giovedì 6 novembre 2008

VIVERE LA CITTA', CASTA e BABY POLITICI


Aver il coraggio di esprimere un proprio pensiero desta interesse e porta qualcuno allo scoperto e dire ( oddio in privato con una email e non direttamente sul post come commento) :
“Caro merlo, non so chi tu sia, ma mi permetto di farti alcune considerazioni: dici di essere di sinistra ma per stroncare l'ipotesi di candidatura del .........., su cui non entro nel merito nella presente, usi 3 argomenti degni della peggior destra conservatrice.
1. Patria (non è di Campobasso... ma fammi il piacere siamo nel 2008...), lasciamo alla destra reazionaria e populista tali argomenti oppure iscriviti al partito di Bossi.
2. Famiglia: l'idea per cui eventuali colpe dei padri siano da scaricare anche sui figli non mi pare proprio il massimo del progressismo.
3. Età: in un paese bloccato anagraficamente che non consente ricambio generazionale il mantenimento dello status quo viene costantemente sostenuto da tesi come la tua (è troppo giovane serve uno di esperienza... e intanto gli Stati Uniti d'America stanno per eleggere, speriamo, un quarantenne senza esperienza a Presidente, dopo che un'altro quarantenne ha governato la Gran Bretagna, sigh...)
Per concludere, penso che la prossima volta faresti bene ad utilizzare argomenti più validi, a cominciare da un giudizio sulle potenzialità e sulle capacità (che è quello che mi interessa e forse interessa le persone più lucide) invece che usare da "sinistra" argomentazioni a cavallo tra la cultura politica di Giovanardi e quella di Calderoli.
Cordiali saluti.
Il dialogo, cosa rara ai nostri tempi, penso sia un confronto sereno di pensieri liberi individuali, non necessariamente condivisibili, ma accettati e confutati per cercare di arrivare, non necessariamente, ad una convergenza ma almeno ad un compromesso. Nessuno deve arrogarsi il diritto di giudicare e sputare sentenze di bassa levatura . Questo denota carenze di argomentazione valide e “ capacità “ e potenzialità” di sostenere proprie tesi in opposizione a quelle dell’interlocutore . Il mio pensiero non ha sfiorato minimamente i concetti profondi di Patria e Famiglia ma ha semplicemente evidenziato quelli più semplici di Appartenenza e Casta,correlati all' argomento.
Non è delirante pensare che sia quasi scontato pretendere da un candidato alla carica di Sindaco di una città di vivere nel e quel luogo che dovrebbe governare. Reclamare una conoscenza profonda delle problematiche della città significa vivere e toccare quotidianamente le sue contraddizioni le sue aspettative . Attenzione non si richiede la banalità Bossiana di esservi nato! Cosa conosce di Campobasso un elemento di un paesotto vicino? Sa quali sono le sue contrade, le sue strade, i suoi quartieri, le sue zone di sviluppo, le sue possibilità di crescita le sue.........? Nulla! Allora quali possibilità concrete ha di intervenire!! Le chiacchiere di programmazione ( copiate o dettate da altri) se le porta il vento a cui solo i soliti illusi credono. ( Cofferati non ci ha insegnato niente !)
Ricoprire una carica , senza aver fatto nessuna cosa per farsi conoscere, perchè si è figli di .... e si appartiene alla famiglia di.... non è sintomatologia di meritocrazia ma semplicemente di CASTA. Schierarsi con un partito non perchè se ne condividono le direttive, ma semplicemente perchè si fiuta la possibilità di eleggere un proprio adepto, indipendentemente dal colore e dalla posizione, per perseverare e conservare lo status quo raggiunto non è sintomatologia di democrazia ma di CASTA. ( Non si deve dimenticare la storia e ricordarsi le cariche pubbliche ricoperte ed in quale schieramento ).
Per questo tipo di candidato non penalizza la colpa dei padri ma esalta la fortuna di avere quei padri.
In un'Italia dove le caste  governano un territorio sono un esempio negativo e non penso che sia positivo per Campobasso.
Infine l’annoso problema dell’età. Tutti si riempiono la bocca di ringiovanimento, di nuove leve, di giovani costruttori del futuro. Allora per adeguarsi si ricorre al ribasso e tra poco si cercheranno elementi nell’asilo infantile o nell’embrione. Questo non significa ringiovanire.
I baby nella politica sono, presumibilmente, solo ragazzini inesperti senza esperienze di vita vissuta e ,a volte, senza studi alle spalle. Che capacità hanno di decidere su cose reali se nella vita non hanno mai affrontato nessun problema , allora saranno solo pupazzi nelle mani di esperti pupari.
Una volta quando si viveva la strada i bimbi non avevano i fazzolettini per pulirsi il naso e quindi lasciavano gocciolare dalle nari il muco ,“fraffo” nel gergo popolare; da qui “Fraffosi”, modo colorito di dire bambini. Attenzione siamo stanchi anche di quei giovani che non hanno ancora trenta anni ma almeno 10-15 anni di politica attiva. Questi elementi sono giovani o vecchi per lo scenario politico? Ormai hanno acquisito solo le tecniche del politichese e sono lontani dalle esigenze reali della gente, perché non le hanno mai vissute. Si credono e si pompano di essere dei grandi politici solo perché sanno fare bene il gioco delle parti, con ipocrisia, cinismo, arrivismo e utilitarismo.
Attenzione Obama, che stravince, Blair, Zapateros sono giovani ma sono quarantenni e non trentenni : dieci anni di vita sono un grosso bagaglio. Io non sono in grado , come d'altronde chiunque, di valutare le potenzialità le capacità di un baldo giovanotto che non si è mai affacciato alla ribalta del mondo e viene da una posizione di privilegio .
Chi è sazio non conosce il digiuno e penso che non abbia nessun diritto di pontificare sulla moralità e sulla CASTA.
A parole aborra ma di fatto continua.

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