mercoledì 30 settembre 2009

LA GERMANIA HA PAURA: HITLER HA COPIATO MUSSOLINI, NOI COPIEREMO BERLUSCONI?

Mi è sta inviato da un italiano che vive in Germania, che mi legge spesso e quindi amico, un bellissmo articolo di un nostro connazionale A. U. R. che vive anche Lui in Germania .

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A.U.R. ( indico per una questione di correttezza solo le iniziali, se sarò autorizzato sarò lieto di darvi le esatte generalità) si è occupato per molti anni della scolarizzazione dei figli di emigrati italiani e ha lavorato in varie rappresentanze diplomatiche e consolari italiane in Germania Hannover. Nel 2009 ha pubblicato un romanzo sull’immigrazione clandestina afghana in Italia e sta per pubblicarne un altro sulla caduta del Muro di Berlino. Vive oggi ad Hannover.
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Sono alcuni decenni che mia moglie mi accusa d’essere troppo noiosamente prussiano. Sentirselo dire da una tedesca fa un certo effetto, ma devo ammettere che qualcosa di vero c’è: mi ostino ad arrivare in orario (a volte, lo confesso, persino in anticipo!), credo che mantenere la parola data sia un obbligo e ho sempre cercato di essere preciso e affidabile nel lavoro.
Ovviamente non suono il mandolino, non ho amici mafiosi e cerco d’evitare gaffes. Insomma, mi sforzo di non alimentare i pregiudizi verso gli italiani e di corrispondere il meno possibile all’immagine che i tedeschi, nel corso della storia si sono fatti di noi, quello di un popolo di simpatici cialtroni, fantasiosi pasticcioni, artefici dell’imbroglio, maestri nell’improvvisare e nel nascondere i nostri vizi tramite lazzi, frizzi e battute fuori luogo.
Non credo d’essere un caso eccezionale. Tutt’altro! La Germania è piena d’Italiani fatti così.
Non saprei davvero spiegarvi la ragione, ma è un fatto che chi vive lontano dall’Italia dopo un po’ subisce una strana e inspiegabile mutazione che, se non è propriamente genetica, certo è culturale e psicologica. Così l’italiano all’estero si trasforma pian piano in un paladino dell’anti-italianità. O, meglio, di quella che a torto si ritiene sia l’italianità, perché come sappiamo stiamo parlando di stereotipi e fortunatamente gli italiani, quelli veri, sono un’altra cosa. È una battaglia di trincea, in cui si lavora per anni per strappare un centimetro di considerazione in più, come sanno bene quelli che lavorano in qualche modo sull’immagine del nostro Paese all’estero: diplomatici, esportatori, insegnanti d’italiano e via dicendo.
Una battaglia in cui ogni sofferta conquista può essere annullata in un baleno da fatti imprevisti o, come accade sempre più spesso da quando il nostro Presidente del Consiglio si chiama Silvio Berlusconi, prevedibilissimi.
Quando il nostro Presidente del Consiglio mette piede in Germania, l’attenzione dei media tedeschi – che vi assicuro sono controllati dai comunisti nella stessa misura in cui l’Ayatollah Kamenei detta legge in Vaticano – si concentra su di lui, non allo scopo di spiegare ai tedeschi la politica italiana (operazione cui hanno rinunciato da tempo), bensì d’informarli sulle stravaganti cadute di stile dell’uomo politico che a torto viene considerato l’italiano per eccellenza.
La versione domenicale della Frankfurter Allgemeine Zeitung lo ha definito qualche anno fa “la prima popstar della politica mondiale” precisando, caso mai qualcuno avesse scambiato l’appellativo per un complimento, che Berlusconi “nella sua lussuosa villa in Sardegna ha torturato vari ospiti di stato con le piatte armonie di Apicella”. Sempre la FAZ, che nel panorama giornalistico tedesco è un autorevole giornale conservatore, già ben prima delle recenti storie di Papi, Noemi, Patrizia & Co. non aveva lesinato critiche ai comportamenti pubblici e privati del nostro Presidente “Con Berlusconi la volgarità non è più un tabù”, scriveva nel 2006.Da allora molte cose sono cambiate. In peggio, purtroppo.
Prendetevi la briga di leggere via Internet ciò che la stampa tedesca ha scritto in questi ultimi mesi e ve ne convincerete.
Die Welt, quotidiano amburghese del gruppo editoriale Springer definisce la decisione del Presidente di avviare una causa legale contro La Repubblica, rea di aver posto dieci imbarazzanti domande, „una novità persino per l’Italia, in cui le scurrilità politiche certo non mancano”. Incredulità per un’iniziativa che sarebbe impensabile in Germania viene espressa praticamente da tutta la stampa tedesca.
Il tenore di questi articoli è ben rappresentato da un titolo del quotidiano Hamburger Abendblatt: “La prestigiosa Repubblica pone solo domande. Ma Silvio Berlusconi, il premier immerso negli scandali, le ritiene diffamatorie”.
Stern e Spiegel, riviste da sempre critiche verso Berlusconi e la sua politica, hanno informato dettagliatamente i lettori tra il serio e il faceto sul fenomeno Berlusconi. Stern gli ha dedicato un’ironica copertina e un pepatissimo servizio (“Potere e amore – come Berlusconi governa il nostro prediletto paese delle vacanze”), in cui le vicende che hanno interessato il nostro Presidente del Consiglio vengono attribuite a un inesistente paese sudamericano governato da una cricca dispotica per poi concludere che „l’Italia è più corrotta di certe repubbliche delle banane”. Afferma il settimanale: “Se questa fosse veramente una storia del tutto fantasiosa e non la ricostruzione dell’Affare Noemi fatta da La Repubblica, a questo punto la diciassettenne informerebbe i genitori e questi si rivolgerebbero a uno dei pochi giornali non appartenenti al capo della giunta militare e farebbero diventare pubblico lo scandalo. Ma l’Italia non è solo del tutto reale, bensì molto più corrotta della nostra fittizia repubblica delle banane sudamericana.”Spiegel si è chiesto con preoccupazione se il fenomeno Berlusconi non sia un’anticipazione di quanto potrebbe avvenire nei prossimi anni nella stessa Germania.
Citando il sociologo Peter Kammerer ha scritto che “l’Italia è sempre stata un laboratorio politico. Hitler ha studiato Mussolini, la sinistra ha ammirato l’Eurocomunismo, la Rote Armee Fraktion le Brigate Rosse. In dieci anni, secondo Kammerer, anche la Germania potrebbe avere il suo Berlusconi. I sintomi s’intravvedono già: il crollo della SPD, il vuoto programmatico ovunque, il qualunquismo delle argomentazioni e la mediocrità degli attori politici.”
Mal comune mezzo gaudio? Per gli italiani in Germania certamente il proverbio non vale.
C’è da sperare che non cadano nel prossimo futuro dalla padella alla brace Impegnati nella missione impossibile di correggere con i loro comportamenti l’immagine del Paese d’origine, si scontrano con un Presidente del Consiglio che rema loro contro e non perde occasione per rivisitare i luoghi comuni dell’italianità.
Nel frattempo, comunque, anche a costo di subire i rimproveri di mia moglie, continuerò ad arrivare in orario agli appuntamenti e non mi metterò a suonare il mandolino mangiando gli spaghetti con le mani.

