martedì 26 aprile 2011
Le elezioni provinciali in cifre
Nella prossima tornata elettorale si dovrà eleggere il consiglio della provincia di Campobasso. Le liste si son presentate, i candidati han stampato i “santini” con contorno di frasi mirabolanti ( o semplice banalità) ed i soliti procacciatori di favori e servigi si sono sguinzagliati per chiedere il conto, ma credo che nessun sappia le regole elementari che disciplinano queste elezioni.
L'elezione di questo organo è retto dalle disposizioni del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, di cui si riassumono le parti fondamentali.
Innanzi tutto si consiglia tutti quei portatori di parole, futuri aspiranti consiglieri, di non sprecarle inutilmente in interviste vuote di significato e rendersi conto almeno di cosa parlano e quali sono le peculiarità di questa istituzione.
Nell'art. 19 sono riportate le funzioni demandate alla provincia :
a) difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamita';
b) tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche;
c) valorizzazione dei beni culturali;
d) viabilità e trasporti;
e) protezione della flora e della fauna parchi e riserve naturali;
f) caccia e pesca nelle acque interne;
g) organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore;
h) servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale;
i) compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale,compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale;
l)raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali.
Coprono sulla carta settori importanti della gestione del territorio ma poi nella realtà sono alquanto riduttivi e privi di potere sia per scarsità effettiva di fondi stanziati che per attributi definiti da parte della Regione che si riserva di gestire direttamente alcuni di essi, quali settori nevralgici di potere.
"Il consiglio provinciale è composto dal presidente della provincia e da 24 membri" (art. 37) e gli assessori, salvo quanto stabilito dallo statuto, devono essere ( art. 47) "non superiore a 6 per le province a cui sono assegnati 24 consiglieri"
E' importante sottolineare detto punto perché dalle liste presentate risulta che i collegi esistenti ed i candidati presentati sono 19 per cui si è portati a pensare che gli eletti siano pari a detto numero, mentre saranno 24.
Nell'art.60 in merito all'ineleggibilità sono riportate tutte le cause che rendono ineleggibile i candidati, chissà che qualcuno di noi non scovi qualche furbo che si nasconde nei meandri dell'ignoranza. (per es. " ...i dipendenti del comune e della provincia per i rispettivi consigli" )
"Il presidente e gli assessori provinciali, nonche' il sindaco e gli assessori dei comuni compresi nel territorio della regione, sono incompatibili con la carica di consigliere regionale "(art.65) e si devono dimettere entro 10 giorni, qualora dette condizioni si verificano.
Per l'elezione del consiglio sembra di leggere tra le righe che non è possibile il voto incrociato e “ .. non sono ammessi all'assegnazione dei seggi i gruppi di candidati che abbiano ottenuto al primo turno meno del 3 per cento dei voti validi e che non appartengano a nessuna coalizione di gruppi che abbia superato tale soglia.”. Al presidente ed al suo gruppo o gruppi è garantito, anche se non lo raggiunge nel primo turno o viene eletto al ballottaggio, il 60% dei seggi ed il restante 40% agli altri gruppi.
Significa che la maggioranza conquista 14 seggi mentre la minoranza 10.
L'assegnazione è molto semplice si divide il numero di voti validi di ciascuna lista per 1,2,3,4 ,.. e tutti detti quozienti sono disposti in ordine decrescente sino al numero di consiglieri da eleggere. I quozienti di ogni lista rientranti nella graduatoria definiscono il numero di eletti per ogni singola lista. In ogni singola lista si fa una graduatoria in base alle percentuali riportate dai candidati nei singoli collegi e gli eletti sono quelli attribuiti scorrendo la graduatoria. (art.75)
Per maggiori approfondimenti vedere l'intero decreto..
Riassumendo 19 candidati per le 29 liste presentate ( De Matteis 14, Nagni 2, Fanelli 6, Coscia 2, Campopiano 1, Del Cioppo 1,Mancini 3) raggiungono la modica cifra di circa 500 aspiranti consiglieri ( 19x29=551 ma molti candidati si presentano in più collegi dato che è possibile) di cui solo 24 lo diventeranno effettivamente , anzi escludendo almeno due spettanti ai candidati presidenti non eletti saranno 22 su 500 (4,4 %).
Dalle ultime elezioni provinciali del 2006 ( percentuale di votanti del 61% e solo 54,2% di voti validi) si evince che per eleggere almeno un consigliere una lista deve prendere circa 4.000 voti , equivalenti ad una media di circa 200 per candidato. In quella tornata erano presente 19 liste e solo 13 (68,4%) presero un rappresentante per cui in questa del 2011 se ne può prevedere un numero equivalente di circa 16-17.
Si deduce che ben 13-12 liste partecipano solo per la gloria del loro candidato presidente e se si erano presentate per contarsi , si conteranno anche male per le prossime regionali dove i candidati da eleggere nella provincia di Campobasso saranno solo 17 e forse i partecipanti al voto molto di più, facendo lievitare la soglia ben oltre i 4.000! .
In cifre significa che circa le 200 persone delle 12-13 liste senza eletti è meglio che vanno al mare ed investano i loro soldi al lotto, almeno potranno aspirare a vincere perchè non hanno nessuna probabilità concreta di essere eletti.
Altri 250 candidati serviranno solo a riempire le liste con gli eletti e portare voti per la vittoria del solito e pochi resteranno in lunga ed illusoria attesa di passare ad incasso nel caso di vittoria del loro schieramento ( elezione per dimissione dell'eletto diventato assessore, o …., incarichi, consulenze, posti in Enti e ….)
La competizione effettiva si svolgerà tra soliti 40-50 candidati, il 10% di questa fiumana di partecipanti, che si spartiranno gli assessorati, gli incarichi e tutto quello che passerà il convento.
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