giovedì 16 giugno 2011
Alla ricerca della sopravvivenza
I nostri sono ormai agli sgoccioli del loro lucroso mandato e studiano e si ingegnano, come non mai, per prolungare la pacchia per altri 5 anni.
In una società di cacca dove si è felici per mille euro al mese, una volta si cantava “Se potessi avere mille lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovar tutta la felicità!” loro invece fanno bingo e raddoppiano le loro rapaci capacità di acquisto.
In una parrocchia i giochi si fanno dividendosi il territorio tra gang come nelle metropoli americane ed ognuno ne trae il massimo vantaggio. Si sguinzagliano nelle aree depresse e sconsolate i caporali ad assoldare a basso prezzo i voti dei disperati. Si studiano a tavolino, cacciando tutto l'ingegno di cui dispongono ( oddio si nutrono dei dubbi in merito) tutte le mosse per sistemarsi tutti senza pestarsi i piedi. Si elargiscono gli ultimi spiccioli che hanno lasciato nelle casse della Regione per accontentare ancora qualche illuso e credente nei miracoli dei padri-padroni.
In una delle tante piccole combriccole legata ad una sigletta insignificante giocano sulla presenza del capo forte per cui anche i tre scagnozzi si sistemeranno tutti alla grande. Uno sarà eletto a Sernia, uno a Campuasce, uno messo d'autorità nel listino e l'ultimo subentrante a quello potente diventato assessore. In ultima analisi esiste l'Erim, l'Ersam, le case popolari, la Cosib, la Finmolise : qualche buco di lusso uscirà fuori. E cosi i giochi son fatti per ogni cricchetta che corre sotto bandiere improvvisate e trovate per strada, ma utili per sistemarsi e celarsi e non per compiere quel nobile gesto indicato dal Bossi nazionale.
Nell'altra parrocchia , dove l'andazzo non è dissimile, oltre a questa preoccupazione, del resto già risolta alla grande ( ognuno ha racimolato nella sua agenda almeno 2.000 voti sicuri per la riconferma), esiste un piccolo problema : come illudere quei rompiglioni che chiedono chiarezza e vogliono contare ,osare decidere e sognano le primarie. Guai a sbattergli sul muso la dura realtà che non si faranno o al massimo saranno una comparsata farsata. Occorre tenerli buoni, convincerli che si svolgeranno e di conseguenza si porta sempre vivo l'evento e prossimo a compiersi, ma nel frattempo si deve temporeggiare adducendo nobili intenti necessari per ricercare le soluzioni migliori al fine di dare a questo sbocco naturale e fondamentale una veridicità e una speranza di cambiamento.
Uno si tira indietro dal tavolo (oggetto sacro e fondamentale per le decisioni solenni ed epocali) tanto già il posto è garantito alla tavolata nazionale cedendo, per rispetto, quello locale al carpone ( pesce grosso e spimoso di acqua dolce) di turno e comincia a mettere dubbi e zizzanie sulla validità e coesione del gruppo. Gli altri ringraziano, pardon fanno finta di dispiacersi, e ne approfittano per rinviare perchè bisogna scrivere le regole e dare ai canditati lo spazio temporale sufficiente per la raccolta delle firme.
La penna è pesante o manca il romanziere e la raccolta del fieno, pardon delle firme, è molto faticosa e quindi slittiamo di una settimana rimandando per la stesura. Disgraziatamente in questo frangente un partecipante al tavolo sarà impegnato dallo sgombero neve, un altro ad osservare il passaggio del volo degli asini, un altro a misurare gli stivali ai cavalli e poi si può sempre rompere il piede del tavolo ed allora ,a malincuore, tutto sarà rinviato e quindi slitterà nuovamente.
Di slittamento in slittamento , perchè molti sono impegnati a montare i pneumatici da neve, si arriverà finalmente alla fine di giugno. E da questo momento in poi volete impedire ad indefessi lavoratori di non godere delle meritate ferie come tutti ? Nessun problema si rimanda il tutto a dopo il ferragosto. Cittadini avrete le primarie, non le primizie perchè non sono cerase, e si svolgeranno in tutta la solennità l' 11 settembre. Azz che bella pensata per la vittoria.
PRIMARIE SERIE METTEREBBERO IN FORSE LA LORO SOPRAVVIVENZA e FORSE ANCHE DELL'ALTRA PARROCCHIA.
Finiamola di assecondarli con masturbazioni cervellotiche rimescolandoci nella broda dei nostri soliti e triti pensieri godendo delle nostre passerelle ma incalziamo questi incapaci ,teniamogli il fiato addosso e portiamo il popolo a votare.
Muoviamoci che la guerra è finita o anche noi siamo impegnati ad andare a cambiare le lampade alle lucciole?.
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