lunedì 9 gennaio 2012

LA RICREAZIONE È FINITA

Dopo il fermo biologico della macchina amministrativa e produttiva nel lungo ponte di Natale domani 9 gennaio si presume che riprendano le attività normali. In questo maledetto paese la sequenza di tre giorni festivi a cui succedono altri due o tre e poi altri ancora intervallati da pochi giorni lavorativi diventa una striscia interminabile di blocco totale di tutte le attività. Si ferma tutto ed in primis i santuari, le cattedrali, le chiese e le sacrestie della politica ed anche la TV delle stelline ed il calcio degli stelloni. Gli attori e i santoni inattivi vanno a riposare le stanche membra al mare caldo dei tropici in casette di paglia e fango. Col cavolo! In alloggi super lussuosi da pochi, pochi denari, alla portata dello stipendio misero del lavoratore medio, con la piccola differenza che quel dannato deve lavorare due mesi per raggiungere la somma per un giorno di “suite”. E' la relatività del tempo. Poi si parla di ” la pezzenteria vuole lo sfogo “ quando ci riferiamo ai poveri miserabili che vanno a Cortina ed a stento prendono i denari delle loro badanti.

Dopo questa lieve digressione si ritorniamo al riprendere il tram della monotonia, intesa come lavoro. Oddio, parlare di “riprendere” a lavorare in quei carrozzoni inutili esistenti e nei nostri uffici regionali, dove la noia è una virtù, è pura blasfemia. Di contro per alcuni è tragico perchè questo verbo ha perso senso nel lungo ponte del riposo per cui diventa “restare “, a casa naturalmente. Il posto di lavoro è evaporato come le calde acque che hanno bagnato le chiappe dei padroni.
Si riprende anche per i nostri piccoli politici ( non perchè bassi di statura o poveri in canna, tutt'altro, ma perché inutili per questa misera Regione) la lenta quotidianità a sollazzarsi nel dolce far niente infarcito delle solite parole inutili di circostanza e presenzialismi a funerali e vetrine.
Ebbene cari signori le feste son finite è pure la ricreazione, ora dovete rimboccarvi le maniche e cominciate a marciare. Modo nuovo per muoversi per persone abituate di solito a passeggiare, anzi scorrazzate su “autone” pilotate . I tempi sono difficili e lo devono essere anche per voi. In special modo non ha senso che gli agnelli si rivolgano al lupo per avere protezione, dato che esso perde il pelo ma non il vizio, ma ai cani pastori eletti nell'opposizione da cui si aspettano invece risposte e fatti . Non da tutti, dato che alcuni hanno utilizzato questo carrozza per giungere allo scopo, visto che le altre del treno del navigato manovratore erano tutte occupate.
Il padron del vapore e i suoi garzoni proclamano tagli e cambiamenti, son solo specchietti per gli allocchi dato che continuano a fare esattamente quello che hanno interrotto di fare in questo lasso di tempo della campagna elettorale: l'occupazione ed il saccheggio del bene comune.
E' giunto il momento per i consiglieri regionali di buona volontà , che si ritengono dell'opposizione, di raccogliere le forze e tutti insieme lavorare per quei principi per cui si è lottato. ( lotta: parola forse pesante per personaggi che hanno girato solo per raccattare voti necessari all'elezione, fine ultimo dell'aspirazione personale)
Il popolo è stanco ed attende che si dia concretezza ai paroloni e proclami della campagna elettorale.
Non ha senso procedere a ranghi sparpagliati e tantomeno con uscite e sparate isolate su argomenti secondari ma non per questo importanti ( La spesa del concerto di fine d'anno, le nomine ultime all'Arpa, il problema del traporto su rotaie, l'uscita dalla commissione per l'approvazione del bilacio2010) . Sembra di voler sparare pallini per evitare i “botti”. Una manovra diversiva per evitare di parlare dei problemi veri che interessano in primis gli stessi consiglieri e che il popolo chiede con insistenza : riduzione dei costi della politica e privilegi. Non è accettabile questo procedere individuale teso solo ad accrescer la propria risonanza per restare sulla cresta dell'onda nella prospettiva, quasi certa, del ritorno alle urne .
Se non si ricavano risorse dalla riduzione dei costi della politica e dallo spreco sanitario ( altro tasto dolente dove si favoreggiano solo amici e figlioli a discapito della vera assistenza e funzionalità. Vigiliamo sulla scelta del primario alla chirurgia vascolare il cui unico scopo è quello che potrà nominare successivamente, è nella sua discrezionalità, come vice qualcuno che non ha diritto ma forti conoscenze e poi diventerà di fatto il capo per la latitanza del primario. Attualmente per questo gioco il reparto è senza primario , ma è il santuario meta continua di tutti i dottori della sanità per ingraziarsi il capo e avanzare. Andare a vedere per credere! ) non ha senso parlare di sviluppo e prospettive di lavoro considerato le inesistenti risorse disponibil.
E' necessario agire sui settori parassiti ed improduttivi ed il popolo vi seguirà e lotterà con voi, altrimenti vi spazzerà come gli altri.
Non dimenticate che il consiglio deve approvare entro maggio il nuovo Statuto , lo impone la legge.
Quindi l'eliminazione dei costi e privilegi può benissimo passare entro questa nuova stesura e approvazione.

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