immane tragedia di un povero uomo che porta sulle sue spalle tutto il peso del CS ( non pensiate Cerchia degli Stronzi ma CentroSinistra) cerchiamo di venirgli incontro e , modestamente, ci permettiamo di tracciare poche linee guide per la sua scelta.Lungi da noi una "lesa maiestatis".
Il nuovo candidato deve:
-essere almeno amico del vecchio e sempreterno capobastone, anche perchè aiutò l'attuale comandante ad occupare questa posizione, altrimenti , ora, stava insieme al suo compaesano a mietere il grano mentre lui trebbiava ( che occasione persa per il Molise!);
-avere almeno tre seguaci nel gran consiglio e possibilmente gente fidata perchè messa in lista da lui stesso o acquistata alla fiera delle vacche;
-essere un fiorellino e non un rude e forte albero;
-essere preferibilmente di buona stazza , così almeno arriva abbuffato e pensa al lavoro e non si ingegna trucchi per sgranucchiare nel pollaio,
-essere preferibilmente non un vecchio trombone ma un giovane trombato e per giunta disoccupato: almeno si genera occupazione ed aiutiamo il Santo Micheluccio, che la sta combattendo, a diventare Santo;
-avere almeno due nomi : basta con Francesco e Giovanni vogliamo GianLuigi, PierFerdinando; GianCarlo e.......E' tanto chic e fa felice chi lo porta!.
Se questo piccolo tracciato sarà seguito renderà soddisfatti tutt i PiDini o forse è meglio chiamarli PeDuini visto che sanno solo vagare in questo deserto di idee e di valori e sono capaci solo di raccoglier i pochi sesterzi che i Signorotti fanno cadere a terra : almeno giustificano la loro continua posizione a 90°.
Tu che stai leggendo in questo momento, si dico a te, e non girarti non c'è nessun altro, impara a mettere eretto il busto e prova a camminare a testa alta. Io non sono nessuno ma almeno cerco di tirar fuori la verità, almeno ci provo.
martedì 1 luglio 2008
IL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE
SANTO A SUBITO
LA VERITA' SEMPRE NEGATA
E' sempre meglio "trebbiare" che "trescare" !
Tutti scendono a difesa del capo e cercano di ridicolizzare o denigrare l'unico avversario che esprime a voce alta le idee del popolo. Si signor pseudodirettore o amici del PD, è la semplice verità e non storcete il naso tanto nessuno di voi avrà mai gli attributi di urlare quella verità che aleggia in modo pesante nell'aria. E' il solito esercito di mercenari che si schiera dietro ad un ariete per sfondare il muro che li restringe e soffoca.
AL TRAMONTO DELLA GIUSTIZIA e DELLA DEMOCRAZIA anche l'ombra di un NANO si allunga.