martedì 19 gennaio 2010

IL TRITTICO DELLE MERAVIGLIE

Nel califfato del Molise, regno incontrastato del Califfo Mustafa Michellud Al Iorine , si vive nell'ozio e nell'ignavia. I sudditi non osano guardare al di là del proprio naso perché richiede sforzo e fantasia. Son legati alla loro terra, conservano le loro antiche tradizioni e continuano i mestieri più radicati sul territorio : il contadino, il pecoraio e il taglialegna. Fondamentalmente vive in loro lo spirito del buzzurro che si piega e si adatta in umile e ossequioso silenzio al caprone di turno. Se in qualche testa pazza balenano idee nuove , desiderio di crescere ed apertura a nuovi orizzonti : emigra.
Il capo supremo gode del suo illimitato potere ed ormai si diletta a nominare anche i suoi cammelli comandanti dei presidi dei punti nevralgici del suo puntiforme regno.
Alla provincia del Nord Ovest nella sperduta Pentria nomina il suo bianco cammello elettricista pedagogo “Al CAZZUTUF”, nella capitale del regno ha imposto il suo panciuto cammello geometra di campagna “BEN DI BARTOLO MEO” e si accinge a far digerire nel contado del Mare il suo cammello infermiere “Alì asl Di RUGIADO” .
IL TRITTICO DEI CAMMELLI SI CHIUDE.
Non teme ostacoli e segni di contrasto anzi i suoi principali cospiratori di palazzo, Men RUTUF e AN-al AZZECCA , son tutti addomesticati ed al suo soldo. Sono pilotati a muoversi abilmente tra il popolo ed agiscono con trame e giochini al fine di confondere l'ignorante suddito. Creano inutili fantocci e li impongono come capi da seguire.
Il cammello vincerà e la stalla del califfo aumenterà ancora.
I buzzurri, gli straccioni, osannano il nuovo grande cammello prescelto e si inorgogliscono per le sue doti di cultura : speranzosi si mettono in fila per diventare CAMMELLI.

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