domenica 31 luglio 2011

Zampilli nazionali

Evviva finalmente il duo RUTA-LEVA  buca l'etere e ci riporta con orgoglio a livello nazionale.
Siamo diventati la macchietta non solo della nostra piccola sputazza di Terra ma di tutta la stampa nazionale.
Io chiedo a Crik e Croc, Pingo-Pallino e l'emerito sconosciuto ,che subito hanno aderito a questo entusiasmante ed eccitante avventura : Se vincerà le primarie ( facile con l'appoggio dei servi di IORIO), come può il popolo ( progressista e di sinistra)  appoggiarlo e riconoscersi in LUI???
La demenza, non senile , è diventata virtù.

venerdì 29 luglio 2011

Le primarie dell'Estate

Il D'Ascanio sommo convinto Alfiere del centro sinistra o forse della sinistra o solo sinistro, sembra però che sia destro rifiuta di sedere accanto a Di Laura Frattura perchè frattura le primarie di centrosinistra. ( Poi successivamente si siede ed altri contestano)  Laura non c'è,è andata via anzi è venuta dagli amici del PD o forse è un alternativa che gioca per la destra nello schieramento di centro sinistra. Il nostro segretario vincente ed ossequioso, ma fondamentalmente educato, fa gli onori di casa agli estranei e dice che l'appoggia per dovere di ospitalità. Noi che nell'Italietta dei soliti Papa e Milanese, ci dobbiamo sempre distinguere e caso unico e raro due iscritti del partito,nonchè dirigenti, sono trascurati dalla cupola del comando per appoggiare un emerito estraneo per giunta proveniente ed ancora operante nel centro destra. Scusate ma il Di Laura non è stato eletto come Presidente della camera di commercio come compensazione, secondo la politica delle clientele e dei favori, per la debacle ottenuta nei due tentativi vani di essere eletto nella squadra di Iorio con Forza Italia ed anche perchè figlio di un ben noto alle cronache politico locale della DC ? E allora se vuol correre con il centrosinistra dica perchè ha fatto il salto del fosso ed abbandoni ,come segno tangibile, quella poltrona che gli è stata donata da Iorio, non perchè è bravo e competente: la casta che si ripete e si tramanda nei rampolli. Ogni casato sopravvive nella politica nostrana, come nella nazionale, attraverso un discendente diretto o del ramo germano o illegittimo della serva . Si tramandano i Ruta, i Di Laura frattura, i Totaro, i Romano, gli Ottaviano, i Sedati, i Di Pietro ( prossimo avvento del giovan figliolo nelle regionali).
E si parla e straparlano di meriti! 
O forse, ripensandoci ed analizzando la strategia del giovane segretario del PD , egli brucia un candidato indigesto giocando sulla scaramanzia , infatti mettendoci la faccia spiattella ai quattro venti di appoggiare il Di Laura Frattura ben sapendo che il candidato ufficiale del PD ( cioè di quelli che vengono definiti apparati) è sempre trombato alle primarie. 
Noi glie ne saremo grati per queste sue geniali pensate ma ci crediamo poco, come  un tacchino che diventa un aquila. Allora egli deve avere il coraggio di andarsene subito a casa insieme a Lui e confluire apertamente nel tre ruote APE, o forse API!,  del suo grande stratega che cerca di sopravvivere ma si scava sempre di più la fossa nella melma. 
Ne azzeccasse una! o forse tutte viste dal padre putativo?
E poi si dice largo ai giovani, han fatto più danni il "bamboccione"   Leva ed i suo protettore in questo lasso di tempo nel PD che lo tsunami nel Giappone.
Non dobbiamo per le  primarie considerare il Di Laura di Frattura perchè non è affatto dei nostri e non credo che sostituirlo a Iorio sia una vittoria del Molise progressista e motivo di soddisfazione per la sinistra. I grandi strateghi e politici di fama, o forse di fame, con i loro codazzi si sono allineati  o apertamente o silenziosamente tanto a loro interessa solo la propria elezione e vaffa il Molise e tutte le sue problematiche. 
Abbandoniamo il D'Ascanio, sono trent'anni che è in politica e forse è stanco poverino, anche perchè gli riconosciamo più una grande capacità di dividere che di unire e,pertanto, se vince ogni giorno ne inventerà una nuova, a suo arbitrio, come ci ha insegnato nella sua ultima felice, solo per Lui, avventura politica. Non dimentichiamo la girandola di assessori rimossi ( Perugini, Di Falco, Nagni, Lopriore, ….) per il solo gusto di affermare il potere divino del presidente senza tenere in debito conto i partiti e la base e ,poi, la perla di nominare presidente del consiglio il Grande Remo ( ex Sindaco di Guardialfiera e di destra) per tenere a galla la sua bagnarola di profughi.
Restano Pietraroia e D'Ambrosio.
Il Povero D'Ambrosio non riesce mai a coglier e i tempi è sempre sfasato: quando doveva lottare con i denti ed era un ottimo cavallo per la provincia si fece soffiare il posto in modo rocambolesco da colui che sappiamo che con i DS non aveva niente da spartire ma , grazie a Cesare passò per i nostri come il prescelto da Termoli ( non era affatto vero aveva fatto votare a fine riunione la chiusura della finestra, o una strombolata giù di lì; perchè faceva corrente ed i suoi fedeli misero a verbale che si era scelto Lui come candidato per la provincia .I misteri della politica con la P maiuscola) Da presidente del PD si schierò super partes con la Macchiarola alle primarie del sindaco di Campobasso, per aggraziarsi il gruppo dominante, è lo prese sui denti, pensava di fare il sindaco a Termoli ed il cognato lo tradisce e la banda lo trascura. Ora vuole riemergere ma sarà dura per il giornalista scrittore ,come viene sottotitolato nei dibattiti post elezioni come rappresentate del PD alla tv locale del padrone, riacquistare la fiducia del popolo di sinistra.
Resta come unico candidato dei partiti PIETRAROIA.  Il Michele  almeno in questi 5 anni noiosi , piatti ed uguali dell'arraffa poltrone e dispensatore di parole colorate IORIO ha almeno cercato di opporsi e di illuminarci sulle delibere e gli sprechi della banda comandante. Certo ha sprecato, a volte, il cannone per sparare alle mosche ed è accorso sempre dove si alzava un “NO”NO”. Infatti io maligno dico che in occasione dei referendum se ne defilato in Inghilterra perché aveva sentiva aleggiare nell'aria e nell'etere solo e solo i“SI”.
Per i partiti è l'unico candidato lo saprà essere anche per il popolo?
PS Il mio cavallo precedente  ha rifiutata la bicicletta per pedalare  e si è accontentato del sellino.

