sabato 19 marzo 2011
La solita minestra
Una brutta pagina ancora della nostra politica: protagonisti i soliti che giocano con nomi a scapito dei molisani. Dopo 150 anni siamo sempre gli stessi : sempre garibaldini pronti con la valigia nell'armadio per …. fuggire. Siamo più borbonici che garibaldini! Di fronte ai problemi scappiamo sempre. Mai che imbarchiamo un po di coraggio, di impegno : sotto i vestiti niente. Non siamo capaci di autodeterminarci, aspettiamo sempre che qualcuno prenda decisioni per noi. E che qualcuno! La mediocrità che si sposa con la furbizia e prende coraggio e diventa arroganza. Molti non vedono o forse non vogliono vedere.
Di Pietro prima difende con cocciutaggine bossiana la teoria della Nutella “ sono il primo e resto il migliore” ( scritta che veleggiava dietro i furgoncini della Ferrero negli anni settanta), e quindi io decido e basta , poi attacca i compari di merenda di incoerenza e ridifende il suo pezzo da novanta. Che sia da novanta l'evidenza è palese che poi sia suo è tutto da verificare. A mio modo di vedere è il solito Scilipoti di turno che sosta alla sua corte da S. Stefano a Natale ,ad essere generosi!. Fin quando gli conviene, poi segue la quaglia e salta. Noi, funesta Cassandra , leggiamo nella palla e sappiamo riconoscere le balle dalle palle per cui pensiamo che il divorzio avverrà prima, molto prima delle elezioni regionali. Secondo voi un conquistatore di cariche ed un girovago incallito tra sigle e siglette si ferma a quest'ultima, ben sapendo che il prossimo unico papabile eletto alle regionali e il Carpa? E Poi sig. Di Pietro ci spieghi per bene chi è Nagni? Perchè noi dovremmo votarlo? Non avete fatto tempo addietro una miserevole “iacuvella” alla provincia di Campobasso? Cosa fa o ha fatto nella vita quotidiana , dove ogni cittadino si cimenta per vivere, per meritare la nostra stima e la designazione a guida del popolo molisano alla provincia di Campobasso? Ci spieghi le sue virtù nascoste e le sue indubbie capacità ? Noi non le abbiamo ma i viste, forse siamo cecati ed è colpa nostra, nè tantomeno riteniamo che sia un “ autorevole esponente” dal momento che da quando guida la sua ditta, pardon il suo partito, ha raccolto più defezioni che iscrizioni e non ricordo grandi scelte operate e coraggiosi decisioni prese per il bene comune. Se il suo unico avvocato difensore è ,udite udite, il sig. Ulisse Di Giacomo (porta ..voce di Iorio e coordinatore regionale PDL) che dice .”... almeno il proprio candidato se lo è scelto da solo, non cedendo ai ricatti e ai condizionamenti” allora vuol dire che ha sbagliato di grosso perchè se un nemico parla bene del mio pseudo amico vuol dire che il mio non è amico. Che esista un feeling con il grande capo si sapeva, ma mai che si arrivasse al punto di essere difeso apertamente dal suo sottoposto sulle pagine dei giornali.
E poi qual'è il motivo che ha spinto il ragazzotto a scegliere la candidata? Ultimamente sapevo per certo, al cento per cento, che era la candidata del terzo polo e si era affacciata alla ribalta nella riunione degli esclusi, pardon autoconvocati. Come è finita poi nelle braccia di Leva? Mistero! E poi si dice largo ai giovani, ha fatto più cazzate lui che Fracchia nei suoi film.
Si parla, di terzo polo ed intanto De Matteis , esponente di MPA (Partitino di Lombardo) chiede dispensa e si fa presentare dal Capo come aspirante alla carica di presidente. L'UDC di Velardi chiede dispensa e si affianca e non si discosta dal carro.
Che squallore, momenti sempre più bui ci attendono. A dire il vero alla provincia non è che abbiamo avuto un 'aquila. Tutt'altro. Siamo alle solite la politica è solo un ballo di nomi che aspirano a poltrone e scannetti per vivere gaudenti alle spalle dei fessi che lavorano sodo per sbarcare il lunario specialmente in questo momento di cacca.
" Ci pisciano addosso senza nemmeno farci la cortesia di chiamarla pioggia "
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