martedì 29 settembre 2009

PAPA , PAPA' e PAPI

Genuflessioni di comodo del figliol prodigo che si precipita da Pittsburgh, dove ha partecipato al G20 , a salutare il Padre purificatore che parte per la Repubblica CECA.
Nella diplomazia del paese Itala è consuetudine che il Pontefice venga accompagnato nelle sue partenze da un membro del governo: attenzione da un membro non dalla testa.
Nella parabola di Gesù, vangelo secondo luca 15,11-32, "..........spreca tutte le sue ricchezze tra banchetti e prostitute. (idem) Alla fine si ritrova a fare il mandriano dei porci (degli Italiani). Si pente , all'occorrenza, allora degli sbagli commessi e decide di ritornare a casa e di chiedere misericordia a suo padre ( Il PAPA)............ "
Santità ma possibile che per i potenti o pseudo tali si è sempre figliol prodigo?
Non poteva far saper tramite i suoi famosi e collaudati canali diplomatici che non era gradita la presenza di quest'uomo e non credeva al suo pentimento ad orologeria? Tutti nel mondo lo vedono per quello che effettivamente è, solo in Italia , dove vige l'oscurantismo, è il campione di onestà, moralità e fede cristiana. AZZ!!!
Lei tranquillamente lo ha rilavato candidamente e lo offre nuovamente alle sue schiere.
Vi ricordate : quante divisioni ha il Vaticano? Tante , ma tante.
Mi spieghi che senso ha abbracciare, stringere la mano, sorridere ad un campione di cristianità.
Mi scusi ma Gesù non dice: « Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti ».
-1)Non avrai altro Dio fuori di me.
-2)Non nominare il nome di Dio invano.
-3)Ricordati di santificare le feste.
-4)Onora il padre e la madre.
-5)Non uccidere.
-6)Non commettere adulterio.
-7)Non rubare.
-8)Non dire falsa testimonianza.
-9)Non desiderare la donna d'altri.
-10)Non desiderare la roba d'altri
« Ama il prossimo tuo come te stesso » (Mt 19,16-19).« Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi » (Mt 19,21).
Lei predica : i valori etici, il ruolo della famiglia e dei cattolici.
Esalta la difesa della libertà , libertà che non va confusa con libertismo.
Si richiama ad un'economia responsabile sia nei singoli paesi che nel mondo, ai valori della solidarietà, della responsabilità reciproca, dell'accoglienza senza distinzione di razza e cultura insieme ai valori etici.
Ma dice questo tanto per dare fiato ai denti ? Ma mi spieghi tutte queste belle parole a chi sono rivolte? Forse come al solito , ai poveri fessi seri ed onesti. Possibile che non si ha il coraggio di condannare in questo mondo ma solo di mediare? Si è disegnato un mondo dove i potenti possono derogare e fare quello che vogliono tanto la tua religione permette il perdono domenicale. Dal lunedì al sabato si fa quello che si vuole.
I dieci comandamenti sono come le leggi terrene: non sono uguali per tutti .
( PS Il lupo perde il pelo ma non il vizio, infatti non potendo raccontare barzellette al tedesco, una la dice ad un suo cardinale del seguito che ride a crepapelle . Chissà che barzelletta era? ( vedere sequenze 7-8-9))