giovedì 7 luglio 2011

L'UOMO POLITICO HA LA LINGUA BIFORCUTA

Così avrebbe detto il gran capo del popolo dei SIOUX ,Toro Seduto .
 La parola per l'uomo dalla pelle rossa , nativo dell'America del Nord, era un vincolo sacro ed essa andava rispettata ed onorata. Un indiano mai avrebbe tradito la parola data che nelle fantasie fumettistiche e cinematografiche veniva sancita con il saluto
"augh" . Quando l'uomo , “bianco” per gli indiani e “politico” per i nostri tempi, tradisce il suo impegno non mantenendo le promesse fatte allora parla con lingua biforcuta: simbolo di malignità ed inganno come quella dei serpenti. È il peggior spregio per questo popolo saggio perchè l'amico non è più amico, tradisce e perde credibilità ed è difficile convivere con lui perchè non si saprà mai quando parla da onesto o da serpente.
La politica in questi giorni rafforza e conferma nei fatti questo assioma.
Il parlamento ha respinto con il voto contrario di lega e PDL ma con l'astensione determinante del PD la proposta di abolizione delle province. ( per difendere le posizioni si usa e si abusa , come al solito, della più gettonata parola del momento “demagogia”: l'arte di accattivarsi il favore delle masse per dominarle; per l'esattezza “tirate demagogiche” ) In campagna elettorale sia il PDL che il PD avevano nel programma l'abolizione delle province : di fatto resta dimostrato che il programma per la politica è carta straccia buona solo per usi igienici.
 Il politico non ha dato seguito alle promesse fatte per cui non mantiene affatto gli impegni presi.
Che occasione persa per quelli che dicono di rappresentare la sinistra!
Inoltre si parla tanto di momento difficile per il nostro paese e tutti si riempiono la bocca di tagliare i costi della politica. Una beata mazza e se qualcuno timidamente ne parla e avanza proposte sommessamente indicenti tutto si rinvia alla prossima legislatura o si boccia. Anche la famosa legge sul vitalizio dell'Emilia Romagna , al prossimo giro.
Il pidocchioso pensionato paga ora il suo balzello il ricco politico domani .
Possiamo più avere fiducia in questi personaggi che con il Berlusconismo sono diventati tutti uguali?
Perchè alle prossime regionali dobbiamo credere alle cazzate scritte dal faccino pulito o dal rude Mascellone o dal navigato sinistro e non alle solite del Gattone IORIO. Differenzieremo gli uomini dal numero di pagine presentate, dal numero di parole straniere presenti, dalla qualità delle stesse parole, dal peso del programma , dall'originalità delle proposte: ormai non sono indiani d'America ma d'Italia. 
Scrivi poi quando non hai da fare leggi!

