giovedì 22 marzo 2007

Il POPOLO DEL NO

SI RIPORTA UN POST DI UN BLOG, PUBBLICATO ANCHE SUL QUOTIDIANO DEL MOLISE
Echeggia nuovamente nelle nostre valli , anzi sul litorale, un nuovo no no no no no .
Basta che nell’aria si diffonda una notizia di un nuovo impianto tecnico, un insediamento tecnologico che subito immediatamente rimbalza nell’etere un sonoro NOOOOOOO.
È sufficiente che lo dica un qualsiasi pseudopolitico con tanti galloni sulle spalle, che si sveglia per primo la mattina e come gallo in un pollaio decide di annunciare l’alba con il suo canto. Tutte le galline seguono il galletto di turno ed in coro si adeguano, mica riflettono,analizzano, cercano di usare essenzialmente la propria testa : si mettono in fila come sempre per sottostare al potere del nuovo caporale di giornata. La testa in questa era è diventata semplicemente una decorazione posta sulle spalle degli individui ; per i maschietti, tra l’altro, è più complicato perché devono decidere quale delle due teste va utilizzata per ogni azione, senza tralasciare l’ipotesi che il Padreterno nella fretta le potrebbe avere, già, invertite. E’ amaro considerare che per molti questa seconda eventualità è avvenuta e sono diventati politici !!!
Nessuno si pone il benché minimo dubbio che prima di blaterare sarebbe necessario informarsi, analizzare la problematica aprire dibattiti seri e costruttivi con personalità del mondo del lavoro, della scienza. Attenzione vere menti pensanti di questi ambiti non i soliti seduti in ogni simposio con a fianco l’immancabile scosciata valletta o velina.
No si deve dire No , tanto va di moda !!!!. Il politico del momento, eterno finchè morte non sopraggiungerà, si arroga il diritto del’onnipotenza e onniscienza ed ha deciso che è no. Si usano le solite frasi di occorrenza, fritte e rifritte: inquina, deturpa l’ambiente, impoverisce il paesaggio, tarpa le ali al turismo che sta per nascere e ………..
Non si rendono minimamente conto di quello che dicono e non si accorgono che sono patetici : STIAMO PARLANDO DI PARCO EOLICO A SETTE CHILOMETRI DAL MARE. 150 Torri il primo in Italia ed uno dei più grandi d’Europa.
Detti interventi non si fanno dove l’uomo decide ma dove la natura decide: siti ventosi. Vengono scelti non per capricci o casualmente appoggiando il dito su una cartina geografica ma in seguito a studi analitici , approfonditi e prolungati nel tempo che hanno permesso di individuare la fattibilità dell’opera. Credo che l’interesse vada indirizzato, come richiederebbero i pochi rari uomini dotati di buona volontà, alla conoscenza approfondita di vari elementi tecnici e scientifici importanti, quali : la stabilità geologica dell’area, gli effetti sul fondale marino, sull’andamento delle correnti, sull’erosione della costa e sulla fauna marina. Questi potrebbero creare qualche dubbio e invalidare l’ intervento, tutto il resto è opinabile . E qui entra in gioco il punto di vista : non esiste la verità assoluta ,ogni certezza è confutabile perché ognuno di noi vede le cose , è auspicabile, sempre da una prospettiva personale. Quindi dire che è bello o brutto una pala eolica è relativo. Fermo restante che nessuno mette in dubbio l’inesistenza di elementi inquinanti per l’ambiente: terra, acqua, aria.
Infine non la meniamo col turismo che sta sempre per nascere in questa maledetta regione: la sua gestazione sta durando da secoli . Signori è una vita che si aspetta che finalmente venga alla luce una minima iniziativa turistica nei nostri litorali, nelle nostre colline, valli e montagne.
Il parco eolico si costruisce sul mare non sulla sabbia della spiaggia e personalmente penso che il panorama della distesa blu all’orizzonte non sia irrimediabilmente rovinato da quattro o centocinquanta stecchini posti, in lontananza, davanti al nostro sguardo. A tutto ci abituiamo: visitate i parchi realizzati e vedete come si stanno integrando nel paesaggio. Sono gli alberi del futuro con la loro corteccia bianca e tre dita verso il cielo: sostituiscono le vecchie girandole della nostra adolescenza.
Sarebbe tanto auspicabile fare nostra , anche in Italia, la risposta di un sindaco francese data ad un giornalista in merito ad un identico problema sulla mancanza di opposizione sua e dei cittadini : “ ME LO HA ORDINATO L’ ITALIA”. Ed io aggiungerei “ PER IL SUO BENE E DEI CITTADINI DI QUESTO LUOGO”. Cerchiamo di trarne beneficio da questo intervento, analizziamo le varie possibilità che ci offre.
Mi chiedo se queste persone fossero vissute al tempo dei Faraoni, dei Romani, nel medio Evo , probabilmente avrebbero rotto le scatole con le loro lagnanze ed avrebbero manifestato contro la realizzazione delle piramidi, dei tempi, del colosseo, dei castelli …!!!!!!!!!!!
Che danno per l’umanità.

