martedì 19 aprile 2011

La campagna delle fave e piselli

Domenica 18 è iniziata la campagna elettorale per la provincia di Campobasso e già si profila come la la raccolta povera di fave e piselli.              


I cartelloni preposti per la pubblicità dei candidati sono miserevolmente vuoti e non rispettano i  botti  sparati nei giorni precedenti, anzi.
Forse si aspettano gli ultimi giorni o forse  non interessa a nessuno, tranne ai pochi candidati presidenti, si fa per dire pochi , ne sono ben sei.

Uno di questi, La Fanelli,  apre la sua compagna  elettorale alla grande e si presenta in pompa magna con una grande manifestazione colma di partecipanti alle 18 in piazza Vittorio Emanuele  a Campobasso.
Pura illusione.
 Al solito un'organizzazione improvvisata,  i  segretari di partito non ci sono, i capi dei movimenti di appoggio latitano ed i big regionali dei partiti della coalizione sono vicino al camino a riscaldarsi le gloriose membra. O forse in altre campagne affaccendati !
Si è atteso sino alle 19 nell'illusione che arrivassero truppe cammellate o sparpagliate e disordinate armate libiche, invano!
Son pochi  che nel freddo pomeriggio sembrano  avvicinarsi  più per curiosità che per  convinzione di ascoltare e partecipare. 

Si profilano le solite quattro bandiere rosse per  colorare una pattuglia di fans distratti e spaesati, il solito peperoncino per insaporire una minestra piatta e riscaldata.
 Un palco striminzito sotto i  rami di un albero si presenta   gremito di oratori : il candidato espone i suoi punti programmatici non personalmente ma attraverso la testimonianza  di  un manipolo di giovani candidati. Ognuno esprime il suo entusiasmo , forse come atto di convincimento prima a se stesso e poi al pubblico, e sciorina uno dei tanti argomenti attuali ad effetto  : ambiente, salute, giovani.,la guerra:, la solidarietà.
Si loda la buona volontà ma si dimentica che la provincia ha ben poche competenze sul territorio e scarsissime risorse per attuarle. In fin dei conti la provincia si interessa di edilizia scolastica, delle strade provinciali di collegamento, del territorio disciplinando la  caccia e la pesca  e forse di qualche altro piccolo ambito che attalmente sfugge o si ignora.  L'edilizia scolastica dovrebbe essere messa  in sicurezza sia strutturale che funzionale ed è una  missione impossibile se non illusione visto i costi proibitivi ( nel prossimo quinquennio di dovrà pensare di portare a termine  almeno il liceo scientifico di Campobasso appena iniziato per cui  non vi saranno altri spazi operativi). Le strade dovranno essere manutentate  ed il resto normale amministrazione di un Ente inutile che cercherà di darsi importanza, fermo restante le enormi spese dei soliti politici da mantenere.
Questa non è una campagna normale come le altre  ma semplicemente un contarsi per i vai partiti, partitini, movimenti personali e gruppetti,  il tutto proiettato al concorso per nababbi  dell'autunno : LA REGIONE.

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