martedì 25 gennaio 2011

La selezione naturale

 La natura matrigna infligge dure lezione ai suoi figli.
Quel manto candido li copre, li opprime li carica : li sottopone a sforzi e prove dure.

I migliori ed i più forti sfidano gli eventi ed  intatti si ergono fieri con le loro chiome verso il cielo.
Si rafforzano e son pronti per altre sfide.

Altri deboli, indifesi  e vecchi non reggono e crollano al suolo

 o perdono quei rami che non meritano di andare avanti.
La natura perpetra il suo ciclo e stronca  crudelmente i più delicati e inconsistenti per far emergere i migliori per la conservazione ed il mantenimento della specie.



 Solo in un campo ha fallito: La politica.
Continua sempre a lottare per cercare di migliorare, per selezionare: Invano.
Sempre i più pessimi, gli inutili, le gramigne e spesso anche giovani virgulti senza nerbo emergono, sopravvivano e peggiorano sempre di più la specie. Aumenta la cafonaggine, l'ignoranza, la tracotanza e si sfiora l'onnipotenza ( Oddio qualcuno pensa di averla già raggiunta!). Sono intoccabili ed ora anche non eletti ma prescelti. Rappresentano a chiacchere sempre la volontà del popolo, ma sono riconoscenti solo al padrone. 
Bisognerebbe seminarla di nuovo per ridarle spendore e rivederla lottare per nuovi traguardi protesi sempre " ad maiora".
Ma forse la natura non centra e sempre l'uomo che rovina tutto: dovrebbe ribellarsi e non pascolare come un pecorone.


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