martedì 31 maggio 2011

L'ITALIA S'E' DESTA

Il torpore o l'apatia il disinteresse o la sfiducia cominciano a dissolversi nell'animo e rinasce  lentamente l'Italiano vero, responsabile, partecipe, fiducioso e,principalmente, dialogante e rassicurante.
Pisapia e De Magistris  sono i segnali, i simboli , le punte di diamante di questo risveglio diffuso,  profondo, ma voluto fortemente da una parte di  popolo che ha riacquistato la sua entità decisionale e pensante scrollandosi di  dosso la pelle di pecora  cucitagli da uomini inutili e pericolosi.
I senza cervello sanno pensare meglio di chi si illude di averne. Il senza che supera il con, la mancanza meglio dell'eccedenza. Figuriamoci! 
L'unico pensiero che fuma dal sommo cervello incartapecorito e rimbecillito "Napoletani e Milanesi vi pentirete, pregate il buon Dio". Cosa ci si può attendere dai pretoriani!
Il vento del risorgimento si è alzato e comincia a soffiare forte negli animi e difficilmente si fermerà, sarà una leggera brezza ma è sempre meglio della calma paludosa. Chissà che non diventi un tornado!
Ora tocca a tutti  gli Italiani di salire su questo trend  lasciandosi accarezzare  da questo meraviglioso spiffero e proseguire verso il percorso della riconquista della propria dignità. Una nuova ardua battaglia li attende : Domenica 12 e lunedì tredici i referendum. Restano quindici giorni per affilare le armi, convincersi e convincere a partecipare e non perchè invitati a seguire sigle di partito o rimbambiti dai soliti tromboni, ma solo perchè  cittadini. La battaglia si vince , indipendentemente dal risultato, solo e solo se si raggiunge il quorum,  perchè vuol dire che stiamo recuperando il nostro senso cives e  vorremo mandare al mare quelli che con tracotanza, ora,   ci ordinano di farlo. Credono sempre di comandare a dei servi e non parlare a delle persone. Ma forse il vento è cambiato.
Il nuovo deve guidarci a credere di poter vincere la guerra dell'autunno: sconfiggere il modo disastroso di governare di IORIO. Non dobbiamo vincere su Iorio semplicemente cambiando nome ma lasciando inalterato la filosofia della catena di comando, ma deve vincere il modo nuovo di fare  politica.
Occorrono delle persone che hanno dimostrato, con i fatti,  di avere forte il senso di governare per il bene comune di essere stati coerenti sempre nel loro percorso ( niente salti di fossi opportunistici) e di essere sempre appartenuti allo schieramento di centro sinistra.
Questa coerenza la si riscontra in Candido Paglione. Io insisto ma gli altri dormono, nicchiano, esprimono solo: ma si, ma no, boh, non è . E allora li si facciano altri nomi e li si confronti in primarie immediate, ma credo che non possano essere Frattura, Chieffo o di nuovo Ruta.
AVANTI POPOLO ALLA RISCOSSA CHE LA RAGIONE TRIONFERA'.

sabato 28 maggio 2011

Le domeniche del risorgimento

Prime tappe del popolo italiano per un nuovo Risorgimento: domenica 29 maggio con il voto per il ballottaggio di Napoli e Milano e domenica 12 giugno con il voto sui referendum.
Dobbiamo riportare l'Italia a quel livello di splendore che le appartiene illuminata dalla luce di onestà, trasparenza, rispetto, solidarietà. Si devono spazzare le nere tenebre che L'avvolgono ed in cui sguazza una classe politica dominante becera , schiava e qualunquista. Gli uomini di potere hanno smarrito il senso civico ed hanno tolto dignità alla gente per cui questa entità astratta ed insignificante deve riacquistare il diritto di essere un insieme  variegato di persone ognuna con un'anima , desideri, amori, delusioni , idee. La persona deve riprendersi il diritto di vivere nel rispetto di se stessa e degli altri  e non tirare a campare e sperare nell'elemosina del solito potente.
L'inizio del nuovo risorgimento parte da due grande città , non a caso, che hanno saputo nella loro storia insorgere, in tempi diversi, nel momento opportuno e combattere per la propria libertà scrivendo pagine bellissime : le Quattro giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) e le Le Cinque giornate di Milano (18 e il 22 marzo 1848).
Furono episodi storici di insurrezione popolare contro gli oppressori , tedeschi ed austriaci e diedero la forza di far vibrare in tutti gli italiani quello spirito di libertà.
Ormai a Milano e Napoli si è alzato forte il vento di questa nuova primavera e ci da la speranza di continuare.
Prossima battaglia sarà il 12 e 13 giugno dove tutti gli Italiani dovranno scendere in campo non solo per scegliere in autonomia di pensiero  il si o il no ma per dimostrare che ci sono, che vogliono contare, essere rispettati e scrollarsi di dosso quelle vesti di burattini comandati da quattro imbecilli.
Ormai il nostro paese è retto da 314-320 personaggi scelti e non votati che manterranno all'infinito i propri privilegi votando qualunque stronzata il loro Leader porrà loro disinteressandosi delle problematiche vere.
Queste battaglie saranno pietre miliari per portare allo schiantamneto in autunno nel nostro Molise di IORIO ,dei suoi e degli altri inutili che contornano la sua corte.
Attenzione avranno ancora cinque mesi per “accattarsi “ la fame del nostro popolo e si venderanno come vecchie baldracche. Prenderanno una lauta liquidazione, anche se i tempi sono magri e di fame per gli altri ma non per loro. Diciamo di sì a tutti ,accettiamo le prebende, illudiamoli e ,poi utilizzando i loro profondi insegnamenti di cinismo e tradimenti, li manderemo a casa.
Torniamo a cantare con gioia : FRATELLI D'ITALIA, L'ITALIA SI E' DESTA …...

giovedì 26 maggio 2011

Ridateci almeno i cocci!

