Nell'infanzia dei tempi della sofferenza dove l'individuo era indipendente già a tre anni , c'era la regola non scritta ma praticata del dispettuccio: tu mi fai un piccolo torto a me io ti faccio un torto grande come una casa a te.
Una formica svolge il suo lavoro, bene o male dipende dal punto di vista, ma almeno si spera con onestà e dignità, e colpisce una cicala.
Apriti cielo! Come osa!
I servi del cicalone o cicaletto , che dir si voglia, per compiacere il capo cercano subito di sputtanare ( termine ormai di uso comune nel linguaggio della repubblica delle bandane stabilito direttamente in TV da un palco dal suo sommo,illuminato ed eletto capo) la povera formica. La fanno seguire da una troupe televisiva ( al soldo del potente e reincarnato) e mostrano al mondo allibito i suoi più viziacci nascosti ,le manie perverse e le sue idee sovversive e quindi comuniste.
fuma nervosamente :canne;
si siede stanco su una panchina nel parco e scopre calzini turchesi : è il segnale convenzionale per i complici;
gira in maniche di camicia come un povero cristo : è inequivocabilmente comunista.
Eppure l'informazione ,che coglie appieno nel suo intento, sembra orfana di quel piccolo dettaglio che forse avrebbe completato in maniera egregia il quadro grottesco e preoccupante che dipinge.
Non sapremo mai se porta gli slip o i boxer e se sono bianchi o a pois a pallini rossi ( perché comunista!).
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