A bocce ferme ed a macerie ancora fumanti si cerca di analizzare il voto delle ultime consultazioni elettorali della provincia di Camppobasso ed in parte delle comunali nelle sue peculiarità meno battute dai grandi analisti e politologi dei nostri tempi e del nostro spazio.
Si riportano i dati della provincia di Campobasso del 2011 raffrontati con quelli del 2006.
Un piccolo elemento capta lo sguardo e desta attenzione: gli elettori nella nostra provincia sono diminuiti di circa 2.500 unità ( circa il 10%). Invecchiamo sempre di più e la dipartita per morte naturale non è affatto sostituita da forze giovani, che forse abbandonano questa terra ingrata e chiusa alle speranze. Restano solo i migliori e si vede!
I partecipanti al voto, causa temporali e vento forte nella seconda parte della giornata di domenica e mattinata del lunedì, sono ulteriormente diminuiti attestandosi ad un misero 55% che scende al 50% per i voti validi avuti dai presidenti.
La schiera enorme di listanti, partecipanti alle liste, è ancora più distante e raggranella un insignificante 47,5% e vi partecipavano quasi tutti i sindaci, assessori comunali di peso e consiglieri comunali di quei comuni non interessati dal rinnovo delle rispettive amministrazioni.
Il presidente dello schieramento vincente rappresenta solo il 27% degli elettori della provincia di Campobasso cioè di circa uno su quattro, ai restanti tre è indifferente o indigesto. L'eletto dal popolo!
In merito alla suddivisione dei seggi che gli organdi di informazione riportano ho delle perplessità, non su come sono stati distribuiti ma sul numero complessivo. La legge che regola queste consultazioni individua nel numero di 24 i consiglieri da eleggere di cui il 60% alle liste collegate al presidente vincente ( 14) ed il restante 40% agli altri candidati presidenti ( che hanno superato il 3%) e liste collegate (10). In base a queste disposizioni e sulla scorta dei risultati ottenuti a mio avviso la distribuzione dovrebbe essere quella riportata nella tabella a lato.
Entrando nei dettagli oltre ai soliti partiti classici rappresentati a livello nazionale (PDL,UDC,FLI,PD,PSI,API,SEL,IDV) si denotano al banchetto della spartizione, come è ormai consuetudine nei mostri lidi, anche diversi elementi di gruppi locali .( Qualcuno direbbe in modo maligno
" i luogotenenti delle bande dei vari potentati del contado")
Ridando i numeri sugli schieramenti emerge in modo evidente che nel centrodestra ormai i gruppi di contorno, una volta erano chiamati cespugli, al PDL e UDC e FLI hanno un peso paritario e notevoli capacità di raccolta; nel centrosinistra l'IDV è ritornata alle sue modeste dimensioni ed ha un peso elettorale ormai pari ai piccoli gruppi ( Finalmente DI PIETRO alle prossime scelte non ha alcuna priorità è semplicemente un gregario alla pari degli altri ) il PD è in salute ed in ascesa ed in disaccordo con le scelte scellerate del suo segretario e Altenativ@ ( Gruppo RUTA) esce ridimensionata e si tira fuori dal PD confluendo nell'API ( Una volta si diceva con API si vola ora penso che la musica è cambiata!).
Una lezione per i politicanti emerge da questo voto dimezzato : Le province non interessano a nessuno se non solo ai 25 eletti e 6 assessori.
Scelte oculate e condivise dai cittadini potrebbero portare a vittorie vere e non dimezzate e monche.
Una piccola considerazione sulle comunali : ci mettono una vita (circa 40 anni )a Matrice e Sepino per sconfiggere i sempieterni Sindaci dominanti la scena e di contro a Ururi e Vinchiaturo riportano ancora in trionfo gli ammuffiti Sindaci del passato ventennio.
Alla prossima ,dopo la proclamazione degli eletti .
2 commenti:
Ma gli eletti non sono 19?
Leggo questa rubrica satirica con interesse ma come al solito è piena di errori ed inesattezze.
Ovviamente prendo le parole del merlo come parole in libertà, non meditate, non studiate, non pensate... a vanvera!!
Solo per la cronaca: gli eletti sono 19!!! Merlo fai F5 ah ah ah
Prima di scrivere bisognerebbe informarsi. La legge è cambiata: i seggi da attribuire solo 19 (oltre al Presidente) e non 24 com'era prima.
Saluti
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