Riceviamo da Franco VALENTE (http://www.francovalente.it/e pubblichiamo con vero piacere perchè ne  condividiamo appieno il contenuto ed apprezziamo lo spirito ironico e dirompente, che in fondo ci appartiene. Rappresenta benissimo la realtà di quel ceto dirigenziale ( Bah, mi sembra una bestemmia definire tali degli sprovveduti. O forse complici!) che dovrebbe essere l'argine allo strapotere di Iorio e delle sue bande. Dobbiamo avere il coraggio ,tutti insieme, di superare i loro limiti e le nostre divisioni e chiedere o organizzare delle primarie coinvolgenti e trascinanti. 
IORIO è battibile dalla forza dell'unione e della ragione.
Io insisto per Candido PAGLIONE.  Aspetto che qualcuno mi proponga altri nomi, sarebbe l'inizio del risveglio. DEMOCRAZIA è partecipazione, discussione ma alla fine condivisione.

"
Ridateci almeno i cocci!
Franco Valente
Con le loro contorsioni mentali hanno distrutto il Centro Sinistra del Molise per fini esclusivamente personali. Ora rimane un mucchietto di cocci che neppure il più abile dei restauratori potrà rimettere insieme per dare almeno l'idea di come fosse fatto il vaso.
Ho grande stima per Micaela Fanelli. Soprattutto per la sua forte personalità. Ma è stata vittima di un demagogico raggiro da parte dei nocchieri di una carretta del mare che pensavano di affondare una portaerei con le cerbottane.

Non so quale agenzia di sondaggi ha fatto dire al suo irresponsabile comandante: "Sono molto fiducioso nel risultato elettorale delle prossime elezioni provinciali del 15 e 16 Maggio che consentirà a Micaela Fanelli di diventare la prima donna, nella storia istituzionale del Molise, Presidente di un importante Ente come la Provincia di Campobasso."
"La vittoria alle provinciali aiuterà la coalizione del centro sinistra,  guidata da esponenti di primissimo piano provenienti dal mondo della politica o dalle Istituzioni locali, ad affrontare con più determinazione le elezioni regionali del prossimo Novembre".
Bastava chiedere a Saverio il Saponaro per sapere come sarebbero andate a finire queste elezioni e dove la gloriosa ciurma di "Alternativa" si sarebbe schiantata.
I responsabili di questo sciagurato disastro chiederanno scusa?
Questi non ci restituiranno manco i cocci!
 "

mercoledì 25 maggio 2011

Le aspettative ....sono arrivate


Si sbandierano tanto i 65.893 voti raccolti in questa campagna provinciale dal presidente eletto Rosario DE MATTEIS ( MPA), come se fossero valori stellari. Se da questo valore si tolgono i 4.994  raccolti dall'ondivago UDEUR che ora sta a destra ma nel 2006 stava a sinistra, sa annusare i venti dei vincitori, ne restano semplicemente 61.893 non lontani dai  59.683 raccolti dall'allora candidato di destra ( la consigliera regionale Fusco-Perrella di AN) . Un incremento misero di soli 2.200 voti con tante liste locali.
 Questo valore è confrontabile  con le circa 75.000 preferenze di Iorio alle regionali del 2006 ( a cui vanno aggiunti quelli dell'UDEUR,  era a sinistra, sbagliò ubicazione ma si corresse immediatamente saltando il fosso).Si arriva a circa 80.000 voti ( votarono 20.000 persone in più) . 
Da questo insieme di numeri emerge che il bottino della destra sia stabilizzato su questo livello e sembra che riesce a coinvolgere e quindi  a raccogliere  in ogni tornata ( almeno nella provincia di Campobasso mentre nell'altra bulgara, lasciamo perdere) il massimo dei suoi fans  mentre la sinistra ondeggia e scende di brutto quando i votanti diminuiscono. Si è portati a pensare che gli elettori penalizzano fortemente le scelte scellerate di questi pseudo-dirigenti della sinistra: divisioni e nomi forse sbagliati.   Ci  illude la speranza che la sinistra ha possibilità di incremento maggiore se si riesce a convincere la gente ad andare a votare.
Io credo, e non è affatto divertente ma è una mia convinzione opinabile ma almeno concreta, che si devono fare subito le primarie e proporre idee forti e concrete per ridurre il costo della politica.
Parliamone di queste primarie convinciamo gli aspiranti candidati a venire allo scoperto ed auguriamoci di svolgerle con una grande partecipazione popolare.
Io ribadisco la mia scelta su Candido PAGLIONE, altri, invece di criticare sempre, dicano la loro anche su questo blog . ( qualunque idea valida e suggerimento costruttivo    saranno  pubblicati )
Iorio deve essere sconfitto e non è invincibile.