sabato 26 settembre 2009

RAZZA PADRONA............. RAZZA CAFONA

Continua l'Italia della barzelletta.
Giovanni, uomo di campagna è andato in città e si è arricchito. E' rimasto quello che era, ignorante e cafone, ma ha una montagna di quattrini. Organizza una grande festa ed invita suo fratello Pasquale. Questi vive ancora in campagna : è il classico buzzuro ma educato e rispettoso delle tradizioni. Alla festa, cambiano i tempi cambiano i nomi ma vi son sempre le stesse protagoniste. Giovanni si compiace del suo IO e della sua posizione e gira con Pasquale tra gli invitati. Si avvicina una gran donna e Giovanni la sta per presentare a Pasquale. Questi la osserva , sbava e con ampie gesta delle mani sorrisi ammiccanti,( vedere sequenza), esclama candidamente:

Che gra pezzo di Foca ! quanto sei bona! Ti vorrei scopare!


Giovanni imbarazzato gli rifila un calcio negli stinchi e Pasquale, uomo educato, prontamente ribatte :

Pagando s'intende!!

Questo Individuo, che partecipa felice ad una festa e sagra paesana e non si vergogna di prendere una torta in faccia (è di merda così si improfuma) , anzi ne è compiaciuto ,sale sul troccolo dove mangia, pontifica moralità e denuncia il gossip inaccettabile della TV pubblica.


E' inaudito!


La libertà eè poter scegliere chi ti tira la torta in faccia!

Ma mi faccia il piacere!
Diceva il grande TOTO', nobile si nasce e lui lo nacque.


NON HO PAURA DELLE URLA DEI VIOLENTI MA DEL SILENZIO DEGLI INNOCENTI
(M.L.K.)

