Riprende un modo di dire e di fare
della nostra scuola elementare negli anni della ricostruzione
postbellica quando si invitavano le scolaresche, sempliciotte nei
loro lunghi grembiuloni neri e fiocco bianco, a battere le mani
felici per salutare l'arrivo del Direttore. Il potere maximo scendeva nei villaggi.
Ora ,analogamente, si invita il
molisano, fessacchiotto come non pochi, nei suoi umili panni del
cafone a battere le mani felice per inchinarsi all'arrivo prossimo
del Commissario.
Commissario di che? Ma come ogni emergenza richiede il Commissario e noi siamo in emergenza.... neve.
E chi sarà costui? Non certo
un Carneade qualsiasi, ma sicuramente il Nostro Governatore
. Avrà l'onore di aggiungere un altra seggia alla sua collezione al
fine di avere un valido ricambio di prestigio dove poggiar quella
sua nobile parte anatomica e di poter dimostrare a noi sudditi
feteli il suo grande valore di ...Statista.
Ridarà splendore al settore martoriato, come nella sanità e nella ricostruzione post terremoto.
La situazione
determinatasi dopo questa abbondante nevicata, caduta
disgraziatamente in un periodo inaspettato, l'inverno , devastando il
nostro territorio equatoriale è dura e molto difficile. La coltre
bianca ha causato disagi al popolo molisano intero ma in particolar
modo al mondo contadino. Quest'ultimo ha dimostrato di essere una realtà impreparata a questi fenomeni classici delle
alpi e non degli appennini tropicali per cui ha subito sconquassi che l' hanno messo in ginocchio sia nella sua agricoltura fiorente che negli allevamenti.
Un settore all'avanguardia nel nostro Molise sia nelle colture, con macchinari di ultima
tecnologia o forse terzultima ( fa lo stesso effetto) , sia nella
zootecnia con ricoveri moderni del secolo scorso. L'enorme peso della
neve , pensate la neve fresca ha un peso specifico enorme pari a
tanti e tanti chili , mediamente 100-150kg/mc, ha sfondato i solidi
tetti di ricoveri mezzi e bestiame dei ridenti paesi di mare di
S.Massimo, Cecemaggiore e Trivento.
Paesi in cui la coltre è un imprevisto
del patreterno in un periodo chiamato inverno.
Ad onor di cronaca, basta spulciare
internet e non essere tecnici, le costruzioni sono costruite
prevedendo un carico neve normato per legge e dipendente dalla zona
e dall'altitudine. Rispettando le norme e facendo due conti della
serva, non ce ne voglia la serva, le coperture dovevano sopportare
all'incirca un “carico neve” di cicra 200kg/mq nei paesi
ad un altitudine di 600m. slm sino a 300kg/mq in quelli superiori ai
900m. slm, Questo vuol dire in numeri che esse, le coperture,
dovevano , se ben calcolate e manutentate , sopportare una coltre di
neve fresca alta dai 1,5-2 m. sino ai 2,5-3m , senza collassare .Si
trascura l'esistenza di un fattore di sicurezza nei calcoli
,sicuramente almeno pari a tre. In nessun logo sembra che lo spessore della neve abbia superato i 4-5 metri. Ergo, qualcosa non va e non è
andata.
Inoltre il gelo ha seccato tutto il
possibile, frutteti, oliveti, vigneti,ortaggi,semine : TUTTO. Ha
bruciato una produzione prevista tripla o quadrupla per quest'anno
speciale e portato sul lastrico gli operatori agricoli del Molise.
Come dimentichiamo in fretta! Ricordo
di servizi dell'anno scorso in cui l'operatore agricolo si lamentava
del mercato tiranno che costringeva a tener a marcire il prodotto
sugli alberi. Ora di punto in bianco, causa il colore del colpevole,
spuntano danni ingenti. Di CHE?
Sembra di assistere a quando si pagava l'integrazione per il grano e risultava, dagli ettari denunciati, coltivata una superficie pari a tutta la regione Molise, compresi tetti delle case, delle strade, dei boschi e parte del...mare.
Questa situazione è stata descritta
drammaticamente dai nostri cronisti delle TV di stato e di regime.
Hanno scovato con certosina pazienza elementi disastrati sul
territorio. Son seguiti servizi strappalacrime al limite del dramma
descritti magistralmente dalla nostra inviata coraggiosa sempre
pronta a sfidare le intemperie e le tormente con i capelli sciolti al
vento, un giubbettino, un paio di jeans ed un'espressione velata e
seriosa su un viso orlato da una leggera linea di trucco. Ci ha
fatto ascoltare le sofferenze :lamenti strazianti di pulcini
schiacciati da lamiere contorte cedute al peso enorme della neve. Ci
ha mostrato una disperazione infinita sui volti dei polli, pardon
allevatori di polli rassegnati alla morte prossima dei loro
figlioletti per mancanza di mangime e di calore ( costa molto caro
accendere con questo caldo!). E in sequenza si sono susseguite
lamiere sorrette da pali grissini crollate miseramente e sono passate come
ricoveri di foraggio o di cavalli. Capannoni nuovi sono stati piegati
dalla sfida con la neve e si sono adagiati su macchinari nuovi di
zecca in essi ricoverati. Vecchi ed arruginiti ricoveri non hanno
retto il confronto come era logico aspettarsi.
Ma quando impareremo ad essere
responsabili e non improvvisati. A piangere sempre alla minima
occasione per sperare di succhiare sempre dalla solita mammella. Si è
seccata!
I governanti paternalisti e
clientelisti subito prestano orecchie a queste lamentele per
accrescere il loro prestigio capace solo ad erogare aiuti e miserie
ai soliti fessi e grosse fette e prebende ai soliti furbi,ma amici.
PS Il commissario in pectore ha avuto nel
frattempo un piccolo incidente di percorso per cui bisogna aspettare
tempi più lunghi per la nomina....bisogna dare tempo alla polvere
del tempo di coprire i suoi accadimenti.
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