lunedì 6 febbraio 2012

Che culo signor Presidente.


Signor Uno e Trino ,Governatore nonché Commissario per la ricostruzione e per la sanità del Molise, chiedo venia per il titolo : non vuol essere affatto una mancanza di rispetto ma un doveroso omaggio e riconoscimente alla parte della sua grande e possente figura. La parola fortemente espressiva nel gergo volgare, preme sottolineare, non ha niente a che vedere in questo contesto con il significato di “fortuna” a cui spesso la credenza popolare la accomuna. Ella non è un uomo fortunato, perchè la fortuna aiuta gli audaci, ma un manovale semplice diventato nel suo lungo percorso sommo mastro per meriti e professionalità.  Lei è omaggiato in ogni angolo del suo Molise e qualcuno comincia a conoscerla anche sul territorio nazionale per i suoi grandi progetti, espressioni di una mente vivida e fucina di idee . Crea attenzione nei grandi giornali “Repubblica” e “L'Espresso”, niente a spartire con la modesta e limitata “cazzetta del Molise”, e diviene attore protagonista in rubriche televisive “Report di rai3” “ Gli intoccabili della7”, messe in onda da emittenti  un gradino leggermente superiore alla nostra e principalmente sua “Telemolise”. Tanto per citarne alcune delle più famose. In esse fa sempre la sua passerella trionfale e lascia un perenne e forte segnale di grandezza a tutti per le sue azioni , e nell'ultima con un tocco di classe esalta anche la sua origine paesana con la sua espressione popolana “ Vabbè, ia. Iamm, su “ ( Va bene. Andiamo ) quando invita alla porta il cronista.
Io voglio invece cantar le lodi di quella parte anatomica del suo armonioso corpo utilizzata senza parsimonia per fare il bene ai suoi conterranei con il nobile intento di plasmare la loro alla sua, per cui il famoso detto “ Ci fa il culo a tutti noi Molisani”. E' pare doveroso dar riposo alle sue stanche spoglia poggiando la loro base su sedute all'altezza del suo rango. Scartate troni e seggie regali , sanno troppo di stantio e di passato, si rivolge a poltrone di rango protese al di là di normalità e economia. Son cose adatte al popolino. E allora si combina cuoio blu e palissandro d'Africa nel top di classe del mercato.
 La poltrona troneggia maestosa al centro di uno studio all'altezza del signore indiscusso del regnucolo del Molise, invidiabile anche da potenti capi di regni ben più importanti.
Essa non è sola ma è contornato da scrivania di eccellenza, ferma carta ( da non confondere con quella igienica), cestino per la spesa, pardon per la carta, piantana in cuoio e cristallo,8 poltrone. Tutto lo studio semplice e modesto costa la modica cifra di 58.000 € . Essa non incide sul popolo perchè la fattura è a suo nome , pagata direttamente da Lei , e se lo porterà ,lo studio, a casa quando traslocherà per sopraggiunti limiti di senenza. 
Sono ridicoli quelli che perdono tanto tempo per questi grandi ...scandali.
 Ci mostrano solo il suo modesto posto di lavoro a noi sudditi feteli.
 Noi ci auguriamo che ha arredato con lo stesso gusto senza badare a spese, anche il suo studio personale presso la nuova “GIL” di Campobasso ( Palazzo della cultura). Ci dispiace solo veder riposare il suo sulla semplice seggia del consiglio di via IV novembre. Si confonde con la mediocrità. A maggior dimostrazione della sua modestia ed amore per noi molisani ha preferito arredare il suo studio-alloggio con una modesta cucina ( due fuochi gas e una credenza, si fa per dire) per prepararsi il caffè ed uno spuntino , tempo tiranno permettendo, e non essere servito e riverito. Ci piace immaginarla con il grembiulino a fiori mentre affetta il salame per prepararsi il panino e finalmente seduto sulla sua poltrona a gustarsi quel caffè preparato con le sue laboriose manine.  

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