lunedì 21 settembre 2009

La regola dell'avvocato

L'italia è un paese meraviglioso ma è popolato dagli Italiani ( la solita manfrina noiosa dirà il solito italiano). Il legislatore si muoveva, operava e produceva ottime leggi in ogni settore. Erano e sono organiche, valide operative ,ma manca sul territorio la volontà di rispettarle e farle rispettare. Anzi onde evitare che il controllore sia più severo del controllato, il sottoposto migliore del capo, il portaborse migliore del politico è uso utilizzare incompetenti, asini e corrotti.
L'italiano è salvaguardato e la specie si conserva : migliora con il tempo. Allora, considerato che le leggi sono un optional per la nostra società democratica si sviluppano e si apllicano regole specifiche pratiche , non scritte. Una classica è la regola dell'avvocato, di gran moda ed al passo con i tempi scanditi da sommi avvocati.
Un avvocato parla, nel suo studio, con un cliente ed analizza in modo dettagliato lo sviluppo della controversia. Mette in gioco le difficoltà ed i vantaggi in correlazione con le mosse probabili della controparte. Con enfasi illustra e percorre il probabile iter processuale e quando la controparte sbaglia dice con orgoglio che entrambi glie lo metteranno in quel posto,ma quando, disgraziatamnete essa azzecca la mossa o scopre un suo errore, sommessamnete ammette che il cliente lo prenderà in quel posto. Il cliente allora esclama : Avvocato ma come è possibile che quando si mette siamo in due e quando si prende sono solo?
Ebbene sì si vince insieme si perde da soli.
Oppure, variante, io avvocato vinco sempre e solo tu misero cliente paghi sempre.
Un qualsiasi carta illustrata osa attaccare il califfo, d'Italia e,cosa rara , Mustafà del Molise. Lesa maiestà offesa al divino sbandierano i servi e mercenari e pretendono, perchè fanno finta di stupirsi, che tutti si devono unire al coro perche si difende la libertà. Il capo è attaccato andiamo tutti in difesa, il capo attacca solo solo tu subisci. Si trova il trombone o trombato di turno, che si erge a chiacchiere sul colle opposto o non allineato, e si accoda al coro del carro vincente, Omaggia e loda mustafà e scomoda la parola libertà per giustificarsi e critica apertamente i suoi amici di merenda perchè non partecipano.
Feltri, ottimo concime anche da vivo per i campi, attacca i nemici del padrone :bene! Nessuno defe osare criticare. I nemici attaccano il padrone tutti dobbiamo sdegnarci, essere solidali.
Il califfo riceve dal centro denaro e prebende, bene solo per amici, il centro ti manda l'eolico sul mare, la centrale nucleare: tutti dobbiamo indignarci. In silenzio si costruisce la turbogass e si è indagati per mazzette :tutti subiamo pochi gozzovigliano.
La sanità è una voragine Mustafà decide, spende e spande mentre il cittadino molisano deve impegnarsia a colmare il debito. Serve un collaboratore un tecnico si chiama l'amico inutile e lo si paga profumatamente: tanti i soldi sono dei soliti fessi. Tenete a mente sempre questa regola insieme all'altra( tutti son bravi a fare i froci con i culo degli altri) e vedrete finalmente la realtà molisana e nazionale nella loro effettiva dimensione e giustificherete tutto ciò che accade.
La professione ha perso la carica di onestà, serietà , deontologia e competenza, tutto è approssimato, tanto son sempre gli altri che pagano!.
La barzelletta diventa legge e la legge diventa barzelletta.

domenica 13 settembre 2009

Settembre andiamo è tempo di ..... teatrini di marionette e burattini

Il grande vate cantava: Settembre, andiamo. E' tempo di migrare. Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori .......... .

Tempi in cui ognuno viveva con dignità ed onore il proprio ruolo. Rispettava ed era rispettato. Ora !!!
Quando un uomo non ha futuro vive il proprio presente con disagio e si volge con nostalgia al passato. Il Molise è senza futuro : gli è stato rubato.
Oggi a settembre non si va ma si torna. Nelle città le piazze si rianimano e le compagnie ambulanti di teatrini di marionette e burattini lasciano i lidi e seguono questo flusso di ritorno.
A Campobasso ormai secondo una tradizione antica di almeno 30 anni si rinnova la presenza del teatrino di pulcinella nei giardini della centralissima piazza V. Emanuele e recentemente è passato anche quello di Pinocchio nell'area alle pendici di S. Giovannello.
Sono personaggi splendidi del nostro costume, ma, ahimè, non revocano il passato ma rappresentano sempre di più il presente.
La politica che occupa tutti gli spazi si è appropriata alla grande di questi protagonisti e con disinvoltura ne calca e copia le gesta.
Sono tutti pulcinella e pinocchi: fanno a gara per essere sempre più bravi.
Non solo si emulano i personaggi ma ci si improvvisa anche burattinai. Pochi ce la fanno.
Assistiamo cosi al solito puparo che muove nell'ombra le fila delle sue marionette o fa vivere i suoi burattini, aiutato dai suoi servi e nuovi leccapiedi. Nello spettacolo il suo è il personaggio principale gli altri sono comparse.
Nel teatrino della piazza si vedono calcare le scene solo le creature del puparo, mentre questi è sempre nascosto e fa sentire solo la sua voce, se ha coraggio, altrimenti sta completamente ad osservare dal suo posto privilegiato. Un buon puparo crea sempre nuovi personaggi ed una volta portatili al successo cerca di conservarli e mantenerli. Il Nostro sta perdendo colpi : i personaggi più in voga gli sono stati strappati da concorrenti più importanti con sacca generosa. Gli ultimi due sono stati un flop clamoroso ora ci riprova con il terzo, Ha costituito una compagnia molto agguerrita, raccattando mezzi pupari e mezze cartucce e si è lasciato una porta aperta nella speranza di riacquistare i suoi vecchi burattini e la loro corte di miracoli. Non è impresa difficile visto che non contano una beata mazza e sono sempre alla ricerca del miglior padrone ( PPN, Giudotto,Insetto d'oro,l'Avvoltoio....).
Ricordatevi in Italia siamo sempre nell'anno della zoccola.
Nel teatrino di figura si rappresentano le gesta di un nuovo pupazzo , giovane anagraficamente ma vecchio di vent'anni nel calcare le scene delle marionette. E' un pupazzo senza storia e futuro ,accettato e sopportato dal burattinaio principe della piazza perchè non gli ha rotto mai i c.... E' stato sempre pilotato e maneggiato e quindi ora non si smente.
Speriamo che si avveri la solita profezia contadina; non c'è l'uno senza il due non c'è il due senza il tre.
"Ah perché non son io cò miei pastori?"