lunedì 23 maggio 2011

Il risveglio della speranza

Un fremito nuovo si avverte nell'aria e si diffonde dal Nord , tocca un piccolo punto del sud e sembra annunciare una nuova primavera. La primavera come risveglio della ragione, dormiente ed abbandonata sotto coltri di inettitudine ed ignoranza, che permetta al  cittadino di uscire dagli schemi e blocchi in cui è relegato. Il “cives” comincia a dirigersi verso gli orizzonti che gli competono e riappropriarsi degli spazi che gli appartengono.
Il grido del padrone che ordina, impone ed indica la strada da percorrere al suddito suona vuoto come un eco che si attenua e si perde nelle valli del silenzio.
 Il Molise, invece, è ancora in pieno inverno e strati di neve, indurita ed insozzata dal tempo, impediscono al fiore di sorgere . Ormai tutto il suo territorio, dal mare ai monti dalle valli alle pianure , è battuto solo da aliti di venti monotoni ed oppressivi che avvolgano ed amalgamo impedendo alla terra di mostrarsi al sole.
Ma la  neve si dovrà pur sciogliere e noi godremo della luce : l'attesa potrebbe essere lunga e la terra morire prima di rivedere lo sole . Non dobbiamo temere la solidità e lo spessore dello strato che ci opprime perché l'unione della volontà potrebbe spazzarlo e sbriciolarlo.
La nostra povera regione è ormai governata da 10 anni dal sig. Michele Iorio e dai suoi amici ( amici ad essere generosi!) e si avvia spavaldo alla riconferma in pompa magna del suo terzo mandato in autunno. Se non accadono elementi nuovi e significativi è inutile anche spendere soldi per andare a votare deleghiamolo ( e già tanti commissari) a scegliere i 30 consiglieri e ci fa sapere,bontà sua, quali sono quelli che dovrebbero essere di minoranza ( Oddio non ci vuole la zingara !)
La destra governa in tutto il Molise
( Regione, le 2 provincie ed  i maggiori Comuni ) sia perché si è  accattata la fame ma principalmente  perchè un buon 40% dei suoi abitanti ha alzato bandiera bianca e si disinteressa della politica al grido qualunquista : son tutti uguali . ( Certo non è che sbagliano tanto! I nostri ultimi baluardi allo strapotere sono stati governati così male che le guide non hanno avuto nemmeno l'onore di riprovarci!).
Si deve recuperare la fiducia di queste persone demotivate e  riportarle a votare potrebbe significare la vittoria. Ricordate che Iorio governa col 54% del 60% di tutti i molisani cioè un misero 33% , pensate cosa significherebbe recuperare un 20% in aggiunta al 25-30% posseduto!
Missione impossibile direbbero i soliti che perdono senza neanche lottare o i falsi democratici che giocano con le parole per continuare a galleggiare sull'invariabilità delle cose.
Tre sono gli elementi che potrebbero creare queste premesse ed aspettative 
per un' alternativa credibile :
1) proposte concrete sull'abbattimento dei costi della politica ed eliminazione dei privilegi della casta;
2) scelta da parte del popolo del candidato presidente mediante primarie e non espressione di compromessi tra oligarchie, lobby e cricche;
4) presentazione di uomini credibili e capaci, non necessariamente politici di professione.
La parte sana del nostro Molise allora risvegli la speranza di poter “essere “ ed abbandoni la realtà dominante del bieco “avere” .
Si mettano da parte, nei fatti e non a chiacchiere, le solite rivalità e  personalismi e si cerchi di guardare il alto. Non accettiamo più lezione da i soliti tromboni che già cominciano a crearsi spazi e profferiscono le solite parole per dar fiato ai denti. .Uno dice  “obiettivi comuni” da fissare al tavolo del centrosinistra. “Se si trova il candidato giusto “ L'altro ,della serie senti chi parla,  “Un tonfo, una sconfitta senza se e senza ma che brucia politicamente e nell’animo di chi vede il proprio schieramento politico perdere in malo modo”.Alle liturgie dei tavoli di trattativa dei partiti noi preferiamo le Primarie, alle segreterie politiche noi preferiamo i cittadini".
Compattiamoci per chiedere Noi con forza di formare subito un comitato ristretto di persone pensanti che organizzino primarie serie, pimpanti, battagliere ma vere per sceglier chi dovrà guidarci alle prossime regionali ed alla vittoria per governare il nostro MOLISE.
Le primarie sono una battaglia ed i contendenti devono parteciparvi con vigore, ma calato il sipario ed operata la scelta senza alchimismi e trucchetti da bassa bettola di quartiere malfamato, tutti devono diventare un blocco unico e compatto come Pisapia e Boeri ci insegnano a Milano.
I tempi stringono per cui entro il 12 giugno si devono presentare le candidature, nel rispetto di  regole certe e definite , e domenica 26 giugno si deve votare perchè altrimeni viene la vacanza e poi vince la solita furbata dei favorevoli a chiacchiere e che nei fatti boicottano ( Come è sempre stato sinora, fatta eccezione per il Comune di Campobasso)
Per la scelta di uomini io rompo gli indugi ed avanzo la candidatura alle primarie del dott. CANDIDO PAGLIONE.
La mia è forse una scelta di amicizia e qualcuno direbbe di campanilismo ma è fondamentalmente di stima per il breve percorso politico ma intenso che ha finora caratterizzato la sua vita dove professa la sua attività di veterinario. E' stato un ottimo Sindaco di Capracotta per due mandati,( L'ha portata alla ribalta nazionale), Assessore all'agricoltura alla Regione Molise nella breve primavera di Di Stasi, Capogruppo dei DS alla regione Molise nel quinquennio dal 2001-2006 del I° mandato IORIO, candidato alla presidenza della provincia di Isernia nel secondo mandato di Mauro. Nelle regionali del 2006 è stato sconfitto dall'attuale segretario Leva ( da allora sono cominciati i dolori nel DS prima e nel PD poi) ed è ritornato alla sua attività lavorativa non disdegnando di presenziare nella politica.
IO getto la pietra nelle acque stagnanti per provocare la propagazione delle onde della speranza: la speranza è una bella cosa, anzi la cosa più bella e le cose belle non muoiono mai.

