Nel piccolo califfato del Molise domina incontrastato
Mustafa Michellud Al Iorine da una generazione. Diciamo meno che mezza, da quando generale della banda di palazzo fece un colpo di mano e si insediò. Nel piccolo territorio collinare, montuoso e pianeggiante spadroneggia incontrastato e domina i suoi sudditi con illusioni e favoritismi. Si preoccupa sia della loro salute fisica con una Sanità elefantiaca che mentale con quei pochi , tanto quanto basta.,stracci di carta che riesce a finanziare. E seguendo il sultano si serve anche delle scatole parlanti che rincretiniscono solo di sport, morti ammazzati, lodi sperticate e cani randagi abbandonati. Ha il potere di vita e di morte : solo i più fedeli possono sposarsi perché sono accolti nella grande mangia
toia del palazzo. Gli altri restano perenni bamboccioni e liberi di morire o di seguire le orme dei padri : ottimi emigranti.
La vita nel califfato e noiosa e monotona :solo alcuni pensano gli altri ascoltano.
Il turismo è una iattura, nulla si muove e le bellezze naturali , di monti e di mare, restano solo ricordi negli occhi dei suoi vecchi.
L'allevamento delle bestie a quattro zampe è preferito a quelle a due e l'oro bianco, antica tradizione scompare.
I ponti crollano e restano crollati solo le mulattiere resistono.
I trenini sono quelli di Francischiello hanno perso solo il ciuffetto simpatico di sbuffi e lo sferraglio di bielle.
L'energia è una parola sconosciuta , poi quella alternativa è una bestemmia : oscure Imprese ci colonizzano riempendo di pali le creste collinari senza nessuna contropartita.
La banda è ristretta quella larga una chimera.
Tra noi ed il Burundi esiste solo il colore della pelle.
Unica nota positiva sono i dignitari ( tradotta nel nostro secolo i politici): cresce sempre di più il loro giro panza e non si abbuffano mai.
Ed un giorno,udite! udite !, il miglior servitore che dalle sue colon
ne ogni giorno lo omaggia o lo incorona oltre alle solite cazzate quotidiane e camionate di incenso
sembra osi pensare e si permette di scrivere.
E tra le note emerge :
“.... le ultime tre commissioni che si occuperanno di energia debito sanitario ( ma non c'è già un commissario, un sub commissario e un assessore regionale alla sanità?) e di federalismo fiscale ......”“ Tre commissioni che costeranno alle casse regionali 1 milione di euro all'anno”A breve le randellate del padrone e le menti saranno nuovamente oscurate.
Se anche il servo osa finalmente pensare vuol dire che siamo proprio arrivati alla frutta per non dirla alla Celestini " siamo un paese di merda ".
Nessun commento:
Posta un commento