giovedì 2 febbraio 2012

Una giornata in consiglio


Oggi 1 febbraio 2012 era convocato il consiglio Regionale del Molise alle ore 10 ,aggiornamento del 17 gennaio 2012, sul seguente ordine del giorno.
1) Proposta di legge regionale n. 4. Revoca della deliberazione legislativa n. 35 del 22 febbraio
2011 avente ad oggetto:"Seconda deliberazione. Approvazione.".
2)Zuccherificio del Molise Spa. Informativa della Giunta regionale e determinazioni.
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Il consiglio viene aggiornato alle ore 11. Nella regione sta cadendo una placida neve e come le scuole si chiudono anche il consiglio si aggiorna.
-Ore 11 si aprono le porte del pubblico, accedono diverse persone dell'area basso Molise interessate dal 2° punto ( sembra tra di essi massiccia la presenza di produttori della Puglia) ed in consiglio non c'è nessuno.
-Ore 11,10 sono presenti pochi consiglieri.
-Ore 11,14 viene anche l'assessore Vitagliano
-Ore 11,15 arriva il consigliere Di Pietro
-Ore 11,17 s presenta il consigliere Romano
-Ore 11,20 ancora tutto tace.
-Ore 11,25 ,dopo 25 minuti di lassismo totale, finalmente l'aula sembra piena ed il presidente Pietracupa apre il consiglio , manca il governatore IORIO.
Il presidente elenca le interrogazioni presentate dai consiglieri Monaco ( collegamento Termoli con la Croazia) e  Romano ( incendio nell'area industriale di Vinchiaturo- Zona cupolette-) ed assicura una risposta per iscritto . Fa presente all'assise che sono assenti giustificati Di Sandro, Leva e Tedeschi sembra è dato di capire perchè impossibilitati a raggiungere Campobasso. E' dato di capire per causa neve , anche se sono presenti altri isernini!
-Ore 11,27 entra in aula Iorio, il governatore della Regione.
-Il consigliere Di Donato di altern@tiva chiede la convocazione della Commissione specifica per verificare gli eletti alla luce dei nuovi elementi sopraggiunti. ( Forse si spera in qualche ripescaggio)
-Ore 11,29 il Presidente si impegna in merito e comunica che entro fine mese sarà potenziata la rete WIFI con l'impegno di eliminare il cartaceo appena sarà completa, con notevole risparmio. ( dobbiamo aspettare sempre rinviando a dopo per  risparmiare, esistono sempre scuse. )
-Ore 11,30 la parola a Niro, presidente della commissione in merito al punto 1 dell'ordine del giorno . Lo statuto fu aprovato in seconda convocazione il 22-02-2011 con la seguente votazione : n. 21-no: n. 2 [Pangia(PSI, e Natalini (SEL)]-astenuti: n. 5 (Chieffo e Niro)-assenti: n. 5 (Bonomolo Pallante Romagnuolo Scarabeo e Romano), ed alla pubblicazione del 2-03-2011 fu richiesto ,come previsto, un referendum abrogativo da parte di 7 consiglieri e successivamente impugnato dal Ministro Fitto dinanzi alla Corte Costituzionale. Da allora il silenzio per non disturbare i manovratori alle votazioni.
Ore 11,35 arriva la Fusco Perrella.
-Il Presidente Niro enfatizza tutto il lavoro fatto ( Dodici anni per scrivere uno statuto impugnato! Perchè incostituzionale.) e chiede alla politica di volare alto con la condivisione di intenti, rimarca che questo statuto non lo ha votato ma ne accetta l'impostazione, ritiene il referendum una proposta valida politicamente ma in questo momento particolare è da evitare per l'alto costo, vede la riduzione dei consiglierei , facile populismo elettorale, nell'ottica della funzionalità del sistema ( dimentica o non conosce la legge 148 vigente?) ed alla fine si auspica un confronto e mediazioni con scelte di coscienza e fede. Parla , parla ,parla ed intanto l'assemblea sonnecchia ed alla fine propone l'approvazione della legge che annulla lo statuto approvato e ripartire da capo per la sua stesura.
-Di Pietro J per l'IDV è favorevole , ribadendo la validità del referendum.
-Monaco esordisce che la montagna ha partorito il topolino e 12 anni di lavoro inutile. Non è d'accordo per coerenza ed insieme a Ciocca e Di Donato non parteciperà al voto.
