venerdì 22 settembre 2006

FUOCHI ARTIFICIALI DI FINE LEGISLATURA

Ci si è messi d'accordo in Consiglio Regionale tra mangioranza ooops , maggioranza e opposizione sui provvedimenti urgenti da approvare prima che i Consiglieri vadano a casa (con la speranza , purtroppo vana se i merli finiscono di gracchiare e agire , che ci rimangano, almeno in moltissimi casi).
Con il disastro socio economico in corso in regione , la scelta sarebbe stata difficile per chiunque: come si fa a capire da che parte cominciare alla fine di un mandato !!.

Così la montagna ha partorito il topolino: l'ennesimo provvedimento sull'emigrazione.
Devono proprio essersi sistemate le cose laggiù in Molise - penseranno (forse non in italiano nè in dialetto) i molisani all'estero - se dedicano tanto tempo e tante risorse a noi "di qua". I problemi "di là" saranno tutti risolti !
E infatti Di Domenico ( Avete presente quel vecchietto con la barba bianca, amorevolmente chiamato "BARBONCINO" nel secolo scorso ai tempi della DC, che per motivi di vecchiaia non si è visto quasi mai in questi 5 anni ) poi pontifica al TG3 che la legge esistente era datata e andava aggiornata soprattutto a beneficio di figli, nipoti e pronipoti di quelli che - fortunati loro , dobbiamo dire oggi - hanno avuto il coraggio di lasciare il Molise tanto tempo fa.
Così nelle varie comunità da Toronto a Sidney, da Burlington a Buenos Aires si potrà , con rinnovata lena ,continuare a festeggiare Sant'Antonio, l'Assunta o Sant'Anna e tenere i giovani legati alle vecchie tradizioni.
Chiaramente poi la legge va illustrata sul posto ed ecco già comparire all'orizzonte il Picciano di turno ,con tanto di corte di nani e ballerine al seguito, pronto a farsi i viaggetti sulla pelle dei molisani , soprattutto dei giovani , che vivono o sopravvivono nel Molise.
I problemi del presente e del futuro sono troppo ostici per essere affrontati , meglio affrontare quelli del passato !

La scelta è comunque paradossalmente lungimirante : se si vogliono aiutare i giovani molisani è bene preparare leggi sull'emigrazione per proteggere il nuovo e continuo flusso ,che grazie a questa classe dirigente , si appresta a solcare i mari , magari con i trolley e le samsonite al posto di quelle di cartone, ma pur sempre di valigie si tratta.
I problemi dell'emigrazione , scimmiottando i nostri politici nazionali, si risolvono ,come consuetudine, intervenendo nei luoghi di arrivo non in quelli di partenza : ci affidiamo e speriamo che almeno Sant'Antonio, l'Assunta e Sant'Anna diano una mano ai nostri sfortunati figli, che se aspettano Iorio o Ruta... stanno freschi !!!
Il randagiaccio

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