martedì 18 maggio 2010

L'altra faccia

La nostra italietta viene rappresentata sempre con due facce. Una bella pulita che convince ammalia affascina l'altra insozzata che disgusta da fastidio, l'una vera che abbaglia l'altra falsa che delude, l'una popolana genuina che piace l'altra aristocratica pacchiana che deride. Le due facce servono all'occorrenza l'una per mostrare una realtà virtuale che cela e fa sfumare l'altra, quella vissuta. E' partita alla grande la pubblicità dell'otto per mille da donare alla chiesa cattolica ed allora si mostra la cristianità nella sua essenza pura e missionaria, vicino all'uomo e per l'uomo. Una facciata ideale e carismatica che serve a coprire quella falsa e bigotta , a finanziare una chiesa di burocrati prelati con alte cariche e ricche vesti , vicina al potere e lontana dai bisogni elementari dell'individuo. Domenica si è svolta la marcia della pace da Perugia ad Assisi, simbolo dell'esigenza primaria di ogni uomo e ogni uomo libero partecipa di contro a piazza S. Pietro,nel cuore della chiesa temporale, si celebra la figura del Papa e di tutta la gerarchia per illudere e convincere di essere la guida della spiritualità cristiana. L'intero apparato si mostra tronfio e trionfante portando schiere di persone da riempimento. Son tanti poveracci portati dalle parrocchie abbindolati da parroci convinti dai vescovi ubbidienti ai cardinali comandati da Benedetto. La ragnatela del potere è propinata come religione dell'anima, da far rivoltare le povere ossa di Francesco, Antonio, Benedetto,Madre Teresa e tante anime nobili e sublimi. Il nostro Mignottin non ha dubbi nella scelta e celebra dal suo schermo i padroni mostrandoli gaudenti in piazza S. Pietro e non affaticati ed ansimanti nella marcia della pace. Fa la paserella alle solite sottane nere col cifrullino rosso e ai chierichetti impomatati e falsi che illudono e pensano di comparsi l'eternità dell'anima e non di conquistarsela. Dell'altra faccia una notizia scarna e veloce senza immagini. Nei nostri lidi il faccione di Mustafà sorridente e pacioso viene sparato sempre in primo piano a rassicurare noi scemi del villaggio della sua bontà di governo ed ad ammaliarci per prendere la solita supposta senza vasellina. Insieme partecipa la moccioseria che si scambia le figurine e gioca "a mazza e piuz". Di contro il popolo arranca la, disoccupazione avanza le fabbriche chiudono. Chiediamo tutti la residenza al leghista Zaia o Cota , regioni virtuose ed accoglienti, così le nostre tasse se le paga solo Mustafà con la sua corte dei miracoli.

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