Anche Di Pietro aveva parlato di uomini dalla faccia pulita, cosa ben differente da uomini puliti e virtuosi e poi, lasciamo perdere! Qualcuno dice ancora che bisogna presentare uomini onesti e credibili, ma l'onestà la certifichiamo come? Con un attestato del nonno o di chi ne fa le feci ! Altri hanno il coraggio di appoggiare un personaggio che quando non ha potere non parla mai e quando ce l'ha da libero sfogo ai suoi capricci fregandosene degli stessi che lo hanno innalzato.
E allora? Che fare?
Semplice ogni candidato ora alle primarie e poi nelle liste deve dare atti concreti del suo impegno. Siamo una democrazia malata e quindi non ci interessa la disquisizione dei soliti soloni sulla libertà del voto di coscienza e balle varie ( Non siamo tedeschi o nordici).
I nostri rappresentanti da eleggere devono :
-FIRMARE UNA DIMISSIONE IN BIANCO ( diventa esecutiva nel momento in cui tradiscono gli impegni presi e se ne tornano a casa. Analizzate con distacco i balli dei consiglieri attuali e verificate quante casacche ognuno ha cambiato per il suo tornaconto , non credo proprio per Noi!)
-PORTARE AL CONSIGLIO 5 GIOVANI DA PAGARE CON 2000 € (Dividere tutto il ben di Dio che prenderanno con questi giovani,i migliori laureati del Molise negli ultimi due anni senza guardare alle tessere politiche, tanto non ridurranno per questa legislatura nessuna indennità)
Il vero uomo politico non avrà nessuna difficoltà ad accettare queste regole elementari perchè sono già insite nel suo DNA, provate a domandarlo ai professionisti: saltatori di fossi e arraffatori di prebende.
Il popolo crede a queste demagogie o come dannate volete chiamarle!
SONO PEDANTE e MONOTONO e per tutti quelli che vivono di pane e politica demagogo, dilettante e noioso. ( molti non sanno nemmeno il significato ma si adeguano).

Ma sono GUERRIERO
Per noi i guerrieri non sono quelli che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri.” ( grande capo Toro Seduto)

lunedì 4 luglio 2011

DAGLI OTTO AGLI OTTANTOTTO , PURCHÈ RESPIRI.

È un detto popolano che spesso sgorgava o sgorga ancora  dalla bocca dei grandi viveur , per la verità più rattusi che amatori.
Ora è stato preso in prestito dalla politica nostrana ed è diventato l'emblema per le primarie del cemtrosinistra.
Nella nostra società contadina e popolana , ancora lontani anni luce da quella industriale, figuriamoci post moderna, la politica ha occupato di prepotenza i livelli più alti della gerarchia sociale calpestando i principi primari di questa realtà arcaica: l'onestà, la dignità e l'onore. Tutte le regole per coloro che entrano di fatto in detta casta sono cadute per cui chiunque può arrogarsi il diritto di essere, di decider o di comandare. In una collettività si definiscono i ruoli e si individuano, a volte e di rado nella nostra, le peculiarità e le competenze per occupare determinate posizioni.
Nei tempi andati mancava l'arte di scrivere ma le parti erano nette e distinte ed ognuno cercava di primeggiare, in quella di propria competenza, acquisendo conoscenze ed esperienze: lo scarparo cercava di diventare più professionale ma mai si sognava di fare il porcaro o il maestro. Era conscio delle sue capacità, rispettava gli altri e riconosceva che per diventare bisognava applicarsi e studiare.
La politica ha stravolto completamente questo modo di muoversi e di convivere : i membri diventano subito tuttologhi, sprezzanti della professionalità e buoni per ogni stagione con l'arbitrio di poter fare di tutto e di più.
Le primarie che dovrebbero essere una cosa seria ed importante in special modo per il ruolo che dovrebbero determinare ( Aspirante governatore regionale!) diventano l'esempio lampante delle loro azioni e pensieri . Da cervelli affumicati, disallenati e privi anche di quelle conoscenze che determinati studi ed esperienze lavorative danno, non sgorgano idee ( perdonali! perchè non sanno qule che sono) e quindi non si stabiliscono regole per partecipare. L'unica partorita dal tavolo o forse dalla tavolata è quella di non essere iscritto a partiti di centrodestra : ognuno si presenta con l'autocertificazione controfirmata da Iorio. Che grande pensata! In definitiva chiunque può partecipare ,vale l' autoreferenzialità della casta : DAGLI OTTO AGLI OTTANTOTTO , PURCHÈ RESPIRI.
In questo caos ognuno si sente autorizzato ad esserci  e nessuno è sfiorato dal dubbio se è all'altezza di competere e quindi di farsi dignitosamente da parte riconoscendo i propri limiti. Tutt'altro ogni politico che sta concludendo la sua villeggiatura nel consiglio regionale, o ne ha conclusa un altra si sente competente, baciato dal Signore e ,quindi, in grado di ricoprire il ruolo. Non è un pregiudizio verso il politico ma almeno alcuni di essi riconoscano i propri limiti sia cognitivi che di esperienze e di non essere all'altezza di competere. Sono perdenti e sarebbero massacrati dal gattone Iorio nella competizione vera.
 In questo gli amici di Facce di Boock danno una mano, involontaria o volontaria , e si divertono a scegliere l'amico dell'orto o il barzellettiere di turno o il fascinoso tenebroso perdendo completamente di vista la carica a  cui si dovrebbe partecipare. 
Diventa un gioco e si destabilizza la scelta. 
Allora tutti giocano e si indica qualunque nome venga in mente e la stampa , qualunque pur di riempire due righe, si diverte a menar la danza facendo l'appello nominale di tutti. Non esiste un titolo o competenze specifiche richieste per fare il Governatore , ma cavolo,  almeno una conoscenza a livello universitario, un'esperienza lavorativa decennale maturata nella società ( non solo vita politica agiata), l'aver svolto cariche e mansioni di responsabilità e comando sia nel pubblico che nel privato ( con risultati acclarati ed evidenti) , credo che permettano di districarsi con disinvoltura e professionalità nell'ambito delle azioni richieste dal ruolo a cui si va a competere.
Chi è senza titoli, scenda dalla corsa.
O saremo noi a farlo scendere anche se fa leva su un buon manipolo di portatori.  

