lunedì 4 gennaio 2010
IO DENUNZIO e NON PAGO
Come anticipato nel post di domenica 6 dicembre 2009 "NEL MOLISE LA CRISI VERSO LA RISOLUZIONE " ho inviato la seguente lettera ai vari organi dello Stato e dell'informazione. Azione doverosa dal momento che il vostro presidente, incurante dei problemi veri e irrisolti , ha pensato bene di nominare i due nuovi assessori . E la banda regionale , tra consiglieri e assessori esterni, è arrivata al numero considerevole di 38 ( corregetemi se baglio!).
Le opposizioni tacciano: nell'onorata società non si parla male della banda avversaria.
Leggo con piacere che su facebook su iniziativa di un "servo sciocco" ( ultima autodefinizione di un politicante inutile sugli uomini del presidente) lo stesso problema è stato proposto ed ha raccolto un'infintà di consensi. Questo numero di sdegnati silenziosi resterà fine a se stesso se non avrà il coraggio, finalmente, di produrre un'azione concreta. Io invito questi amici ad avere coraggio e , per adesso , inviare detta lettera di protesta o due righe personali per dimostrae ai nostri politici che esistiamo e chiediamo giustizia.
Uno, nessuno, centomila.
Esimio Presidente della Repubblica
Illustre Presidente della Corte Costituzionale
Illustre Presidente della Corte dei Conti
Illustre Ministro della Pubblica Amministrazione
Illustre Ministro dell'economia
Io semplice cittadino mi rivolgo a voi, massimi custodi della Costituzione, delle Leggi, del Parlamento, dei diritti del cittadino, per esortarvi a esercitare il vostro ruolo.
Sono un cobas della Repubblica italiana, ovvero un concittadino di base, forse un inutile, agli occhi dei potenti, uno dei tanti.
Vi rivolgo un deferente e accorato appello affinché siate solleciti a difendere la Legalità, le Regole e la Costituzione e principalmente il cittadino di questo paese.
Perché mentre il cittadino arranca e vede ridurre il suo potere d'acquisto si registra all'opposto l'inesausta e l'abnorme crescita del costo della politica e dei suoi custodi.
Il fenomeno è stato replicato persino nel nostro Molise : minuscolo pezzo di terra abbandonato da Dio, (orografia collinare, montana e quindi improduttivo ) e dagli uomini , ( la maggiore occupazione del Molisano è l'emigrazione : sono più molisani all'estero che in Molise).
Nella nostra regione povera e frugale la classe politica non fa nulla per il cittadino ma fa tutto solo per se stessa e senza controllo alcuno moltiplica i posti alla tavola del potere.
Si moltiplicano senza ritegno le spese della politica, già di per sè onerosa e assurda con i suoi molteplici rappresentanti ed apparati. ( Che motivo ha una regione di appena 300 mila anime di sostenere i costi di 31 consiglieri regionali, due consigli provinciali, 10 comunità montane, miriade di ASL fameliche , 111 piccoli Comuni e così via in un proliferare inutile ed infinito)
Senza motivo alcuno, in momento di crisi mondiale, nazionale e come sempre regionale si moltiplicano gli assessori regionali i quali , a loro volta, si dimettono da consiglieri e danno la possibilità a secondi o terzi delle liste di entrare nel consiglio. E siamo a quota 36, 6 in più rispetto alla legge elettorale. In un'operazione che a noi contribuenti , vessati, tassati e disoccupati, costa un aggravio di milioni di euro all'anno e non produce, all'orizzonte, nessun vantaggio concreto o prospettiva di sviluppo per il cittadino.
Si tratta di una spesa folle ed ingiustificata . Del resto lo sono le numerose consulenze esterne sobbarcate da una regione che già dispone di un esercito di dipendenti zeppo di dirigenti e professionisti, come lo sono le carte di credito per gli Assessori, le regalie dei presidenti e tanti bonus e benefit di cui nessuno fa menzione. Il popolo osserva, non vede garanzie e paga le crisi ricorrenti in particolare sulle spalle delle nuove generazioni che non immaginano nessun futuro perché gli hanno rubato persino la speranza.
Io , modesto cittadino ma dignitoso Italiano, non sono disposto a pagare balzelli e tasse per i capricci di uomini cinici e senza scrupoli in questo momento delicato e di crisi economica.
Loro si regalano e si mangiano il bel panettone di Natale e noi dovremmo pagarlo.
La politica si autotassi e paghi da sola i suoi capricci senza incidere sul bilancio di spesa previsto nel mandato. Nel nuovo bilancio regionale , che non hanno il coraggio ancora di approvare, come giustificheranno queste spese quando le entrate diminuiscono?
IO DENUNZIO , NON PAGO e chiedo giustizia.
Questo sfregio non è materia di preoccupazione per le Signorie Vostre che presiedete i massimi organi dello Stato e vegliate sull'osservanza estrema delle Leggi, della Costituzione e del Parlamento?
Il cittadino
Merlo Molisano
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