sabato 7 gennaio 2012

SE CI STRINGIAMO CI ENTRIAMO TUTTI

Il mondo era largo terribilmente largo ora è stretto maledettamente stretto. Si sono occupati tutti gli spazi disponibili.  Si è stati capaci di crearne nuovi, reali e virtuali ,utili ed inutili e puntualmente il prepotente di turno si è arrogata la doppia possibilità ,anzi la tripla possibilità di esserne il padrone. Il possesso spesso dell'uno o dei tanti non è stato solo personale ma lo si è elargito al famigliare prossimo. Esaurita la cerchia stretta di consanguinei si è data l'opportunità di insediarvi il compare, il parassita, l'amante, il compagno di merende, il fedele paggetto: si sono allargate le famiglie. La famiglia dominante è diventata una banda ramificata sul territorio, un centro indiscusso di potere. Anzi per essere ai tempi, dove anche le parole cambiano e si evolvono, è diventato un partito.
L'occupazione dei centri nevralgici con individui della cricca è stata sistematica ed il benchè minimo dubbio ha sfiorato la mente del capo bastone se costui era un idiota o un competente. La linea di demarcazione tra l'imbecille ed il competente si è sempre più sbiadita sino a scomparire nella visione delle varie cricche, tutto era a vantaggio dell'appartenenza. 
Il guaio è che si è avuto una prevalenza di citrulli insediati in questi posti di comando. 
In quest'ottica si comprende l'inutilità di chiedersi se per essere Direttori della Fondazione Cultura Molise bisogna avere almeno come minimo la laurea , tralasciando le peculiarità che la carica impone; se la consulenza per l'incarico di comunicazione della sede romana della Regione Molise deve essere affidata ad un giornalista bravo o alla figlia giornalista; se a capo dell'azienda in crisi si mette il manager esperto o il vecchietto componente del gruppo; se a presiedere gli Enti Regionali si insedieranno professionisti del settore o compari disoccupati ( trombati nel gergo attuale); se a primario del reparto si sceglie il migliore sul territorio o l'incapace che nominerà vice il predestinato di turno ( a volte anche le leggi vanno rispettate, tanto si baipassano)
La gestione della società della sua prospettiva di vita è scivolata a poco a poco tra le mani di questi gruppi. Le scelte economiche, di sviluppo e di crescita sono state e saranno casuali, all'insegna della spesa incontrollata e senza fini. 
Si son gettati una marea di denari nella voragine dell' opulenza. Di contro il debito cresceva ,cresce e crescerà a dismisura .
É il mondo produttivo? I professionisti, i commercianti ,gli industriali, gli artigiani ,gli operai ,gli impiegati, hanno permesso indifferenti questo scempio perchè la politica ha elargito a tutti denari facili, lavori inutili, prebende e silenzi. Tutti hanno munto e vissuto nel lusso e nello spreco per cui la politica non interessava dato che la loro attività lavorativa dava sicurezze economiche e vita spensierata.
Ma ora che la ricreazione è finita e l'Italia ed il nostro Molise si sono ristretti, saltano all'evidenza le storpiature esistenti. Rivediamo con occhi differenti la nostra classe politica, anzi la osserviamo per la prima volta con lo sguardo giusto, e ci rendiamo conto della sua inefficienza, dei suoi enormi privilegi ed incapacità di governare il nostro futuro.
Altro che disquisizioni di economia , di capitalismo, di sviluppo, di analisi complicati:  lasciamoli sui libri ed a quei dotti che vivono tra le nuvole. Diciamo terra terra , volando bassi con il rischio di atterrare e farsi male che se vogliamo vivere tutti in questo momento dobbiamo ridistribuire il reddito ed il lavoro fra tutti.

-Riduzione del costo della politica : nessuna auto di rappresentanza,( se la comprassero la macchina); nessun vitalizio e negli anni di politica si continuano a versare i contributi dell'attività che si faceva ( a messo che se faceva qualcuna!); un solo incarico politico ( basta essere contemporaneamente sui banchi del Comune della provincia, della regione,dell'Ente);  o politica o attività lavorativa ( nessun medico ha detto di fare per forza il politico se non conviene); controllo dell'attività e presenze come per ogni lavoratore ( decurtazione per le assenze ingiustificate); stipendio al massimo 3-4 volte quello medio del lavoratore italiano ( tetto di 5.000 euro netti mensili omnia comprensivi); eliminazione del premio di inserimento a fine legislatura.
-Via il doppio,triplo lavoro.
-Reddito minimo per tutti, compresi i giovani in cerca di primo impiego.
-Via stipendi oltre i 50-75 mila euro anuui per i nostri dirigenti regionali
-La pensione o vitalizio non deve essere cumulabile con altro reddito.
-Pensione massima di 4.000 € mensili ( Mi domando ma un vecchietto con 20 mila euro di pensione che cavolo ci fa?)
Queste sono e saranno solo belle parole perchè i boriosi dominanti non si stringeranno mai, anzi credono che sia il loro normale tenore di vita e non c'è niente di scandaloso viaggiare con il macchinone e l'autista, disporre del bancomat e telefonino dell'Ente, prendere una barca di sodi, riscuotere il premio di inserimento, prendere il vitalizio dopo un solo mandato ( che pacchia prendono 2.000 euro cumulabili mentre un prof con tanto di laurea ne prende 1700 dopo 40 anni!!!!).
Dobbiamo tutti agire e farci sentire, solo un forte movimento di opinione li farà scendere dal piedistallo. 
Io personalmente sentirei tanto il desiderio di entrare in consiglio regionale  e prenderli a schiaffoni specialmente quei due faccioni. Che goduria!!!!
Non siamo da meno al tunisino, al libico e all'egiziano che incuranti del pericolo hanno lottato per la libertà, se l'hanno raggiunta o la raggiungeranno lo vedremo negli anni a venire.

1 commento:

oml ha detto...

Come sono d'accordo e condivido appieno! Anzi verrei, no vengo, se organizziamo una visita al consiglio! Per prender a schiaffi qualcuno!? Certo che dobbiamo inderogabilmente organizzare qualche fattiva iniziativa!

Tre