venerdì 29 aprile 2011

I corsi e i ricorsi

Un carissimo amico e lettore ,che vive in Germania ma ama molto la sua Italia in particolare il suo paesello non dimenticando nè tradendo le sue radici, è nauseato dello stato a dir poco penoso in cui versa il suo amato paese, sia nel contesto nazionale che regionale ed ha inviato questo virgolettato  che si pubblica con vero piacere.

"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."
Elsa Morante

Il pensiero proiettato nel  momento storico in cui viviamo, buio e tempestoso,  porta subito ad individuare, senza ombra di dubbio, quale sia il personaggio delineato nell'intero scritto  e forse in alcuni tratti, in special modo  nella  seconda parte e nell'ultimo periodo dell'ultima parte , anche qualcuno indigeno di nostra conoscenza.

Qualunque cosa abbiate pensato  il testo è del 1945 e definisce  i lineamenti della Buonanima

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