domenica 5 giugno 2011

IL DOVERE PER IL DIRITTO

inalienabile sancito dalla Costituzione Italiana (art.75): il referendum. Il diritto di esercitare questo strumento di democrazia diretta va difeso con forza e convinzione dal popolo esercitando appieno il suo dovere : partecipare.
Il popolo deve vigilare sulle istituzioni e far sentire la sua presenza: non si è solo elettori passivi che delegano ai loro rappresentanti. Se si è chiamati ad esprimere - senza intermediari - il proprio parere, o la propria decisione, su un tema approvato con legge dal parlamento e che diviene oggetto di discussione bisogna interessarsi, documentarsi, ascoltare, formarsi ed andare al voto con scienza e coscienza.
Dobbiamo esternare il nostro pensiero ed indirizzare la politica ad accettare le nostre scelte e non pendere dalle labbra di tanti ed inutili tromboni che sguazzano nella loro ignoranza e protervia perché fidano nella sottomissione del loro popolo.
Non andiamo al mare o in montagna il 12 e il 13 ma facciamo il nostro dovere di uomini liberi in una società veramente rappresentativa.
Riappropriamoci della dignità di essere cittadini e non sudditi.
Ognuno di Noi deve informare e convincere almeno un altro cittadino a non disertare le urne.
Il risultato deve scaturire dalla volontà espressa dagli Italiani, e quindi rispettabile, e non dal mancato quorum richiesto.
I referendum sono abrogativi di una norma esistente per cui noi dobbiamo esprimerci se conservarla o rigettarla : SI significa abrogare NO significa accettare . Sono 4 i referendum.
Per un corretta informazione si riportano sia  l'art.75 della costituzione che i quesiti  proposti.
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Articolo 75 della COSTITUZIONE
E` indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio , di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali .
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.
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  • Quesito N°1- ACQUA (SCHEDA ROSSA) :il primo quesito è sulla privatizzazione dell’acqua e riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione:
Volete Voi che sia abrogato l’art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e finanza la perequazione tributaria”, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, e dall’art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea”, convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 
2010 della Corte costituzionale?
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  • Quesito N°2- ACQUA (SCHEDA GIALLA)
    Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma:
     
Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente 
parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?
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  • Quesito N°3- NUCLEARE (SCHEDA GRIGIA)
             Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme:

«Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’art. 5 del dl 31/03/2011 n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n. 75?».

Quindi facendo riferimento al decreto omnibus, convertito in legge, che non impedirà la celebrazione del referendum su questo quesito.(Aggiornamento 1 giugno 2011)
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  • Quesito N°4- LEGITTIMO IMPEDIMENTO (SCHEDA VERDE CHIARO)
    Abrogazione della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale: 
Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonché l’articolo 2, della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante “Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza”?
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