lunedì 21 settembre 2009

La regola dell'avvocato

L'italia è un paese meraviglioso ma è popolato dagli Italiani ( la solita manfrina noiosa dirà il solito italiano). Il legislatore si muoveva, operava e produceva ottime leggi in ogni settore. Erano e sono organiche, valide operative ,ma manca sul territorio la volontà di rispettarle e farle rispettare. Anzi onde evitare che il controllore sia più severo del controllato, il sottoposto migliore del capo, il portaborse migliore del politico è uso utilizzare incompetenti, asini e corrotti.
L'italiano è salvaguardato e la specie si conserva : migliora con il tempo. Allora, considerato che le leggi sono un optional per la nostra società democratica si sviluppano e si apllicano regole specifiche pratiche , non scritte. Una classica è la regola dell'avvocato, di gran moda ed al passo con i tempi scanditi da sommi avvocati.
Un avvocato parla, nel suo studio, con un cliente ed analizza in modo dettagliato lo sviluppo della controversia. Mette in gioco le difficoltà ed i vantaggi in correlazione con le mosse probabili della controparte. Con enfasi illustra e percorre il probabile iter processuale e quando la controparte sbaglia dice con orgoglio che entrambi glie lo metteranno in quel posto,ma quando, disgraziatamnete essa azzecca la mossa o scopre un suo errore, sommessamnete ammette che il cliente lo prenderà in quel posto. Il cliente allora esclama : Avvocato ma come è possibile che quando si mette siamo in due e quando si prende sono solo?
Ebbene sì si vince insieme si perde da soli.
Oppure, variante, io avvocato vinco sempre e solo tu misero cliente paghi sempre.
Un qualsiasi carta illustrata osa attaccare il califfo, d'Italia e,cosa rara , Mustafà del Molise. Lesa maiestà offesa al divino sbandierano i servi e mercenari e pretendono, perchè fanno finta di stupirsi, che tutti si devono unire al coro perche si difende la libertà. Il capo è attaccato andiamo tutti in difesa, il capo attacca solo solo tu subisci. Si trova il trombone o trombato di turno, che si erge a chiacchiere sul colle opposto o non allineato, e si accoda al coro del carro vincente, Omaggia e loda mustafà e scomoda la parola libertà per giustificarsi e critica apertamente i suoi amici di merenda perchè non partecipano.
Feltri, ottimo concime anche da vivo per i campi, attacca i nemici del padrone :bene! Nessuno defe osare criticare. I nemici attaccano il padrone tutti dobbiamo sdegnarci, essere solidali.
Il califfo riceve dal centro denaro e prebende, bene solo per amici, il centro ti manda l'eolico sul mare, la centrale nucleare: tutti dobbiamo indignarci. In silenzio si costruisce la turbogass e si è indagati per mazzette :tutti subiamo pochi gozzovigliano.
La sanità è una voragine Mustafà decide, spende e spande mentre il cittadino molisano deve impegnarsia a colmare il debito. Serve un collaboratore un tecnico si chiama l'amico inutile e lo si paga profumatamente: tanti i soldi sono dei soliti fessi. Tenete a mente sempre questa regola insieme all'altra( tutti son bravi a fare i froci con i culo degli altri) e vedrete finalmente la realtà molisana e nazionale nella loro effettiva dimensione e giustificherete tutto ciò che accade.
La professione ha perso la carica di onestà, serietà , deontologia e competenza, tutto è approssimato, tanto son sempre gli altri che pagano!.
La barzelletta diventa legge e la legge diventa barzelletta.

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