sabato 2 luglio 2011

LA CLASSE PADRONA VA IN PARADISO

Recitava così la locandina di ieri 1 luglio  davanti ad un edicola.
Nella sua Regione molti suoi seguaci , miracolati  da questo Santo  e non,   pregano l'Altissimo di farlo salire in cielo al più presto alla sua corte dei giusti così  potranno suonare le campane a festa, con sommo giubilo, per farlo diventare Santo Subito su questa terra.
Questo Grand'uomo vive perennemente la sua passione, per le cariche e le poltrone, da ormai 10 anni ( o forse da sempre, è la sua vocazione terrena) continuando quella di  Nostro Signore che portò la sua "croce " mentre il nostro porta la sua "sedia", anzi le sedie.
(Caricatura del Maestro Piero Romagnoli del 2002, aggiornata nel numero di sedie al 2011  con l'aggiunta della nuvoletta)
 Che tormento per questo suo Calvario! Nemmeno un Cireneo che lo sollievi e lo aiuti nella sua corsa  di sofferenze, tutte le sedie sono solo per lui e che sedie: Governatore, Commissario per il terremote, Commissario alla Sanità e ultima Presidente dell'Euroregione adriatica. Il suo Golgota è molto lontano ed il tragitto è lungo anzi diventerà ancora più lungo se gli diranno di portare la sua sedia, quella più pesante di Governatore del Molise,  per ancora 5 anni
Sedie onorate, almeno le prime tre, con impegno e fatiche tese al raggiungimento del bene di tutti: Il Molise è una splendida realtà,( Pane e lavoro per Tutti), la sanità è un gioiello di efficienza ( bilancio attivo ed operatività a livelli impensati), il terremoto è un lontano ricordo ( non esiste nemmeno una baracca o casa distrutta che non è stata ricostruita in tutto il cratere). La quarta siamo certo che sarà onorata al pari delle altre.
Fedeli e cristiani Molisani abbiate pietà per questo povero uomo e lenite la sua  ininterrotta sofferenza e trovate un qualsiasi Cireneo che porti la sua sedia per il prossimo quinquennio.
Dio dall'alto dei cieli ve ne sarà grato per sempre.



venerdì 1 luglio 2011

Esimio ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA del Comune di Campobasso

Le voglio rammentare che il fieno nei prati della nostra e forse sua città è abbastanza alto e deve essere falciato.
Lo so che nell'era delle comunicazioni veloci è più facile parlare con il parente americano che con il suo attendente o detto dipendente .
E' un peccato sprecare cotanto bene che il Buon Dio ci dona gratis nei nostri pochi fazzoletti sperduti ed immersi tra tante pietre,asfalto e cemento.
Ella è ,giustamente,tanto impegnato a tosare le pecore e portare le vacche all'alpeggio ma ogni tanto ripercorra i sentieri che portano dal suo Palazzo Magno alla contrada di Vazzieri. Osservi quelle macchie verdi strappate alla desertificazione e lasciate per scelta alla volontà della nostra Natura e denoti quanto bel fieno si può ricavare. Se proprio non ha mezzi per la raccolta invii direttamente in situ le pecore i cavalli e le vacche così potranno gustare direttamnte la produzione locale e benediranno la sua efficienza e bontà.

Non le abbandoni e le trascuri perchè sottrarrà alimento agli animali della sua terra.

Dimenticavo, Attenzione quando cammina sui sentieri potrebbe inciampare in qualche selce fuori posto!