lunedì 14 marzo 2011

Dieci piccoli indiani

Dieci persone estranee l’una all’altra sono state convocate per designare il loro capo. Le dieci persone sono state invitate tramite una lettera anonima. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l’invito, ritrovandosi in un contesto di sconosciuti. Una volta arrivati non si accorgono o forse fanno finta di non sapere che il presunto anonimo organizzatore dell'incontro , è il grande capo della stessa nazione indiana del centro-est . Gli indiani sono piccoli di statura ma non di peso. Rappresentano o pensano di rappresentare le famiglie e le tribù del piccolo territorio del grande Michellù coda di Volpe della tribù dei Piedi Da Lavare, capo indiscusso. Cercano o fanno finta di trovare un accordo tra le varie anime della nazione per andare compatti sotto la guida di un unico valoroso guerriero al prossimo raduno dei pellerossa per eleggere un capo effimero della regione est del piccolo territorio. Si sono ritrovati i grandi capi delle tribù, le Iene Delle Valli accompagnato dal fratello Carpa Della Palude, i Pappagalli Dormienti con i suo guerrieri più significativi della collina e dei grandi laghi, e delle piccole le Pecore Smidollate, i Coyote Dannati, della famiglia dei Guerrieri , alcune di nova generazione e qualche eremita custode del nulla .
Non si son visti i guerrieri della tribù dei Serpenti E Lontre, sembra che hanno dissotterrato l'ascia di guerra tra le tre o quattro famiglie del clan.
Prima di sedersi intorno al fuoco sacro hanno invocato l'aiuto del grande spirito Manitù affinchè illumini le menti e rinforzi i cuori e li guidi verso scelte giuste per la nazione indiana. ( Mi viene in mente il napoletano che invoca l'aiuto di S. Gennaro per farlo vincere al totocalcio e S. Gennaro miserevole risponde “Ma vuoi giocare la schedina?”, nel nostro caso Manitù risponde “ ma volete portare le menti ed i cuori?”). Iniziano con il calumet della pace per rinforzare gli animi ed i legami , anche se son presenti guerrieri bambini. Il grande confronto è uno scontro di silenzi dove tutti son sospettosi ed i fumi della canna della pace non hanno sciolto i navigati piccoli indiani ma li hanno storditi e confusi. Non vengono segnali di fumo positivi e l'incontro si svolge con il nulla di fatto. Era la logica risposta al già prestabilito e serve solo per gettare fumo negli occhi degli allocchi stralunati e perdere tempo per evitare altre soluzioni dove gli allocchi potrebbero intervenire e dire la loro.
Il grande capo di tutta la nazione, oddio regione, Michelù ha già deciso insieme ai capi di alcune tribù avverse, le Iene e i Pappagalli,  di far eleggere il capo Pannocchia Per Neonati delle Iene Delle Valli per tre motivi
  1. Si ingrazia l'appoggio per il prossimo raduno della regione indiana sia del capo supremo delle Iene Delle Valli   garantendo la strada spianata al figliolo Carpa per il gran consiglio della Regione ( I figli dei capi non sono più pesci di mare, Delfini, ma di fiume, Trota, Carpa..Ed il grande padre , si dice presumibilmente, che il suo scopo è sistemare il figlio nel lago dei privilegi come il trota.) che del potente stregone Renna Ruspante dei Pappagalli , ricambiando le pellicce ricevute in dono;
  2. Lascia la provincia in apparenza ai suoi avversari dato che il capo prescelto abbandonerà subito le Iene per andare con i Piedi Da Lavare, dove i suoi fidati amici sono già trasmigrati ed hanno già approntato il tepee per il grande e grosso. (Si mormora nelle praterie che Pannocchia ha chiesto, tempo addietro, a Michelù di far parte della grande tribù dei Piedi da Lavare ma pretendendo di essere messo nel listino di Manitù, sembra che per il momento si è soprasseduto, chissà in seguito!.)
  3. Finalmente si toglie dai cavalli il guerriero Rospo Della Mattina.
Dieci piccoli indiani se ne andarono a mangiar, uno fece indigestione, solo nove ne restar.
Nove poveri indiani......

Solo, il povero indiano in un bosco se ne andò: ad un pino s’ impiccò e nessuno ne restò”.  

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