E' un vecchio film già visto ma oggi i Campobassani , intendendo tutti i sudditi della provincia di Campobasso, hanno replicato al cine teatro Savoia un nuovo copione.
Hanno semplicemente ignorato, lasciato nell'indifferenza generale, il Grande capo Tonino della tribù dei "volti puliti" che presentava al teatro la sua nuova scelta programmatica per le prossime provinciali.
Che paroloni difficili per il nostro teorico della Nutella , " sono il primo e resto il migliore" era semplicemente la presentazione ufficiale del suo candidato e quindi unilaterale dell'IDV alla presidenza della Provincia di Campobasso . E' talmente soddisfatto che sul palco gioca con il telefonino davanti ad una platea immensa, straripante di fans e sostenitori convinti.
Sono appena quattro gatti : il teatro è desolatamente vuoto.
Per un maestro di piazze che non riesce a riempire un misero parterre di 200 posti la rappresentazione diventa tragedia e scivola verso la commedia. Alla provincia si vota in 84 Comuni con circa 240.000 residenti , ebbene non è riuscito a portare nella sala nemmeno un elettore per comune, eventualmente accompagnato dal nonno, dal cane o chi ne fa le veci, per cui doveva essere irrisorio racimolare un numero di almeno 200 persone, invece al massimo ne erano 50 a voler essere generosi.
E' il suggello definitivo al suo fallimento nella nostra regione dove finalmente nella provincia di Campobasso hanno compreso che non fa parte del centrosinistra, anzi fa da spalla a Iorio.
Spero che si ravvedano in tempo anche nella provincia di Isernia.
Forte del voto del 2008 si crede come Berlusconi, che tanto ama, di avere avuto il mandato divino per essere l'unico che deve decidere e quindi scegliere. Si diletta a muovere a suo piacimento le pedine per le nomine alle elezioni rifiutandosi sistematicamente di partecipare alle primarie.
I risultati sin ora gli danno ragione: ha portato il centrosinistra alla sconfitta in ogni competizione. Gli Scilipoti non sono errori di percorso ma semplicemente la sua logica di potere : nel Molise tutti gli scilipoti nostrani l'hanno abbandonato, convivono con Lui al massimo un anno.
Il Di Pietro non comprende o fa finta di non capire che i tanti voti avuti alle nazionali del 2008 non sono affatto i suoi ma sono stati di protesta da parte di tanti elettori di sinistra che si ribellarono ai due galli del PD che evitarono ad arte le primarie e furono puniti
Afferma che non si piegherà a nepotismi e privilegi per i figli.
Chi vivrà vedrà.
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