-Pietraroia,(ore 12,12) parla a nome del PD e si esprime favorevole e finalmente fa presente l'esistenza della legge 148 di settembre 2011 che disciplina già alcuni aspetti del nuovo statuto. A tal proposito con molte divagazioni nella savana dei problemi regionali ( niente soldi niente progetti,) propone un ordine del giorno articolato in 4 punti per accelerare i lavori in commissione. Il 1° riguarda il numero dei consiglieri, rispetto dell'art14 della legge 148, il 2° riguarda il rapporto tra provincia e comuni nell'ottica degli artt. 15-16 della succitata legge, il 3° chiede di ascoltare le volontà espresse dalle aree limitrofe di accorparsi al Molise, il 4° di sciogliere la regione Molise e di unirsi all'Abruzzo nell'ambito delle autonomie fiscali
Bizzarro parla e dietro nessuno
-Bizzarro è favorevole alla legge e poi si dilunga su problemi della provincia di Isernia riconoscendo la riduzione della natalità al problema grave dell'occupazione e chiede un consiglio monotematico sul lavoro.
Ore 12, 17 si vota per appello nominale : 22 si , 4 assenti ( De Bernardo, Leva,Di Sandro e Tedeschi) e 4 non partecipano ( Monaco, Ciocca, Di Donato e Frattura)
Proposta di legge di Pietracupa di portare avanti la discussione solo in commissione ordinaria e non in quelle speciali per la riduzione dei tempi di discussione.
-Chierchia non è d'accordo sul punto 4 dell'ordine del giorno di Pietraroia.
-Di Donato non è favorevole ai punti 3 e 4.
-Di Pietro J propone il referendum per l'unione con l'Abruzzo.
-Chieffo dice di prendere subito in considerazione la legge esistente.
-Ciocca non è d'accordo per la riduzione a 20 perchè annullerebbe la rappresentanza delle minoranze e quindi ridurrebbe la democrazia. Se si vuole ridurre il costo basta , a parità di spesa, tagliare le indennità.
-Niro (12,30) Ribadisce che in merito ai punti 1 e 2 si era già espresso nel suo intervento (??) con rispetto della legge anche se in molte regioni si cerca di impugnarne la costituzionalità ma ribadisce con forza l'autonomia regionale.
-Pietracupa definisce “dotta” la lezione di Niro ma ribadisce la necessità di accelerare i tempi di riscrittura.
-Iorio (ore 12,35) afferma che sia il caso di affrontare con serenità il numero dei consiglieri ed il federalismo fiscale. La riduzione senza verificare la funzionalità non è un argomento valido per cui è importante valutarne il peso in un clima sereno ed approfondito insieme alle laltre regioni. Alcune hanno fatto ricorsi sulla costituzionalità in merito al numero imposto per legge  perchè non si sono tenute in debito conto  le necessità e funzionalità del territorio. Tuttavia riconosce che il non adeguamento comporta oneri non sopportabili , dato che diminuiscono da parte dello stato le rimesse economiche perchè dichiarata regione non virtuosa. Bisogna approvare lo statuto adeguato alla legge ( sembra di non conoscerla anche se ricorda che il DL è stato emanato prima delle elezioni) e se poi la Corte entra nel merito lo si adegua nuovamente. E' nettamente favorevole all'autonomia perchè ritiene la fusione perdita di vantaggi inestimabili. Difende l'identità ed autonomia regionale che porterebbe di contro alla marginalità nel caso di accorpo con forte penalizzazione. Si augura che sia portata avanti una legge nazionale che favorisca la volontà dei territori , attualmente regolamentata con il oppio referendum ( legge voluta dalla lega).
-Petraroia per uniformità di intenti depenna il punto 4 , ma invita a non avere paura a parlare sull'autonomia fiscale.
Ore 12,46 votazione all'unanimità dell'ordine del giorno Petraroia.
-Pietracupa afferma che Noi coordiniamo con le altre regioni e non le subiamo.


Ore 12,50 Si passa al 2° punto dell'ordine del giornoed in merito  il Presidente sospende la seduta per 10 minuti invitando l'assise ad uscire dall'aula e riunirsi altrove al fine di coordinare il consiglio sulla proposta di giunta comunicata appena alle ore 11 in merito al salvataggio dello zuccherifico. Invita i consiglieri ad uscire nel rispetto del pubblico numeroso presente che dovrebbe uscire al freddo e poi rientrare.
Ore 13,10, son passati 20 minuti,  il consiglio ancora non rientra . 
Si abbandona e si affida il prosieguo alla stampa.


Un intera mattinata in consiglio per seguire un assise dove sembra dominare ed aleggiare l'indifferenza e lo sbadiglio nella totalità, anzi l'inadeguatezza dei membri ad un confronto serrato e senza fronzoli. 
Si sono spese circa 2 ore per dire semplicemnete che bisogna riscrivere lo statuto rispettando la costituzione e la legge vigente.

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