sabato 21 maggio 2011

GRAZIA GRAZIELLA e GRAZIE a … gli elettori

Le tre grazie del gergo popolare, anzi per qualcuno sono 5500 (esagerato!), raccolgono gli ultimi bagliori delle luci della ribalta. La rappresentazione è ormai terminata ed è calato il sipario e gli attori si riaffacciano sulla scena per inchinarsi e ringraziare il pubblico ,come consuetudine vuole, e poter finalmente digrignare tra i denti il famoso detto Bossiano “ Fora da li ball”. Tutti i protagonisti si rintanano nelle loro sedi e festeggiano da vincitori secondo i principi del loro principe con “ donne e champagne” mentre la compagnia dei soliti sfigati si consolar con “ pippe e gazzose”. Tanto demodèè considerata la rivalutazione della “Pippa” inglese, damigella reale.
Il tanto amato cittadino ha vissuto il suo mese scarso di gloria ed ora  ritorni nei ranghi che gli competono, semplice suddito, e non disturbari i manovratori . 
E che manovratori! 
Uno squadrone composto da personaggi navigati ed esperti,sia di destra che di sinistra. Dobbiamo essere orgogliosi di aver eletto un consiglio composto da persone che rivestono già cariche importanti : 3 Sindaci ( Campodipietra, Mirabello e Riccia), 4 Vice Sindaci (Guardalfiera, San massimo, Roccavivara, S.Martino in P.,), 3 assessori comunali, 3 consiglieri del Comune di Campobasso, 3 ex Assessori, 2 dirigenti politici ed 1 presidente di commissione regionale. I rincalzi, pronti a subentrare ai 5 assessori nominati dal Presidente, non sono da meno. Le persone della società civile  prive di cariche amministrative sono servite semplicemente per riempire le liste e portare le ghiande, pardon i voti. Meno male! Avrebbero inquinato il consiglio con la loro inesperienza ed ingenuità
Siamo additati come esempio nazionale dove la destra arretra mentre da Noi vince. Siamo sempre, come è nostra abitudine, abituati ad andare in controtendenza. Il fiore della nostra forza politica sparsa sul territorio viene compattata e sacrificata a compiere un ulteriore sforzo per il nostro bene comune. Un simil plotone porterà sicuramente dei grandi vantaggi alla nostra provincia perchè su di essa si riverseranno le idee , le capacità e  le competenze di questi uomini e donne che tanto bene hanno fatto ed ancora faranno per i loro piccoli borghi. Basta girare il Molise per rendersene conto! I nostri Comuni sono all'avanguardia nella nostra Italia.
Siamo contenti che la legge permette di rivestire questi doppi incarichi e ci doliamo che solo al nostro Presidente è negata questa possibilità. Poverini dovranno sobbarcarsi per Noi, immolandosi all'interesse della collettività, un doppio lavoro che richiede impegno e sacrifici, ricevendo in compenso briciole . Solo oneri e qualche onore, ma pochi piccioli.
Grazie di esistere lo diciamo noi a voi.
NOTA DI SERVIZIO : il teatro resta momentaneamente chiuso e riaprirà i battenti in autunno per la nuova grande rappresentazione. Si informa che  gli attori principali ed i capocomici , che adesso hanno ceduto il passo alle comparse, sono impegnatissimi a fare le prove sul territorio. Chiunque può chiedere perchè sarà dato.

giovedì 19 maggio 2011

ERRATA CORRIGE sul VOTO

In merito al  numero dei consiglieri eletti nelle consultazioni per il rinnovo della provincia di Campobasso  e dei futuri assessori  riportati  nel post " IL VOTO" è stato pubblicato un dato inesatto. Infatti si è erroneamente fatto riferimento all'art. 37 del  "Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267"  aggiornato sino al 2009 sul sito del Ministero degli Interni  senza tener conto che esso è stato modificato dall'art. 1 comma 2 della  Legge 26 marzo 2010, n. 42 successivo alle modifiche apportate dal comma 184 dell'articolo 2, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 ( FINANZIARIA 2010) che ,in definitiva, ha opera una riduzione del 20 % sul numero dei consiglieri  ed ha portato gli assessori  ad un quarto di detto nuovo numero.
In pratica come spiegato nella circolare  del  M.d. I. ,N° 0002915 del 18-02-2011, per provincie inferiori a 300 mila  abitanti    il numero di consiglieri da eleggere diviene 19 e gli assessori massimi da nominare 5 per cui la distribuzione effettiva e quella riportata in tabella ,uguale a quella degli organi di informazione.
Ringrazio a tal proposito i commenti di due anonimi lettori che mi hanno fatto presente del grave errore commesso. Chiedo scusa umilmente e riconosco la mia superficialità,"errare humanum est"  importante è dialogare riconoscendo i propri errori.

