Signor Uno e Trino ,Governatore
nonché Commissario per la ricostruzione e per la sanità del
Molise, chiedo venia per il titolo : non vuol essere affatto una
mancanza di rispetto ma un doveroso omaggio e riconoscimente alla parte della sua
grande e possente figura. La parola fortemente espressiva nel gergo
volgare, preme sottolineare, non ha niente a che vedere in questo
contesto con il significato di “fortuna” a cui spesso la
credenza popolare la accomuna. Ella non è un uomo fortunato, perchè
la fortuna aiuta gli audaci, ma un manovale semplice diventato nel
suo lungo percorso sommo mastro per meriti e professionalità. Lei è
omaggiato in ogni angolo del suo Molise e qualcuno comincia a
conoscerla anche sul territorio nazionale per i suoi grandi progetti, espressioni di una mente vivida e fucina di idee . Crea attenzione
nei grandi giornali “Repubblica” e “L'Espresso”, niente a
spartire con la modesta e limitata “cazzetta del Molise”,
e diviene attore protagonista in rubriche televisive “Report di
rai3” “ Gli intoccabili della7”, messe in onda da
emittenti un gradino leggermente superiore alla nostra e
principalmente sua “Telemolise”. Tanto per citarne alcune
delle più famose. In esse fa sempre la sua passerella trionfale e
lascia un perenne e forte segnale di grandezza a tutti per le sue
azioni , e nell'ultima con un tocco di classe esalta anche la sua
origine paesana con la sua espressione popolana “ Vabbè, ia.
Iamm, su “ ( Va bene. Andiamo ) quando invita alla porta il cronista.
Io voglio invece cantar le lodi di
quella parte anatomica del suo armonioso corpo utilizzata senza
parsimonia per fare il bene ai suoi conterranei con il nobile
intento di plasmare la loro alla sua, per cui il famoso detto “
Ci
fa il culo a tutti noi Molisani”. E' pare doveroso dar riposo
alle sue stanche spoglia poggiando la loro base su sedute all'altezza
del suo rango. Scartate troni e seggie regali , sanno troppo di
stantio e di passato, si rivolge a poltrone di rango protese al di là
di normalità e economia. Son cose adatte al popolino. E allora si combina
cuoio blu e palissandro d'Africa nel top di classe del mercato.
La
poltrona troneggia maestosa al centro di uno studio all'altezza del
signore indiscusso del regnucolo del Molise, invidiabile anche da
potenti capi di regni ben più importanti.
Essa non è sola ma è
contornato da scrivania di eccellenza, ferma carta ( da non confondere con quella igienica), cestino per la
spesa, pardon per la carta, piantana in cuoio e cristallo,8 poltrone.
Tutto lo studio semplice e modesto costa la modica cifra di 58.000 €
. Essa non incide sul popolo perchè la fattura è a suo nome ,
pagata direttamente da Lei , e se lo porterà ,lo studio, a casa
quando traslocherà per sopraggiunti limiti di senenza.
Sono
ridicoli quelli che perdono tanto tempo per questi grandi
...scandali.
Ci mostrano solo il suo modesto posto di lavoro a noi sudditi feteli.
Noi ci auguriamo che ha arredato con lo stesso gusto
senza badare a spese, anche il suo studio personale presso la nuova
“GIL” di Campobasso ( Palazzo della cultura). Ci dispiace solo
veder riposare il suo sulla semplice seggia del consiglio di via IV
novembre. Si confonde con la mediocrità. A maggior dimostrazione
della sua modestia ed amore per noi molisani ha preferito arredare il
suo studio-alloggio con una modesta cucina ( due fuochi gas e una
credenza, si fa per dire) per prepararsi il caffè ed uno spuntino ,
tempo tiranno permettendo, e non essere servito e riverito. Ci piace immaginarla
con il grembiulino a fiori mentre affetta il salame per prepararsi il
panino e finalmente seduto sulla sua poltrona a gustarsi quel caffè
preparato con le sue laboriose manine.
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