venerdì 11 settembre 2009

Piccole gocce di ..........

E' terminato il fermo del lavoro. Esiste il fermo biologico per la riproduzione della specie ittica mentre noi Italiani, razza suprema, lo applichiamo in modo continuativo, con pichhi nei mesi di luglio e agosto, per conservare e non sciupare la specie. Per la riproduzione, non c'è fermo che tenga!
Il merlo ritorna alle amate sponde e riprende a garrire al vento.
È un canto potentissimo,bellissimo,anche se talvolta il ritornello arriva a ripetersi con un pizzico di monotonia è pero’ effettuato a squarciagola, dal profondo dell'anima senza dubbi o incertezze nelle varie note,insomma è il canto della libertà.
I mesi del poltrire sono passati ma la stupidità, il chiacchiereccio, la piaggeria non sono andati in ferie hanno continuato imperterriti ad esistere ed imperversare. Sono peggiorati!!
Ormai siamo lo zampillo d'europa, attenzione non sorgente viva di energia e culla di arti e saperi,ma zimbello per le nostre cazzate degnamente rappresentate dal capo massimo e dai suoi dignitari.
Due sono i modi di dire che definiscono in pieno il popolo italiano.
Fa facilmente il il frocio con il culo degli altri.
Quando il padreterno creò il creato si accorse di non esere stato giusto nella distribuzioni delle bellezzze anzi aveva calcato troppo la mano per quel lembo che si infila nel mediterraneo ed allora per controbilanciare non ci mise i tedeschi o gli svizzeri ( pensate come l'avrebbero migliorata e conservata!) ma semplicemnete “ GLI ITALIANI”.
All'estereo ridono di noi e noi siamo orgogliosi di come siamo, anzi osanniamo il nostro capo ed i suoi sottocapi che ci rappresentano degnamnente.
In Cina e finito a gennaio l'anno del topo in Italia continua alla grande l'anno della “zoccola”.
Anche il nostro mezzabuatta presidente ( ormai sono tutti presidenti) è un latrin-lover !!! Pensa te, se era il figlio del'impagliatore d' seggia (sedia) dei monti: nun z' lu pigliava nisciun'!

Il servilismo non era così viscido e strisciante nemmeno nell'antichità dove il servo aveva e conservava la sua dignità: aspirava fortemente alla sua libertà. Anche il cane rifiuta l'osso se sa di non meritarlo : In Italia !
Le parole sono belle auliche ma prive di riscontro non costruiscono ideee: siamo sempre l'italiano della barzelletta del francese e del tedesco: la spariamo sempre più grossa ma è pur sempre una balla.
Noi miseri inutili friiamo ( friggiamo) con l'acqua,ci arrangianmono viviamo con poco (24.000€ all'anno li sogniamo!) mentre il Nostro si fa liquidare come extra dagli amici del consorzio 250.000€ come premio alla carriera e nella Regione oltre alle 20.000€ mensili spende e spande i nostri soldi.
Scusate ma a cosa servono questi soldi spesi dal Nostro mensilmente, forse onora l'anno italiano?

Sevono per la carta: ma è scoppiata un epidemia di cacarella nel suo entourage!
Ma non si abbuffa mai !!!
Ricalca perfettamente il I° modo di dire.

I nuovi assessori comunali, primario, dirigente, tecnico in tre comuni, non sono minimamente sfiorati dal pensiero ( non dico dignità) di mettersi in aspettativa per onorare la nuova carica e meritare lo stipendio. Ma siamo pazzi, mangiano comodamente anche nel troccolo comunale.

Il piccolo uomo bacia ed abbraccia Micheluzzo e cosi fa il vicepresidente ed il capogruppo, uno in più.
Il campobassano si vende per un biglietto di fiera (2€) o di pinocchio (6€).
Ma quando diciamo basta e prendiamo una mazza e meniamo alla cecata (cieca) e facciamo un lago di ossa e mucchio di sangue.