mercoledì 18 maggio 2011

Il VOTO

A bocce ferme ed a macerie ancora fumanti si cerca di analizzare il voto delle ultime consultazioni elettorali della provincia di Camppobasso ed in parte delle comunali nelle sue peculiarità meno battute dai grandi analisti e politologi dei nostri tempi e del nostro spazio.
Si riportano i dati della provincia di Campobasso del 2011 raffrontati con quelli del 2006. 
Un piccolo elemento capta lo sguardo e desta attenzione: gli elettori nella nostra provincia sono diminuiti di circa 2.500 unità  ( circa il 10%). Invecchiamo sempre di più e la dipartita per morte naturale non è affatto sostituita da forze giovani, che forse abbandonano questa terra ingrata e chiusa alle speranze. Restano solo i migliori e si vede!
I partecipanti al voto, causa temporali e vento forte nella seconda parte della giornata di domenica e mattinata del lunedì, sono ulteriormente diminuiti attestandosi ad un misero 55% che scende al 50%  per i voti validi  avuti dai  presidenti. 
La schiera enorme di listanti, partecipanti alle  liste, è ancora più distante e raggranella un insignificante 47,5% e vi partecipavano quasi tutti i sindaci, assessori comunali di peso e consiglieri comunali di quei comuni non interessati dal rinnovo delle rispettive amministrazioni.
Il presidente dello schieramento vincente rappresenta solo il 27% degli elettori della provincia di Campobasso cioè di circa uno su quattro, ai restanti tre è indifferente o indigesto. L'eletto dal popolo!
In merito alla suddivisione dei seggi che gli organdi di informazione riportano ho delle perplessità, non su come sono stati distribuiti ma sul numero complessivo. La legge che regola queste consultazioni individua nel numero di 24 i consiglieri da eleggere di cui il 60% alle liste collegate al presidente vincente ( 14) ed il restante 40% agli altri candidati presidenti  ( che hanno superato il 3%)  e liste collegate (10). In base a queste disposizioni e sulla scorta dei risultati ottenuti a mio avviso la distribuzione dovrebbe essere  quella riportata nella tabella a lato.
Entrando nei dettagli oltre ai soliti partiti classici rappresentati a livello nazionale (PDL,UDC,FLI,PD,PSI,API,SEL,IDV) si denotano al banchetto della spartizione, come è ormai consuetudine nei mostri lidi, anche diversi elementi di gruppi locali .( Qualcuno direbbe in modo maligno " i luogotenenti delle bande dei vari potentati del contado"
Ridando i numeri sugli schieramenti emerge in modo evidente che nel centrodestra ormai i gruppi di contorno, una volta erano chiamati cespugli,  al PDL e UDC e FLI  hanno un peso paritario e notevoli capacità di raccolta; nel centrosinistra l'IDV è ritornata alle sue modeste dimensioni ed ha un peso elettorale ormai pari ai piccoli gruppi ( Finalmente DI PIETRO alle prossime scelte non ha alcuna priorità è semplicemente un gregario alla pari degli altri ) il PD è in salute ed in ascesa ed  in disaccordo con le scelte scellerate del suo segretario e Altenativ@ ( Gruppo RUTA) esce ridimensionata e si tira fuori dal PD confluendo  nell'API ( Una volta si diceva con API si vola ora penso che la musica è cambiata!). 
Una lezione per i politicanti emerge da questo voto dimezzato : Le province non interessano a nessuno se non  solo ai  25 eletti e  6 assessori.
Scelte oculate e condivise dai cittadini potrebbero portare a vittorie vere e non dimezzate e monche.
Una piccola considerazione sulle comunali : ci mettono una vita (circa 40 anni )a Matrice e Sepino per sconfiggere i sempieterni Sindaci dominanti la scena  e di contro  a Ururi e Vinchiaturo riportano ancora in trionfo gli ammuffiti Sindaci del passato ventennio.  
Alla prossima ,dopo la   proclamazione degli eletti .
 

sabato 14 maggio 2011

VOTI UNO ELEGGI DUE

Nel piatto mondo della politica,che diventa sempre più un mercato,  si prendono sempre di più a modello gli scaffali dei grandi centri commerciali e si adattano e si copiano le strategie  di marketing in essi disegnate. Una delle più famose " Paghi uno prendi due" viene immediatamente utilizzata in questa campagna e diventa "Voti uno eleggi due".
Gli strateghi della nostra politica ripropongono nei vari collegi  i famosi portatori di ghiande  già eletti nel consiglio comunale di Campobasso, quindi già a libro paga di noi cittadini , con un duplice scopo.
1) I consiglieri promettono di dimettersi dallo scanno di palazzo S.Giorgio se sono eletti alla provincia (le solite promesse di marinaio se si vedono le doppie cariche che alcuni rivestono ed altri hanno rivestito)  , eventualmente con la speranza di diventare assessori, e  lasciano libero il posto al primo dei non eletti. Un'elezione fa eleggere due candidati, anche se di assise diverse, e quindi nella campagna si impegnano e si uniscono le forze. A Vazzieri, quartiere del collegio di Campobasso 1,  arrivano a tante famiglie, vicine alla destra,  petulanti doppie telefonate: del candidato provinciale e di quello comunale. In quel caso il comunale ci crede perchè il provinciale è un affarista della politica  e sta impegnando nel collegio una barca di soldi, come è suo costume, martellando i poveri abitanti da molto prima della presentazione ufficiale delle liste.
2) L'elezione doppia  impegna due figure,già esperte nella raccolta,  per cui il potente capoccia del partitino spera di raccoglier molte ghiande, pardon voti, da far pesare al tavolo delle prossime regionali  (posti nel listino , promesse di poltrone, ...). Non solo, ma  conta i voti per sperare di essere eletto, lui il bos,  nell'unico posto che conta: Regione Molise con vincita netta mensile di 15-20 mila euro, mentre un giovane arranca per ritenersi fortunato se ne prende 1.000-1.200 al mese.
Osservate i cartelloni appositi per la propaganda elettorale e vi renderete subito  conto che nulla è cambiato rispetto alle comunali del 2009: SONO GLI STESSI. ( eletti e trombati)
Smontiamo questi disegni e non votiamo il solito fesso parente ed amico che non avrà nessuna possibilità se non quella di portare acqua al mulino del solito mugnaio.
Ripeto ANNULLIAMO IL VOTO.

