lunedì 4 luglio 2011

DAGLI OTTO AGLI OTTANTOTTO , PURCHÈ RESPIRI.

È un detto popolano che spesso sgorgava o sgorga ancora  dalla bocca dei grandi viveur , per la verità più rattusi che amatori.
Ora è stato preso in prestito dalla politica nostrana ed è diventato l'emblema per le primarie del cemtrosinistra.
Nella nostra società contadina e popolana , ancora lontani anni luce da quella industriale, figuriamoci post moderna, la politica ha occupato di prepotenza i livelli più alti della gerarchia sociale calpestando i principi primari di questa realtà arcaica: l'onestà, la dignità e l'onore. Tutte le regole per coloro che entrano di fatto in detta casta sono cadute per cui chiunque può arrogarsi il diritto di essere, di decider o di comandare. In una collettività si definiscono i ruoli e si individuano, a volte e di rado nella nostra, le peculiarità e le competenze per occupare determinate posizioni.
Nei tempi andati mancava l'arte di scrivere ma le parti erano nette e distinte ed ognuno cercava di primeggiare, in quella di propria competenza, acquisendo conoscenze ed esperienze: lo scarparo cercava di diventare più professionale ma mai si sognava di fare il porcaro o il maestro. Era conscio delle sue capacità, rispettava gli altri e riconosceva che per diventare bisognava applicarsi e studiare.
La politica ha stravolto completamente questo modo di muoversi e di convivere : i membri diventano subito tuttologhi, sprezzanti della professionalità e buoni per ogni stagione con l'arbitrio di poter fare di tutto e di più.
Le primarie che dovrebbero essere una cosa seria ed importante in special modo per il ruolo che dovrebbero determinare ( Aspirante governatore regionale!) diventano l'esempio lampante delle loro azioni e pensieri . Da cervelli affumicati, disallenati e privi anche di quelle conoscenze che determinati studi ed esperienze lavorative danno, non sgorgano idee ( perdonali! perchè non sanno qule che sono) e quindi non si stabiliscono regole per partecipare. L'unica partorita dal tavolo o forse dalla tavolata è quella di non essere iscritto a partiti di centrodestra : ognuno si presenta con l'autocertificazione controfirmata da Iorio. Che grande pensata! In definitiva chiunque può partecipare ,vale l' autoreferenzialità della casta : DAGLI OTTO AGLI OTTANTOTTO , PURCHÈ RESPIRI.
In questo caos ognuno si sente autorizzato ad esserci  e nessuno è sfiorato dal dubbio se è all'altezza di competere e quindi di farsi dignitosamente da parte riconoscendo i propri limiti. Tutt'altro ogni politico che sta concludendo la sua villeggiatura nel consiglio regionale, o ne ha conclusa un altra si sente competente, baciato dal Signore e ,quindi, in grado di ricoprire il ruolo. Non è un pregiudizio verso il politico ma almeno alcuni di essi riconoscano i propri limiti sia cognitivi che di esperienze e di non essere all'altezza di competere. Sono perdenti e sarebbero massacrati dal gattone Iorio nella competizione vera.
 In questo gli amici di Facce di Boock danno una mano, involontaria o volontaria , e si divertono a scegliere l'amico dell'orto o il barzellettiere di turno o il fascinoso tenebroso perdendo completamente di vista la carica a  cui si dovrebbe partecipare. 
Diventa un gioco e si destabilizza la scelta. 
Allora tutti giocano e si indica qualunque nome venga in mente e la stampa , qualunque pur di riempire due righe, si diverte a menar la danza facendo l'appello nominale di tutti. Non esiste un titolo o competenze specifiche richieste per fare il Governatore , ma cavolo,  almeno una conoscenza a livello universitario, un'esperienza lavorativa decennale maturata nella società ( non solo vita politica agiata), l'aver svolto cariche e mansioni di responsabilità e comando sia nel pubblico che nel privato ( con risultati acclarati ed evidenti) , credo che permettano di districarsi con disinvoltura e professionalità nell'ambito delle azioni richieste dal ruolo a cui si va a competere.
Chi è senza titoli, scenda dalla corsa.
O saremo noi a farlo scendere anche se fa leva su un buon manipolo di portatori.  

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