lunedì 29 agosto 2011

Le giornate da ippopotamo


E' un caldo torrido. Il sole picchia sugli ombrelloni in questa estate di fine agosto. Il vento si tuffa nel mare per rinfrescare le sue ali arrossate sulla terra e granellini di sabbia saltellano sulla spiaggia sino al bagnasciuga. L'uomo attanagliato in questa arsura ed avvolto da una coltre di calore si spinge in acqua per rinfrescarsi . Giace nel mare e sguazza lentamente nella pozza leggermente increspata e si immerge sino alla testa e ride e parla con i simili. Visti da lontano sembrano tanti ippopotami che bivaccano nel fiume spalancando di tanto in tanto le fauci annoiate. Stanno fermi e si rinfrescano aspettando il cessare del garbino sostituito dal maestrale, nella speranza di riportare tutto alla normalità.
E' lo specchio del momento della nostra politica molisana.
La gente è stanca e sfiduciata ma aspetta illusa sempre un segnale positivo per il cambiamento. Di contro i politici, e dico tutti senza distinzione di colore,classe e religione, sono in fila a cantare la litania del momento inneggiante alla riduzione dei loro costi e privilegi . Alcuni con aria filosofeggiante e saputona si inventano parole nuove e fumose , non esprimono niente ma almeno si smuove l'aria.(Basta osservare le loro interviste sia in video che in carta) All'improvviso il caos calmo infarcito di promesse da marinaro è infuocato dall'emanazione del decreto sciagurato ( per loro si intende, non per il popolo) sulla nuova manovra finanziaria . In esso, forse perchè pressati dall'Europa, finalmente si cerca di iniziare ad affrontare le problematiche della nostra casta politica e si mettono nero su bianco tutti i provvedimenti atti a ridurre le spese di rappresentanza politica in tutti gli Enti locali : Comuni, Province e Regioni. Fatti concreti e non chiacchiericcio, con effetto immediato per la regione mentre per gli altri a date future. Cavolo la classe politica è con le spalle al muro le sue parvenze di cambiamento sono realtà e diventano legge dello stato da applicare entro sei mesi, ( Entro non vuol dire necessariamente sei mesi obbligatori, basta un solo giorno a tappe forzate per rendere operativo la norma del decreto legge). Che fare? Semplice creare un falso bersaglio ed allora tutti nel momento mobilitano paggi e paggetti che esaltano le pagliuzze e trascurano la trave : riduzione immediata dalla prossima legislatura successiva al 13 agosto 2011 dei consiglieri regionali da 30 a 20 e gli assessori da 8 a 4 . Per evitare di applicare la tranvata piovutagli sulla testa, prossime elezioni di ottobre ancora da indire e fare, menano danze sfrenate con ballerini fasciati : Sindaci e presidenti di minuscoli comuni e province. ( Parla anche il sindaco di Provvidenti dove sono al massimo 100 persone ed il presidente della provincia di Isernia con 40mila abitanti effettivi ) . Si invoca l'identità culturale ,le origini storiche e menate balneari . La ballata è coinvolgente e tutti i fedeli servitori nascondono al popolo il vero problema quello della Regione, nessuno lo vede , nessuno ne parla : il silenzio è tombale. Di tanto qualche trafiletto spunta tra le righe e qualcuno smuove la calma infuocata ma subito si spegne questo inizio di incendio pericoloso per tutti gli uomini dell'apparato e dei partiti. I nostri primarini si sciacquano la bocca, perchè e trend, ma non insistono più di tanto,( Potranno sempre dire che loro...) i consiglieri di maggioranza e minoranza ignorano di proposito il problema presi da problematiche più importanti: la riconferma della pacchia. Continuano a sguinzagliare i caporali alla ricerca dell'ultimo voto e capi e capetti per elargire favori e gratificazioni. Si teme lo tsunami per i nostri per cui 14 sarebbero perdenti posto nel concorso regionale dove tutti i posti sono già stati assegnati, come ogni concorso pubblico che si rispetti.( Si conosce in partenza il vincitore). Si brucia in nome della burocrazia,dei regolamenti e tempi tecnici una possibilità concreta di risparmio per almeno 20 milioni di euro in questo momento drammatico con effetto immediato e per una volta non rinviabile a date da destinarsi. In ogni professione che si rispetti l'impegno professionale non conosce ostacoli di sorta ( l'ingegnere, il medico lavora senza sosta per raggiungere l'obiettivo e lui sa quali sono i mezzi per raggiungerlo) e quindi deve valere anche per i nostri consiglieri regionali. Sono chiamati, a fine legislatura, a lavorare a tempo pieno anche di notte, ed a inventarsi il sistema per mettere a posto le carte al fine di portarci in breve tempo alle prossime elezioni con le riduzioni proposte dal governo. Se questo non dovesse accadere qualcuno dovrà pagare in questo Paese questo aggravio di spesa e le pensioni future per 14 personaggi in più .
Denunciamo alla procura e alla corte dei Conti di Campobasso ed agli uffici amministrativi e giudiziari di Bruxelles.
Chiediamo come cittadini i danni ai consiglieri della Regione Molise per il mancato rispetto della legge ed il successivo spreco.
Non desistiamo nè abbassiamo la guardia : dobbiamo avere giustizia
Svegliamo gli ippopotami che sguazzano placidamente nel pantano.  

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