giovedì 8 marzo 2007

E RAPPRESENTANO IL POPOLO....................La stupidità non finisce di stupire mai





In alcuni uomini è radicata in modo indelebile la concezione maschilista del mondo e pertanto emettono suoni che diventano parole: espressioni della loro rozzezza e della loro pochezza.

" LA LEGGE E' FEMMINA e può benissimo essere violentata.
IL DIRITTO NO: perchè e maschio"

Pensiero sublime pronunciato da Umberto PIRILLI europarlamentare di AN all'assemblea si Strasburgo

martedì 6 marzo 2007

UN’INTERVISTA MAI FATTA

Il sig. Grattasempre onorevole della Repubblica italiana, è in questi giorni di crisi particolarmente attivo ed agitato. E’ il presidente della Commissione Giustizia della Camera ed è preoccupato di interrompere il suo lavoro molto importante per il popolo italiano. Sta lavorando alla revisione o annullamento delle tante leggi ad personam emanate nella precedente legislatura ed in primis su quella rilevante del conflitto di interessi. Si coglie l’occasione di parlare dell’attuale situazione politica sfociata nelle dimissioni del presidente PRODI.
Guardi la crisi di governo mi preoccupa fortemente perché un suo sviluppo negativo mi impedirà di portare avanti la programmazione prevista ma principalmente mi costringerà a tornare a casa prima di aver fatto mezzo mandato.
Perché
Per il duplice motivo che perderò tanti quattrini e mi impedirà di poter godere della pensione che viene lautamente concessa a tutti noi eletti , intenda per privilegiati, se si compiono almeno 2 anni e mezzo di mandato elettorale. Dovrò tornare nella mia circoscrizione e ricominciare da capo.
E le importanti revisioni su cui sta lavorando ,principalmente quella sul conflitto di interessi.
Si parla solo per giustificare la nostra esistenza ma procedono stancamente tra discussioni inutili ed accademiche. In definitiva interessano tutti noi parlamentari e sa destra o sinistra non conta: qui nel parlamento siamo tutti compari e ci aiutiamo e proteggiamo tra di noi. Ai nostri elettori diamo di tanto in tanto qualche pilloletta dorata che non lede i nostri interessi e, tantomeno, quelli degli amici influenti ed importanti.
Le sue idee i suoi discorsi per una giustizia stridono con il suo comportamento.
No, tutt’altro, perché io nato in un piccolo borgo da una famiglia operaia , ho dovuto affrontare una adolescenza piena di sacrifici ed una vita di rincorsa, patimenti, silenzi e servilismo ed ora mi godo la mia posizione. Il mio passato rappresenta il mio pensiero, identifica i miei ideali ma sta lì fermo ed è utilizzato solo come bandiera per mostrarmi al popolo.
E’ diabolico e machiavellico nel suo operato .
No sono semplicemente realistico più del RE ed utilizzo tutto il mio ingegno e le mie conoscenze per pararmi prima il mio culo e poi ,a tempo perso, quello degli allocchi che mi hanno eletto.
Ha studiato tanto nella sua vita per raggiungere questi livelli sopraffini del potere.
Riconosco che avere una laurea che corona un normale ciclo di studi non è un optional ma un punto fermo, partenza fondamentale per una vita di idee e di confronti. Io, di contro, posseggo, come la maggior parte dei mie colleghi , solo la terza media conseguita in una scuola statale. Poi, sfruttando la mia posizione, ho acquisito un diploma da un qualsiasi diplomificio sparso nel nostro paese Italia ed,infine, anche una laurea per corrispondenza in una delle tante e inutili piccole università distribuite sul territorio nazionale.
Questo contribuisce a giustificare il totale abbandono della politica del mondo dell’istruzione teso ad annullare il valore del merito nei titoli di studi.
Al politico non interessa che la scuola funzioni perché altrimenti delegittimerebbe la sua classe ignorante. Non solo, se si lascia la scuola allo sbando e tutti gli asini prendono un titolo di studi con votazioni medio alte si appiattisce il livello culturale per cui il politico può scegliere in questa melma i suoi protetti. Tutti, a questo punto, devono ricercare l’amicizia che conta se vogliono lavorare e più conta più in alto si sale. A questo puntoi noi politici diventiamo, indipendente dalle nostre capacità operative e culturali, padreterni ed inamovibili.
Amicizie che contano aiutano a raggiungere anche la sua l’attuale posizione.
Certamente se non avessi fatto dapprima il ragazzo tuttofare prima, l’autista poi ed infine il portaborse dell’onorevole segretario Mascellone non potevo cominciare mai la mia carriera politica. Sono stato sempre appoggiato e spinto dall’onorevole e dai suoi amici regionali e nazionali. Una volta entrato nella grande famiglia difficilmente si esce.
La politica diventa allora un punto fermo per i peggiori della nostra società.
Quando ero bambino vedevo il mio povero padre lavorare duro ma la vita era sempre più difficile allora mi sono posto l’obiettivo di vivere alle spalle degli altri in modo agiato e riverito senza fare niente e quindi osservavo ed analizzavo per cercare di capire cosa fare da grande. Non sono nato donna quindi la prima opzione naturale mi era preclusa:darla ad un uomo importante ed influente; calciatore, non so tirare un calcio nemmeno al mio cagnolino; boss della malavita, troppo pericoloso si può andare in carcere ed anche morire; prete, impossibile mi piacciono troppo le donne; professionista, bisogna studiare seriamente per diventarlo e poi si deve anche lavorare; l’unica possibilità adatta a quelli come me, ignoranti e fannulloni era la politica o il sindacato.
Sono due scelte simili
Fondamentalmente sì, entrambe ti permettono di vivere alle spalle dei lavoratori ma ti danno l’opportunità di mostrarti come difensore , a chiacchiere, dei loro interessi. Tutti i sindacalisti diventano uomini politici,ma come nella carriera militare sei importante solo quando diventi colonnello, generale, cioè alla fine quindi è meglio la carriera politica: conti da sempre. Ho scelto, quindi, di fare il politico ed il continuo non far niente mi ha permesso di servire la gente, conoscere quelli come me,stringere sempre mani. Ho imparato a non esprimere mai un opinione, a non schierarmi ,a dire tutto e il contrario di tutto, a promettere sempre a tutti, a rispettare i vertici della chiesa,del potere economico, a presenziare ogni manifestazione pubblica e religiosa.
Ero più generoso quando ero povero , insomma sembra che ho barattato il cuore con il denaro.