IL COMMISSARIO ed IL BUCO


Non è un cine polpettone o un classico libro poliziesco ma semplicemente la denuncia dell'ulteriore allargamento del buco nel cesso, pardon nella gestione della sanità della regione Molise.
Il Commissario è IORIO ed il “BUCO” il debito pubblico regionale  ma  la trama è nota e monotona: avanza ,aumenta ed il commissario non ferma.
Il consigliere Pietraroia informa i sudditi del governatorato del Molise degli ultimi avvenimenti in merito.
“….disavanzo gestionale di 98 milioni di euro rilevati dal Ministero dell’Economia nelle ventisette pagine del verbale redatto dai tecnici ministeriali il 6 aprile 2011.
I tagli .........................hanno abbassato il livello e la qualità del servizio sanitario regionale ma non hanno permesso di pareggiare il bilancio. …..................... ulteriori inasprimenti fiscali su IRPEF, IRAP e accise sulla benzina ….................in testa alla classifica nazionale per pressione tributaria …...
.proposta del Ministro dell’Economia è stato previsto nell’art.2 comma 84 della legge n. 191 del 2009 che in caso di persistente disavanzo sanitario accertato dal Tavolo Tecnico Nazionale il Governo è tenuto a sostituire il Commissario ad Acta. ( Nel caso il meno amato governatore d'Italia, Michele IORIO)
...l’orientamento politico del Governo Nazionale che intende precludere la ricandidatura ai Presidenti di Giunta Regionale che hanno causato il disavanzo sanitario, aumentato le imposte e abbassato i livelli essenziali di assistenza. 
Si è grati al Consigliere che ha il coraggio di fornire notizie e criticare in merito, ma una domanda nasce spontanea : gli altri consiglieri del PD ( il giovane segretario PD , il capogruppo e l'altro membro) e quelli che si definiscono di sinistra ( il SELllino, il costruttore democratico, il vetero comunista e il PANGIuto socialista) perchè non partecipano?
Dove sono?
Perchè insieme non denunciano con forza?
Perchè non informano,andando tra il popolo anche con il volantinaggio, delle gesta del vostro Governatore?  ( Lega docet)
Forse il Pietraroia fa da solo e di nascosto il Don Chisciotte mentre gli altri sono affaccendati in problematiche più importanti? Quali? Non è dato da sapere!
Si Preferisce  il Don Chisciotte ai cavalier serventi e da scudiero Sancho Panza mi unisco  ed invito a fare passaparola.

Siamo in due ma fidiamo nella crescita.

INIZIAMO SUL SERIO LA LOTTA ALLO STRAPOTERE DI IORIO ED A QUESTA CLASSE POLITICA INUTILE.
( Principalmente di questa opposizione di cui alcuni sono stati definiti, a ragione , la terza gamba di IORIO)

A maggior ragione alle prossime provinciali annulliamo il voto.
Queste elezioni servono  solo a foraggiare 31 inutili (24 eletti +6assessori + il presidente) 

mercoledì 11 maggio 2011

LO SPECCHIO DEL TEMPO CHE E'


Stancamnete si vanno riempendo gli specchi del nostro tempo riflettendo immagini inconsuete di uomini incravattati e donne incipriate.

Si sforzano di rappresentare NOI in un caos di sovrapposizioni nella breve permaneza temporale alla finestra dei desideri .
Usano se stessi inghirlandati, posati in modo classico e stravagante o monotono ed impacciato e protesi fuori dall'incollata superficie come novelli messia con parole tonanti , roboanti o appiccicate.
Ma a Noi piace guardarli forse perchè ci rispecchiamo in essi e scorgiamo la parte nascosta che non dovrebbe, ma riesce a trapelare.
Aleggia quella vena satirica che è in ognuno e scopre la parte comica delle cose rendendole umane e forse simpatiche.




Siamo distaccati perchè annulleremo il voto e
CHE IL CITTADINO VINCA .

sabato 7 maggio 2011

IL VOTO DELLA RISCOSSA

Si è giunti alla frutta se l'azione è l'annullamento del voto ma non si intravede alcuna alternativa per uscire dal guado , per non dire altro, in cui siamo precipitati.
Si vogliano dare alcuni numeri, se questo può confortare.
Alla provincia di Campobasso va a votare mediamente già il 60% dei cittadini, non ritorneranno mai gli studenti fuori sede e i nostri residenti all'estero, a cui sicuramente si aggiungerà il 10%,  figlio dello scoramento e sfiducia esistente per non dire dell'incazzatura dilagante. Se dal 50% dei voti espressi emerge una valanga di schede annullate, sogniamo il 20%, restano validi un misero 30%, pari a circa ( 0,3x 240.000 = 72.000 voti circa). La vittoria di un candidato ( la grande armada del centrodestra !)  anche con il 60% dei voti validi   raccoglierebbe solo circa 43.000 voti., pari ad un vergognoso 18%.
DIVENTEREMMO UN CASO NAZIONALE E FORSE QUALCUNO SI INTERROGHERA'.
Che senso ha di invitare il cittadino ad  esprimere un voto d'opinione che diventerebbe di  dissenso  a livello nazionale contro le attuali cricche che imperversano? ( le teorie dei grandi soloni per i poveri fessi)
Per chi si dovrebbe votare?
Per il solito prescelto da Iorio e benedetto da Berlusconi!
Per quelli prescelti da gli altri capibanda e passati sulle teste dei cittadini! ( fosse almeno uno solo a rappresentare uno schieramento! Allora chi sa! Forse!) 
Non è il qualunquismo e  il disfattismo come i soliti convinti e fiancheggiatori subito ,inorriditi, blatereranno.
Se esiste un spiraglio per un altra alternativa valida si abbia il coraggio di dirla
Esprimere il dissenso in detto modo significa validare fortemente il desiderio di eliminare le provincie, e quindi gli sprechi della politica.
Finiamola di essere complici guardoni di quest'obbrobrio diventato il pianeta della stupidità, dove anche noi siamo di diritto abitanti attivi. 

giovedì 5 maggio 2011

IL SETTIMO CANDIDATO

Dalle liste per le elezioni della provincia di Campobasso è scomparso il settimo candidato, l'etico civico, per ragioni burocratiche-amministrative è stato escluso ma il numero non cambia perchè ridiscende in campo a pieno diritto con forza e veemenza il candidato più temuto : IL POPOLO.
E' il protagonista principale nella teatralità delle consultazione elettorali e nel breve periodo delle rappresentazioni tutte le comparse lo evocano, lo adulano,lo blandiscono, lo esaltano ( Chi più ce n'ha ce lo metta !). Calato il sipario, alla resa dei conti rimane sempre solo e soltanto sedotto e abbandonato : NON VINCE MAI. Ad urne chiuse, le promesse evaporano come fiocchi di neve al sole, le stime si perdono nell'indifferenza dell'arraffanza, il suo protagonismo dichiarato diventa trascurata ed inutile comparsata, i suoi problemi lasciati ed abbandonati al vento.
E allora!
Siamo condannati in eterno a sopportare! 
Subire! 
Essere schiacciati dalla tracotanza dei soliti! 
Essere guidati da inutili! 
Osservare i nostri figli partire e patire! 
Vedere l'intelligenza sottomessa alla stupidità!

