lunedì 27 febbraio 2012

Battiam battiam le mani arriva il COMMISSARIO

Riprende un modo di dire e di fare della nostra scuola elementare negli anni della ricostruzione postbellica quando si invitavano le scolaresche, sempliciotte nei loro lunghi grembiuloni neri e fiocco bianco, a battere le mani felici per salutare l'arrivo del Direttore. Il potere maximo scendeva nei villaggi.
Ora ,analogamente, si invita il molisano, fessacchiotto come non pochi, nei suoi umili panni del cafone a battere le mani felice per inchinarsi all'arrivo prossimo del Commissario.
Commissario di che? Ma come ogni  emergenza richiede il Commissario e noi siamo in emergenza.... neve. 

E chi sarà costui? Non certo un Carneade qualsiasi, ma  sicuramente il Nostro Governatore . Avrà l'onore di aggiungere un altra seggia alla sua collezione al fine di avere un valido ricambio di prestigio dove poggiar quella sua nobile parte anatomica e di poter dimostrare a noi sudditi feteli il suo grande valore di ...Statista.
Ridarà splendore al settore martoriato, come nella sanità e nella ricostruzione post terremoto.
La situazione determinatasi dopo questa abbondante nevicata, caduta disgraziatamente in un periodo inaspettato, l'inverno , devastando il nostro territorio equatoriale è dura e molto difficile. La coltre bianca ha causato disagi al popolo molisano intero ma in particolar modo al mondo contadino. Quest'ultimo ha dimostrato di essere una realtà  impreparata a questi fenomeni classici delle alpi e non degli appennini tropicali per cui  ha subito sconquassi che l' hanno messo in ginocchio sia nella sua agricoltura fiorente che negli allevamenti.
Un settore all'avanguardia  nel nostro Molise sia nelle colture, con macchinari di ultima tecnologia o forse terzultima ( fa lo stesso effetto) , sia nella zootecnia con ricoveri moderni del secolo scorso. L'enorme peso della neve , pensate la neve fresca ha un peso specifico enorme pari a tanti e tanti chili , mediamente 100-150kg/mc, ha sfondato i solidi tetti di ricoveri mezzi e bestiame dei ridenti paesi di mare di S.Massimo, Cecemaggiore e Trivento. 

Paesi in cui la coltre è un imprevisto del patreterno in un periodo chiamato inverno.
Ad onor di cronaca, basta spulciare internet e non essere tecnici, le costruzioni sono costruite prevedendo un carico neve normato per legge e dipendente dalla zona e dall'altitudine. Rispettando le norme e facendo due conti della serva, non ce ne voglia la serva, le coperture dovevano sopportare all'incirca un “carico neve” di cicra 200kg/mq nei paesi ad un altitudine di 600m. slm sino a 300kg/mq in quelli superiori ai 900m. slm, Questo vuol dire in numeri che esse, le coperture, dovevano , se ben calcolate e manutentate , sopportare una coltre di neve fresca alta dai 1,5-2 m. sino ai 2,5-3m , senza collassare .Si trascura l'esistenza di un fattore di sicurezza nei calcoli ,sicuramente almeno pari a tre.  In nessun logo sembra che lo spessore della neve abbia superato i 4-5 metri.  Ergo, qualcosa non va e non è andata.
Inoltre il gelo ha seccato tutto il possibile, frutteti, oliveti, vigneti,ortaggi,semine : TUTTO. Ha bruciato una produzione prevista tripla o quadrupla per quest'anno speciale e portato sul lastrico gli operatori agricoli del Molise.
Come dimentichiamo in fretta! Ricordo di servizi dell'anno scorso in cui l'operatore agricolo si lamentava del mercato tiranno che costringeva a tener a marcire il prodotto sugli alberi. Ora di punto in bianco, causa il colore del colpevole, spuntano danni ingenti. Di CHE?  
Sembra di assistere a quando si pagava l'integrazione per il grano e risultava, dagli ettari denunciati,  coltivata una superficie pari a tutta la regione Molise, compresi tetti delle case, delle strade, dei boschi e parte del...mare.
Questa situazione è stata descritta drammaticamente dai nostri cronisti delle TV di stato e di regime. Hanno scovato con certosina pazienza elementi disastrati sul territorio. Son seguiti servizi strappalacrime al limite del dramma descritti magistralmente dalla nostra inviata coraggiosa sempre pronta a sfidare le intemperie e le tormente con i capelli sciolti al vento, un giubbettino, un paio di jeans ed un'espressione velata e seriosa su un viso orlato da una leggera linea di trucco. Ci ha fatto ascoltare le sofferenze :lamenti strazianti di pulcini schiacciati da lamiere contorte cedute al peso enorme della neve. Ci ha mostrato una disperazione infinita sui volti dei polli, pardon allevatori di polli rassegnati alla morte prossima dei loro figlioletti per mancanza di mangime e di calore ( costa molto caro accendere con questo caldo!). E in sequenza si sono susseguite lamiere sorrette da pali grissini  crollate miseramente e sono passate come ricoveri di foraggio o di cavalli. Capannoni nuovi sono stati piegati dalla sfida con la neve e si sono adagiati su macchinari nuovi di zecca in essi ricoverati. Vecchi ed arruginiti ricoveri non hanno retto il confronto come era logico aspettarsi.
Ma quando impareremo ad essere responsabili e non improvvisati. A piangere sempre alla minima occasione per sperare di succhiare sempre dalla solita mammella. Si è seccata!
I governanti paternalisti e clientelisti subito prestano orecchie a queste lamentele per accrescere il loro prestigio capace solo ad erogare aiuti e miserie ai soliti fessi e grosse fette e prebende ai soliti furbi,ma amici.


PS Il commissario in pectore  ha avuto nel frattempo un piccolo incidente di percorso per cui bisogna aspettare tempi più lunghi per la nomina....bisogna dare tempo alla polvere del tempo di coprire i suoi accadimenti.

Nessun commento: