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sabato 30 gennaio 2010

Acquaruol' è fresca l'acqua

Nei tempi andati quando l'acqua non arrivava nelle case dei cafoni , per le strade dei piccoli borghi del Molise si muoveva la figura dell ' ”acquaruol'”. Portava una “tina” di rame piena d'acqua di sorgente e la vendeva agli assetati . La domanda classica del potenziale cliente era sempre “Acquaruol è fresca l'acqua”. Immaginate quale era la sicura risposta ad un'interrogazione banale, formale e perfettamente idiota , per cui tutti assaporavano felici quella fresca acqua.
Nel nostro Molise nulla è cambiato è l'aquruol si muove ancora per i meandri dei nostri paesi immutati solo che si è adattato ai tempi, non vende più acqua ma chiacchiere e percorre, preferibilmente, le strade telematiche.
Fa il politico.
Ed il Califfo e i suoi sceriffi hanno occupato tutti i mezzi d'informazione dati in gestione a paggi e maggiordomi al soldo della corte pagati dai fessi.
Oggi da un lato il popolo, oddio quattro gatti , ha avuto il coraggio di sfidare il freddo sfilando per le strade di Campobasso per difendere ed invocare la libera informazione e di contro il capo dei “ portatori di chiacchiere” fa la sua solita passerella annuale negli studi personali di una vuota emittente regionale. ( vedi post martedì 9 dicembre 2008 IL CABARET ALLA MOLISANA).

Alla sua beatificazione hanno partecipato tutti gli scemi del villaggio , principalmente quelli che credono di non esserli, che in debita ed ossequiosa fila hanno posto la solita domanda interessante, critica e intelligente:” Acquaruol' è fresca l'acqua”.

Tra le righe , in un momento di follia di passaggio, è stata ascoltata o forse riascoltata la barzelletta sugli ospedali dell'Isernino : non saranno chiusi ma resteranno operativi sino alla costruzione di un nuovo grandioso ospedale baricentrico.

Ormai tutti i califfi seguaci del  supremo capo carismatico rispettano la sua volontà principe: raccontare barzellette al popolo.

lunedì 23 novembre 2009

IL RITORNO SULLA SCENA DEL CRIMINE

Nel post “ La buona spesa della politica nostrana del 16 novembre 2008 si parlava di interventi sostanziosi nel pieno centro di Campobasso.
A distanza di un anno si ritorna sui luoghi e si riporta lo stato di fatto
1)-Recupero edificio, sede ex compartimento regionale dell'ENEL.
La Regione Molise acquista a prezzo da favola la sede Enel di via Genova a Campobasso, strada vicino al centro.
Al solito la favola e per i sempliciotti perché il venditore ci guadagna ed il Molisano paga gli spiccioli per il sovrapprezzo. Chi compra agisce nell'interesse dei Molisani! La sede doveva essere consegnata in due tranches la prima il 5 gennaio 2009 la seconda il 5 agosto 2009. Il buon completamento dell'opera ha richiesto una delibera speciale di consulenza annuale al geometra , ma dirigente, pensionato. Nervi , pardon Pinelli, non ci poteva abbandonare in questo difficile cammino! ( post di domenica 21 dicembre 2008 “CHAMPAGNE PER I SOLITI e "PEZZE IN CULO" per IL POPOLO" )
L'opera è lì e sembra ancora non finita e quindi inutilizzata.

2)Ampliamento sede Provincia di Campobasso in via Milano a Campobasso, strada vicino al centro.
I lavori dovevano essere completati il 23 dicembre 2008. Forse la realizzazione dei terrazzi e dei balconi ha richiesto più attenzione e di conseguenza maggior tempo. E' ancora cantiere.
A proposito, balconi in un edificio pubblico!
Sicuramnete servono per giustificare, in un Ente superimpegnato e fondamentale per lo sviluppo, una nuova figura di assessore al verde che vi coltiverà fiori, citrioli e pomodori ?
O forse creeranno spazi per il sollievo, il relax ed il fumo a cotanti lavoratori, che potranno usufruire di ombrelloni, sdraio e tavolini? Non saranno ammesse escort e trans.
Vuoi vedere che si ritorna al passato e quindi un balcone fa sempre comodo? Pazienza non da su una piazza e nemmeno su una via , si potranno sempre arringare i vicini.
Mi assale un dubbio :è una semplice masturbazione architettonica ! Inutile e costosa in una città dove fa 11 mesi di freddo ed uno di fresco.Solito perfido e malpensante!

3)Recupero ex palazzo GIL ( Gioventù Italiana del Littorio. Palazzo dell'era fascista) sempre in via Milano a Campobasso, strada vicino al centro.

Tecnici e impresa sono della grande provincia di Isernia , dove vive e dimora Mustafà.
I lavori dovevano essere ultimati il 7 agosto 2009 e sono ancora in alto mare.

Una domanda sorge spontanea : Ma con questo ritardo chi ci guadagna?
Semplice, Noi Molisani perché la politica fa tutto per noi e sempre nel nostro interesse : impiega più tempo per fare le opere più belle!

venerdì 20 novembre 2009

ANCHE I SERVI PENSANO

Nel piccolo califfato del Molise domina incontrastato Mustafa Michellud Al Iorine da una generazione. Diciamo meno che mezza, da quando generale della banda di palazzo fece un colpo di mano e si insediò. Nel piccolo territorio collinare, montuoso e pianeggiante spadroneggia incontrastato e domina i suoi sudditi con illusioni e favoritismi. Si preoccupa sia della loro salute fisica con una Sanità elefantiaca che mentale con quei pochi , tanto quanto basta.,stracci di carta che riesce a finanziare. E seguendo il sultano si serve anche delle scatole parlanti che rincretiniscono solo di sport, morti ammazzati, lodi sperticate e cani randagi abbandonati. Ha il potere di vita e di morte : solo i più fedeli possono sposarsi perché sono accolti nella grande mangiatoia del palazzo. Gli altri restano perenni bamboccioni e liberi di morire o di seguire le orme dei padri : ottimi emigranti.
La vita nel califfato e noiosa e monotona :solo alcuni pensano gli altri ascoltano.

Il turismo è una iattura, nulla si muove e le bellezze naturali , di monti e di mare, restano solo ricordi negli occhi dei suoi vecchi.
L'allevamento delle bestie a quattro zampe è preferito a quelle a due e l'oro bianco, antica tradizione scompare.
I ponti crollano e restano crollati solo le mulattiere resistono.
I trenini sono quelli di Francischiello hanno perso solo il ciuffetto simpatico di sbuffi e lo sferraglio di bielle.
L'energia è una parola sconosciuta , poi quella alternativa è una bestemmia : oscure Imprese ci colonizzano riempendo di pali le creste collinari senza nessuna contropartita.
La banda è ristretta quella larga una chimera.
Tra noi ed il Burundi esiste solo il colore della pelle.
Unica nota positiva sono i dignitari ( tradotta nel nostro secolo i politici): cresce sempre di più il loro giro panza e non si abbuffano mai.
Ed un giorno,udite! udite !, il miglior servitore che dalle sue colonne ogni giorno lo omaggia o lo incorona oltre alle solite cazzate quotidiane e camionate di incenso sembra osi pensare e si permette di scrivere.

E tra le note emerge : “.... le ultime tre commissioni che si occuperanno di energia debito sanitario ( ma non c'è già un commissario, un sub commissario e un assessore regionale alla sanità?) e di federalismo fiscale ......”
“ Tre commissioni che costeranno alle casse regionali 1 milione di euro all'anno”
A breve le randellate del padrone e le menti saranno nuovamente oscurate.
Se anche il servo osa finalmente pensare vuol dire che siamo proprio arrivati alla frutta per non dirla alla Celestini " siamo un paese di merda ".

venerdì 24 aprile 2009

LO ZAMPILLO NAZIONALE

Pardon ho commesso lo stesso errore di un noto straccachiazza campobassano che , nei tempi lontani dei vitelloni, disse agli amici che era stufo di essere lo "zampillo" di Campobasso.
Il Nostro ormai lo è diventato dell'Italia e non passa giorno che un giornale o nota trasmissione televisiva non lo citi , lo sbeffeggi e lo accusi. L'argomento è sempre il terremoto e la ricostruzione.
Ciò non dispiace al Nostro: non lo tange. Di contro gli offre lo spunto per far lavorare il suo addetto stampa che prepara note di protesta idilliache che trovano subito ampia eco su tutti i fogli della sua informazione locale.
Le "pennette addolcite" mica sono arrabbiate.
L'ultima nota inviata alla Stampa è del 23 aprile 2009.

“Egregio Direttore,spiace constatare che il Molise, terra antica e abitata da gente onesta e laboriosa,debba pagare, ancora una volta, i costi della disinformazione e della distorsione della verità. Spiace ancora più dover vedere che proprio il Suo Giornale,uno dei quotidiani più importanti e prestigiosi del nostro Paese, debba sommarsi ad alcune trasmissioni televisive (Exit e Ballarò) e a “La Repubblica” nel raccontare ai suoi lettori, con la penna di Fulvio Milone delle non verità. Bla.....Bla.....Blaa..........."

Ma scusi l'irriverenza e la franchezza sig. IORIO, Lei ha completamente toppato in questa gestione. Oddio non è che il suo operato sia esaltante negli altri campi!.
Possibile che non venga sfiorato minimamente dal dubbio che i suoi Molisani, gente onesta e laboriosa, ormai conoscono bene questa verità perchè la toccano con mano ogni giorno nella loro quotidianità. Oddio tanti lacchè e parassiti li trova ancora favorevoli e sempre silenziosi dato che sono semplicemente a sua busta paga.
L' renar' fann rev'nir la vista a l' cecat'
Il terrremoto risale al lontano 30 ottobre 2002 e dopo sette anni la ricostruzione dei paesi del cratere è un fallimento totale. A tal proposito va ricordato che il 19 gennaio del 2009 i sindaci del cratere minacciarono di dimettersi in blocco perchè chiedevano soluzioni per : tributi, contributi e ricostruzione.
La tanta sbandierata e publicizzata affermazione "Scuole sicure per i nostri figli" è ormai una colossale cazzata che gli avvenimenti tristi dell'Abruzzo stanno facendo riemergere in ogni angolo del suo Molise. Anche la sua Isernia e la vicina Venafro sono nella merda. Solo Castellino nel Biferno ringrazia del milione di euro (o forse di più) avuto come finanziamento per sistemare una scuola inutile: mancano i bambini ! Azzz.
Il modello Molise per la ricostruzione post-sisma è una barzelletta, un esempio da evitare. Nella trasmissione " anno zero" del 16 aprile 2009 ha trovato perfettamente critici e d'accordo anche l’on. Niccolò Ghedini del Popolo della libertà e il Capo della Sala Italia della Protezione Civile Titti Postiglione.
Che Onore!
Lunga vita ad Angelo Michele IORIO . E per A. M. IORIO Hip, Hip, Hip .....Hurrà!