                                                        NO!   NO   ! NO!                                                                               .
Urliamo il nostro dissenso ma  svegliamoci, riprendiamoci il coraggio di agire e non solo lamentarci, riappropriamoci del nostro posto e diventiamo i vincitori.
Non chiacchiere inutili ma azione concreta.
DIMOSTRIAMO LA NOSTRA FORZA NELLE URNE : ANNULLIAMO LA NOSTRA SCHEDA.
Questo lo dobbiamo fare per tre buoni motivi:
  1. Tutti i grandi venditori di chiacchiere dicono sempre ai quattro venti che le provincie vanno abolite ma nei fatti conservano questa riserva di poltrone, Noi con una elevata percentuale di annullamento del voto esprimeremo forte questa volontà e diventeremo caso trainante anche a livello nazionale.( Caso più unico che raro ,dato che si è stati sempre conformisti )
  2. Annullare significa non condividere il modo di operare le scelte che ci vengono propinate : tre o quattro gatti scelgono a piacere senza un senso logico se non politico-affaristico. Noi vogliamo contare e partecipare.
  3. E' un ottimo modo per contarsi ( lo fanno tutte le mezzecucchiare che costruiscono il nostro futuro!) per dare un senso concreto alla possibilità di acquisire quella forza necessaria per sperare di poter cambiare i politici nell'unico posto che conta: la Regione. Il momento è propizio di sbarazzarsi della classe di potere attuale con tutti i manager e galoppini che la circondano e, se dalle urne si emergerà in tanti , si potrà cominciare dopo il 15 a pensare a primarie libere per queste consultazioni dell' autunno prossimo. Si rammenta che giugno è il termine ultimo per scegliere dato che dopo si va in vacanza e se non si è deciso niente non c'è tempo materiale per azioni valide e rassegniamoci a Iorio e tutta la compagnia con le varianti roboanti del caso.
NON ESISTONO ALTERNATIVE PER CAMBIARE E' L'UNICA ARMA CHE SI HA.
.                                                                    LA SI USI                                                                            .
Se si è di parere discorde si portino validi argomenti o si suggeriscano altre proposte alternative : ALTRIMENTI SI TACCIA PER SEMPRE.
Diffondiamo questa idea e si faccia in modo che diventi azione per tutti senza distinzioni di colori, se circolerà spargerà il panico tra i soliti commensali.

mercoledì 4 maggio 2011

L'alba della democrazia nel centrodestra molisano

Sunto un piccolo raggio di sole nel mondo chiuso ed autoritario del centrodestra : si invocano le primarie per la presidenza della regione alle prossime consultazioni di novembre 2011. Qualcuno gonfia il petto conta fino a tre e ha l'ardire di sfidare Iorio, "leader maximo" del Molise. Tutti aborrono a chiacchiere colui che si fregia di detto titolo ma poi cercano nei fatti di emularne la durata
 In una sonnacchiosa saletta di un ristorante Campobassano si incontrano amici contornati, come è prassi nella destra, da bellezze femminili e si inventano che stanno in una conferenza stampa articolata o forse in una presentazione di qualche illustre candidato, certo non hanno dimenticato che si è in campagna elettorale. E tra uno sbadiglio e le solite masturbazioni verbali ecco il grande stratega molisano ( Ormai è risaputo nella nostra Italia a qualunque latitudine comandano i “piccoletti”) che sveglia gli animi ed eccita i desideri lanciando il sassolino nello stagno.
Alle prossime regionali propone il candidato ideale da contrapporre a Iorio: P. Di Laura Frattura.
Figlio anche Lui dell'aristocrazia politica molisana come il proponente ( Badate bene Aristocrazia , Nobiltà con le iniziali maiuscole e non volgare casta come il semplice cittadino buzzurro osa chiamare , per cui è giusto che sia anche denunciato per diffamazione) è un militante brillante e fedele nell'area di centrodestra, senza ombre di dubbi. Figlio dell'on. F. Di Laura Frattura si gode prima la sua fama di Architetto con incarichi pubblici di prestigio e poi, a tempo perso, partecipa a due consultazioni regionali con Forza Italia , dove naturalmente perde. La compensazione della politica, quella "tutta" non dimentica i suoi trombati,  scatta immediatamente e viene nominato Presidente della Camera di Commercio di Campobasso e poi riconfermato.
 E' un curriculum ottimo secondo il modo comune o forse malato di intendere la politica.
 Il centrosinistra (la solita tiritera italiana delle due fazioni contrapposte : Capuleti e Montecchi, Guelfi e Ghibellini, Rossi e Neri, Destra e sinistra, centrodestra e centrosinistra ) classico , composto dai soliti trombini e trombette ,anche i tromboni hanno perso, guarda e si cruccia che cotanti personaggi esistono nel campo avverso mentre nel suo, niente.
 Mentre sciorino queste mie corbellerie mi assale un dubbio atroce : ma il promotore , fondatore di un movimento presente in queste elezioni provinciali per contarsi, non dice di essere nel centrosinistra?
Non è l'amico, anzi lo sponsor, del segretario del PD molisano che si presentava come portatore di due mozioni :Bersani e Franceschini ? Ma no ! forse c'è un omonimia ! Quello lì ha le idee chiare infatti appoggia la Fanelli, consulente di Vitagliano, ( Corbezzoli che consulente , 71.000€ negli ultimi 5 anni , come si legge nelle consulenze pubblicate, e non crediate che si danno al primo venuto, fosse anche Einstein se no si è della parrocchia!) e la candida nel suo gruppo. Vuoi vedere che quest'altro cerca di ammoccarlo al PD facendolo passare per convertito a questa fazione? Non si sa mai è facile fare il pacco al giovane segretario e qualche eminente fiduciario, o forse a tutto il popolo degli allocchi di questa sponda !. A breve l'appoggio dell'altro campione , la Nutella regionale “ sono il primo e resto il migliore”, che dirà che è stato fregato in anticipo ma che lui l'aveva già pensato.
Piccolo particolare , da non sottovalutare, chiede di farlo scegliere da libere primarie, dove se vince viva, altrimenti vai , come le primarie a sindaco di Campobasso.
 Ricordate sempre che la sua candidata fu sconfitta e poi non si presentò nemmeno alle elezioni con le liste del PD.
Che confusione!
Un motivo in più per una pausa di riflessioni per cui alle prossime provinciali si deve ANNULLARE IL VOTO.
A presto il manifesto degli annullati, gli eventi precipitano sempre di più.