Ringraziamo l’onorevole per la schiettezza delle sue parole, ma io Vespon giornalista servile non le pubblicherò mai, altrimenti lo rovino questo grande uomo.
Il randagio

domenica 4 marzo 2007

Dai diamanti non nasce niente dal letame ....solo letame


Finalmente FABRIZIO MORO,romano, 32 anni al festival di Sanremo presenta il brano "Pensa . E’ il vincitore di Sanremo giovani. Tutti entusiasti ,bravo: il testo è bello. E’ molto impegnato, un’ovazione in sala lui ha una faccia credibile. Il risultato è evidentemente buono.
Parole di elogio tante lodi per il vincitore e subito il TG1 delle 13,30 del giorno dopo vuole immortalare questo nuovo poeta che ha saputo scrivere parole così alte e tutti aspettano con ansia e con interesse un discorso in tono con il testo. All’ intervista del giornalista MOLLICA, che cerca di dare solennità sempre a tutte le mediocrità, o forse nullità, che si fanno in TV, comprese le sue, lui il giovin vincitore, ringrazia la sig.ra Falcone, la Borsellino e poi dice semplicemente e con onestà intellettuale “…. Si vincere Sanremo è importante ma adesso bisogna vendere i dischi perché in fin dei conti e quello che conta di più………”
.Alla faccia dell’alto senso che la canzonetta vuole esprimere ed il messaggio nuovo che lancia.Viva la sincerità : delle parole, della poesia della sua canzone non glie ne frega una mazza. Voi filosofi, giornalai di turno e venditori di fumo: pensate, lodate, cercate messaggi , scrivete fiumi di elogi . Lui vede la sua canzonetta per quello che è : semplicemente un insieme di parole che devono convincere i CRITICI, colpire gli allocchi e illudere i sognatori ma il cui unico scopo è solo quello di fare soldi in questo mondo dove tutto conta ma il denaro più di tutto.
Il merlo canterino