lunedì 2 maggio 2011

I raccoglitori di ghiande

Nello sfruttamento sistematico di tutte le risorse del territorio nulla veniva lasciato al caso: tutto era codificato, anche la raccolta delle ghiande.”
Il Molise era ed è una terra a vocazione prettamente agricola con le sue dolci colline orlate da picchi ricoperti di boschi, bagnate da fiumi e torrenti che declinavano verso il mare. Nelle sue conche racchiuse da montagne con cime maestose verso il cielo si animava il mondo rurale con le masserie del grande massaro, il castello del signorotto, la casetta rurale del piccolo don, il casale del cafone arricchito ed il rudere del povero bifolco.
Era anche il tempo della fame e la diffusione abbondante della quercia sul territorio reclamava un suo uso intenso. E della quercia, come del maiale, non si buttava via niente e le ghiande, sua forma fruttifera, erano una risorsa per l'alimentazione umana e nelle povere case si preparava il pane con la farina di ghiande o il caffé di ghiande, anche se la ghianda di quercia era ed è sempre associata, nel pensiero comune, al cibo prelibato di maiali allevati o allo stato brado. 
Il povero per riscattare il suo stato sociale aveva solo un alternativ@: radunare armi e bagagli e andare ramingo per il mondo. ( Si andava al Nord e poi i figli diventavano leghisti) 
Nei periodi di raccolta per dar da mangiare ai maiali ed anche ai poveri servi della gleba si sguinzagliavano per le valli e per le selve i manipoli di servi addestrati per raccogliere ghiande utili ad ingrassare prima i porci del padrone e poi, se qualcuna ne  avanzava, i pezzenti.
 Era diventato un mestiere forse ricercato da molti, dava l'illusione di essere su un gradino sociale superiore e più vicini al padrone, ma ben praticato da pochi per cui ad ogni tornata si accresceva sempre di più la schiera di raccoglitori. Si spargevano per il contado e par farsi riconoscere attaccavano rudimentali ritratti in ogni dove, su mura, fontane ed abbeveratoi, e si prodigavano di raccogliere quante più ghiande per il padrone che a volte, per riconoscenza, li gratificava con prebende ed incarichi superiori. 
Una misera quantità per gli stessi lavoratori in confronto con i maiali. (Erano i tempi duri in cui non esisteva il 1 maggio e lavorare era un obbligo verso gli altri e non un diritto per se stessi).
Si poteva essere ammessi a raccogliere ghiande nella selva e nelle valli se i potenti lo volevano ,era assolutamente proibito scuotere i rami o batterli per far cadere i frutti ma si potevano percorrere liberamente tutti gli spazi. Quei servitori che il padrone reputava buoni, anche se promossi, li utilizzava in ogni raccolta e li inviava in più contrade, sempre nella speranza di accrescere i porci e quindi la proprietà ed il prestigio. Spesso i servi cambiavano padrone ma non mestiere: sempre raccoglitori restavano e le ghiande erano sempre le stesse. Si facevano  campagne intermedie dove era importante solo verificare quante ghiande si potevano raccogliere per poi contare, imporre e decidere nell’associazione dei pochi potenti che si spartivano le terre coltivate ed il potere.
Da allora tanta acqua è scorsa sotto i ponti, si è circondati da macchine asfissianti, tralicci e pale immense, tecnologia in ogni dove, ma lo spirito contadino ritorna sempre preponderante con le sue tradizioni : i raccoglitori di ghiande. Si adeguano ai tempi ma il concetto è lo stesso: il padrone il servo e le ghiande, pardon i voti dei cittadini.
Ribelliamoci di essere considerati alla stregua di ghiande per maiali e riacquistiamo la nostra dignità di essere, di pensare e di decidere.
Non tronchiamo l'illusione dei raccoglitori: a tutti ,amici, parenti, politicanti professionisti confermiamo a chiacchiere il nostro consenso. Almeno contribuiamo alla crescita del PIL, ma poi nella solitudine e nel silenzio della nostra cabina ANNULLIAMO LA NOSTRA SCHEDA.

domenica 1 maggio 2011

Miscellanee dall'album di famiglia



Dall'album di famiglia rispuntano vecchie foto a dire il vero i cosiddetti "santini"  ma non di santi, tutt'altro.

Si denotano le linee del tempo, le sfumature dei colori , lo scoprimento di nobili pelate ma, loro,  imperterriti dominano lo spazio e si proiettano perenni nei nostri incubi.

Son sempre lì e le coccarde cambiano, importante è essere.
Sono vecchie foto di 10 anni fa.

Ricompariranno ancora e saranno lì , ritruccati e liftati alle prossime REGIONALI.

Alcuni sono presenti alle prossime provinciali e non semplici comparse .

Liberiamo i nostri sogni e sotterriamoli sotto i cumuli della polvere dell'oblio.



Possiamo se vogliamo e noi dobbiamo volere.


Alle prossime Provinciali partecipiamo ma annulliamo la scheda del voto,